sabato 4 febbraio 2006

munich

Eric Bana viene circonciso a tradimento; si incazza, si trasforma in Hulk (grigio, più mimetico nell'ambiente urbano) e se ne va in giro per l'Europa a spaccare un po' di palestinesi.

Ok, sono serio.
Munich è un film lungo e strano. Impeccabile sotto tutti gli aspetti tecnici (specie nella prima parte ed in generale nei momenti di azione), ma difficile da decifrare - come è giusto che sia, suppongo, dato l'argomento - nello sviluppo delle argomentazioni delle parti rappresentate. Molti, moltissimi dialoghi, quasi sempre intramezzati da parti di azione, e con una loro evoluzione complessa.
Film criticato da tutte le parti in causa ed ancor di più dai numerosissimi fan-club delle due fazioni (fan-club che si sentono da decenni in dovere di combattere battaglie per conto terzi, e continuo a pensare che questa sia una delle principali cause del protrarsi della questione... ma magari sono io che la faccio troppo semplice...) Criticato perché troppo schierato a favore dei cattivi, perché troppo poco schierato a favore dei buoni, perché cerca di stare troppo sopra (o in mezzo) le parti.

Non farà - ovvio, normale e giusto - cambiare idea a nessuno. A me pare che Spielberg offra la propria visione della questione, senza voler suggerire una via d'uscita o, al più, facendolo in maniera conscia che quanto proposto non è praticabile nel mondo reale.
Film lungo, strano e forse non particolarmente ottimista.

Considerazione a latere: la famiglia francese che aiuta tutti fa un po' troppo deus ex machina; spero sia una voluta esagerazione...

Lezione imparata (ma si sapeva già): nei primi anni '70 a Beirut sì che sapevano come ci si diverte... ;-)

Voto: 8.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Eric Bana viene circonciso a tradimento; si incazza, si trasforma in Hulk (grigio, più mimetico nell'ambiente urbano) e se ne va in giro per l'Europa a spaccare un po' di palestinesi."

Uomo, tu hai il dono della sintesi. :)