mercoledì 12 aprile 2006

ku fu?

Dopo il successo di Shaolin Soccer, arrivato in Italia con 20 minuti tagliati e doppiato da calciatori (ouch!), Stephen Chow è tornato con Kung Fusion.

Nella Cina degli anni '40 un fallito aspira ad unirsi alla più potente gang della zona, ma riesce soltanto ad mettere nei guai gli abitanti di un quartiere povero, che dovranno combattere contro i malavitosi.

La trama è solo una scusa per una sequenza di combattimenti strampalati tra strani personaggi. Chow non ha perso il tocco del surreale: le battaglie sono ben coreografate, i personaggi sono davvero strambi e alcuni momenti comici funzionano molto bene (il vecchio del manuale, i coltelli!).
Non manca il momento commovente, con il rapporto con la venditrice di gelati e l'amico.

Forse Shaolin Soccer riusciva a legare meglio tra loro le situazioni, ma nel complesso il film mantiene, almeno in larga misura, le aspettative.
Il doppiaggio, questa volta usa in maniera scriteriata gli accenti regionali italiani; si stava benissimo senza, ma nel complesso non fa troppi danni (Shaolin Soccer era inascoltabile).

Voto: 7.

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