sabato 25 febbraio 2006

it's fun to stay at the YMCA...

Storicamente, la dicitura "presentato e/o prodotto da Quentin Tarantino" vuol dire poco o niente. Con Hostel credo si sia toccano il fondo.

Due americani ed un islandese vanno in giro per l'Europa in cerca di gnocca e droga; verranno indirizzati in Slovacchia ("tante donne per pochi uomini, dopo la guerra"... ehhh?!?! I registi che che non sanno usare un atlante sono pregati di ambientare tutti i loro film in Texas).
La prima metà del film trascorre tra gentili signorine perennemente ignude, in perfetto stile porno-soft adolescenziale.
Poi uno del gruppo scompare, e la ricerca porterà ad uno strano luogo dove pagando puoi torturare a morte delle vittime raccattate per strada. Gli spettatori pagherebbero per essere al posto delle vittime... ;-)

Una vera monnezza: zero tensione, ritmo e atmosfera; la trama fa schifo e quel che veniva pubblicizzato come l'ennesimo film più splatter della storia finisce col mostrare poco e niente in fatto di efferatezze, senza alcuna originalità.

Unica nota simpatica (benché non sia niente di nuovo), il sacchetto per il vomito consegnato all'ingresso.
La vostra missione, se deciderete d'accettarla, sarà di stanare Eli Roth e di soffocarlo con questo sacchetto per il vomito. :-)

Dello stesso "regista", ricordo Cabin Fever: anche quello parecchio trash, anche se questo Hostel riesce ad essere ben peggiore. Il che è tutto dire...

Voto: 3 (ma poteva anche essere 1).
Trashometro® 3/10:

mercoledì 22 febbraio 2006

c'era una volta...

C'era Una Volta In America, che finalmente ho avuto modo di rivedere in maniera decente dall'inizio alla fine.

Non c'è molto da dire: uno dei rari film perfetti sotto ogni punto di vista, regia, recitazione, sceneggiatura, fotografia. Sergio Leone cura in maniera maniacale ogni minimo dettaglio, e il risultato ripaga gli sforzi. Il solito Ennio Morricone qui firma la miglior colonna sonora di tutti i tempi.

Voto: 10 (e passa).

lunedì 20 febbraio 2006

[ninja] ninja il padrino

Avevo già parlato altrove dei Film Di Ninja®, ora approfondirò una delle (tante) pietre miliari del genere: Ninja Il Padrino (anche Ninja Operation: Licensed to Terminate o Ninja Operation 5: Godfather The Master).

Jackson, un mafioso ciccione di Hong-Kong, si ribella all'Organizzazione® che manda l'altrettanto grasso Bruno Lauzi locale ad ucciderlo. Dopo un duro scontro sul tetto di un palazzo i due si ritrovano, senza spiegazioni plausibili (se non il fatto che nel girato originale di questo film mancava la scena che collegava i due eventi), in un parco cittadino dove Jackson viene ucciso dalla temibile e affascinante (si fa per dire) killer Phoenix.

Nel frattempo, in un film girato in seguito ed altrove (con soli attori occidentali) che verrà sapientemente mixato a questi spezzoni di film poliziesco hong-kongese, Paulo - capo locale dell'organizzazione - decide di ribellarsi allo zio (evidentemente si tratta di una organizzazione a conduzione famigliare); lo zietto si rivolge al fidato Gordon - l'eccezionale Richard Harrison, vero protagonista del genere.

L'ambizioso Paulo, nel mentre, decide di muovere le fila nell'altro film e stabilisce d'imperio che è giunto il momento di seminar zizzania tra le fazioni in lotta per il controllo del territorio, per liberarsi dei personaggi scomodi.
Manipolando abilmente le informazioni spinge l'ingenuo ma fortissimo e grassissimo Raymond, già figlio di Jackson (mica di uno qualsiasi dei pirla coi quali la madre era solita copulare), a cercare vendetta, colpendo più o meno a casaccio tra ex amici del padre e perfetti sconosciuti.

Nel mentre Gordon, che è un ninja che si fa gli shuriken da solo e va in giro vestito con un costumone giallo sgargiante ed una bandana con su scritto "NINJA" davanti (e, suppongo, "NON AFFIANCARSI IN CURVA" sul retro), uccide due o tre fessacchiotti che non erano mai comparsi prima, ma le cui colpe dovevano di certo essere grandi (mica che Gordon ti ammazza così per fare, eh...)
Sistemati questi pesci piccoli con armi convenzionali (pistola, shuriken e cerbottana con dardi avvelenati) si avventa sulle guardie del corpo di Paulo, i temibili Frank, Peter e Jeffrey - anche loro ninja.
Con brevi ma intensi combattimenti ninja (con teletrasporti, salti, spadate, lancio di shuriken e bombe puzzolenti e quanto altro) avrà ragione anche di loro, e si già si prospetta lo scontro con Paulo, il traditore!

Nella pellicola hong-kongese intanto succede un po' di tutto, e tra una bella mangiata, un po' di sesso spensierato, scontri col Sicario e qualche assassinio a caso, Raymond ottiene la sua vendetta sugli esecutori dell'omicidio del padre e ristabilisce l'ordine naturale delle cose (quale che fosse).
Purtroppo non potrà combattere con Paulo, il mandante, perché trovandosi egli nella pellicola occidentale, cade un po' fuori dalla sua giurisdizione... :-)

A Paulo ci penserà Gordon, in un epico duello ninja che vedrà il bene trionfare. Ma attenzione, perché il beffardo destino è in agguato con uno sconvolgente colpo di scena finale! :-)

Prodotto dal solito Godfrey Ho (che per primo ebbe l'idea di rub...comprare film incompleti per mischiarli ad un po' di imbecilli occidentali vestiti da ninja) e diretto da Joseph Lai, punta molto sull'azione e sul complicato (e non esattamente privo di pecche) intreccio della trama.

Cose imparate:
  • Jeffrey è un nome tanto decente, per un ninja che si rispetti, quanto Katsuhiro e Kaghemaru,
  • alla comparsa di un ninja che vuole uccidervi, mulinare le braccine e gridare "Ninja! Sono ninja anch'io!" ha buone possibilità di trasformarvi in un ninja vestito e armato di tutto punto,
  • i parchi cittadini sono ottimi terreni di scontro per i ninja, attenti quando ci portate i bambini,
  • tutti i vestiti dismessi dal Michael Jackson degli esordi da solista sono stati riciclati per i film di ninja. O forse lo stesso Michael Jackson è un ninja...


Imperdibile. Nella vita, un vero appasionato di trash deve aver visto almeno un film di ninja.
Voto: per decreto ministeriale tutti i film di ninja ricevono lo stesso voto: 2 (come il numero di pellicole di cui si compongono), Trashometro® 10/10:

sabato 18 febbraio 2006

DDT: e sai cosa bevi!

Se un completo imbecille si presentasse da voi e - parole testuali citate dagli extra del DVD - vi proponesse di fare La Finestra Sul Cortile con gli scarafaggi, cosa rispondereste?
Io accetterei al volo, diamine! Con una idea così cosa può andare storto? :-)

Il pregevole risultato è Mimic 3 (anche Mimic: Sentinel). Un tizio deve restare rinchiuso in casa in quanto da giovane era entrato in contatto con degli scarafaggioni geneticamente modificati ed ora, per una balzana associazione causa/effetto, è allergico a più o meno tutto.
Dalla sua stanza fotografa un angolo del quartiere più disfunzionale della storia, ed assiste al ritorno degli scarafaggioni di taglia umana che vogliono conquistare il mondo. Ad aiutarlo nella (non) strenua lotta la sorella e una sua amica (notevoli figliole), un poliziotto imbelle, la mamma (povera Amanda Plummer) e - ahilui - il mitico Lance Henriksen.

Non ho visto il secondo e se ho visto il primo il mio cervello mi ha fatto la grazia di averlo rimosso, ma questo terzo episodio è davvero spettacolare!

Non me la sento di infierire su recitazione, trama e regia, ma devo segnalare gli stupendi extra sul DVD:

  • girato in Ungheria o Romania, lascia intuire come la produzione abbia sterminato decine di cani randagi che rovinavano il sonoro delle riprese,

  • il regista si bea di non aver mai girato un film vero in vita sua, e di come tutto fosse fatto in ristrettezze economiche,

  • i provini degli attori, in perfetto stile porno-gonzo.


Immenso.

Voto: 1. Trashometro® 8/10:

giovedì 16 febbraio 2006

I'm feeling olympic!

Credevo che il curling fosse il massimo: tirare una pentola a pressione mentre due tizi sui pattini ci scopano davanti (con lo spazzolone, non fraintendete).

Mi sbagliavo.
Non avevo visto lo skeleton: un pazzo urlante si getta nella pista del bob, steso su una barella rubata da una ambulanza, a testa in giù.
Meraviglioso. Da quanto ho capito è stato inventato sulle alpi svizzere da alcuni inglesi ubriachi. Verosimile... :-)

domenica 12 febbraio 2006

shame and scandal in the family...

In Devil's Child il demonio, lucido quanto Mandorlini (allenatore del Bologna calcio, ndr), fa un patto con una tizia e salva la vita a sua figlia che da bambina è vittima di un terribile incidente (forse causato dallo stesso satanasso); la figliola sopravviverà, ma non potrà avere figli.
Tutto ciò fintanto non incontra un marcantonio (the devil, again) e resta prodigiosamente incinta di un figlio che sarà satana (che però è anche il padre di se stesso).
Senza il coraggio - grazie al cielo - di emulare Rosemary's Baby, la mammina salverà la situazione con una salva di sacramenti.

Il film non sembra avere molto rispetto dell'intelligenza del demonio, e forse nanche di quella dello spettatore. Trash sì, ma patinato e con delle pretese.

Voto: 4. Trashometro® 5/10:

venerdì 10 febbraio 2006

IMDbPY 2.4

Consapevole che un tale evento oscurerà l'apertura delle Olimpiadi Infernali®, sono lieto di presentare al mondo IMDbPY 2.4!

Lo so che avevo detto che la 2.3 era la miglior versione di sempre, ma questa è molto meglio. Giuro.

La principale novità consiste nel completo supporto unicode, in modo da potersi vantare con gli amici della propria collezione di film intimisti iraniani, con tanto di titolo in... beh quel che usano quelli là per scrivere (farsi in alfabeto arabo e/o sangue dell'infedele a seconda dell'umore, sembrerebbe ;-))

Contiene anche qualche nuova feature (scarica info su "merchandising links" dei film ed "episodes cast" delle serie tv), una marea di correzioni di bug e miglioramenti di prestazioni (tutti azzerati dall'introduzione del supporto unicode. Ouch!)

Ho anche rilasciato nuove versioni dei programmi basati su IMDbPY da me scritti, per adeguarli al pestifero supporto unicode.
Supporto unicode che, per la cronaca, è stato molto meno doloroso da implementare di quanto non mi aspettassi. Il che significa solo che una torma di bug sta aspettando di uscire allo scoperto ora che ho rilasciato la nuova versione, onde inondarmi di ondate di unta onta.

Jalla! Jalla!

martedì 7 febbraio 2006

il maaale

I brutti film brutti, ti fanno apprezzare i bei film brutti.
In Oscure Presenze il figlio di Lloyd Bridges e il cugino di George Clooney passano un'ora e 40 a battibeccare "io ci credo!", "io non ci credo!", "io non ci credo che tu non ci credi!" riguardo ai fantasmi che infestano una casa del sud degli Stati Uniti. Se la sceneggiatura non brilla, il reparto effetti speciali invece sì che si è fatto cascare i maroni: la soggettiva dell'oscura presenza consiste in un vetro macchiato con una bomboletta spray blu posto davanti alla telecamera...

Bleargh, da evitare come la peste. Voto: 1. Trashometro® 2/10:

sabato 4 febbraio 2006

munich

Eric Bana viene circonciso a tradimento; si incazza, si trasforma in Hulk (grigio, più mimetico nell'ambiente urbano) e se ne va in giro per l'Europa a spaccare un po' di palestinesi.

Ok, sono serio.
Munich è un film lungo e strano. Impeccabile sotto tutti gli aspetti tecnici (specie nella prima parte ed in generale nei momenti di azione), ma difficile da decifrare - come è giusto che sia, suppongo, dato l'argomento - nello sviluppo delle argomentazioni delle parti rappresentate. Molti, moltissimi dialoghi, quasi sempre intramezzati da parti di azione, e con una loro evoluzione complessa.
Film criticato da tutte le parti in causa ed ancor di più dai numerosissimi fan-club delle due fazioni (fan-club che si sentono da decenni in dovere di combattere battaglie per conto terzi, e continuo a pensare che questa sia una delle principali cause del protrarsi della questione... ma magari sono io che la faccio troppo semplice...) Criticato perché troppo schierato a favore dei cattivi, perché troppo poco schierato a favore dei buoni, perché cerca di stare troppo sopra (o in mezzo) le parti.

Non farà - ovvio, normale e giusto - cambiare idea a nessuno. A me pare che Spielberg offra la propria visione della questione, senza voler suggerire una via d'uscita o, al più, facendolo in maniera conscia che quanto proposto non è praticabile nel mondo reale.
Film lungo, strano e forse non particolarmente ottimista.

Considerazione a latere: la famiglia francese che aiuta tutti fa un po' troppo deus ex machina; spero sia una voluta esagerazione...

Lezione imparata (ma si sapeva già): nei primi anni '70 a Beirut sì che sapevano come ci si diverte... ;-)

Voto: 8.