sabato 5 maggio 2007

spider-man 3

Avevo apprezzato molto il primo, concentrato su una trama semplice, ma ben realizzata e che diceva quel che aveva da dire.
Ero rimasto piuttosto deluso dal secondo: pregevole il cattivo, ma dimenticabile ed in certi punti stucchevole la trama, con dialoghi a volte sterotipati all'estremo.
Mi mancava giusto un capitolo che mi lasciasse così-così; a porvi rimedio, arriva ora Spider-Man 3.

Il nostro beneamato ometto-ragno è diventato molto popolare tra gli abitanti di New York e paradossalmente questo non semplifica la sua vita: da un lato Jonah Jameson continua la sua caccia allo scoop del "ragno cattivo", dall'altro la sua vita sentimentale è complicata dal fatto che Mary Jane - fallita la carriera teatrale - fatica a conciliarsi con la fama dell'alter-ego del suo Peter e si ingelosisce alla comparsa della compagna di scuola Gwen Stacy.
Su altri fronti, i sensi di rogna dell'UR verranno messi a dura prova prima da Harry Osborn (novello Goblin determinato a vendicare la morte del padre), poi dal misterioso organismo alieno Venom (che è l'unico ad avere il buon gusto d'essere cattivo a tutto tondo) e dall'Uomo Sabbia che si rivelerà essere il vero assassino di zio Ben.

Spalmare, seppur su 2 ore e 20, così tanti intrecci è un po' un cercarsi rogne; anche solo considerando i temi principali abbiamo:
  • Il rapporto con Mary Jane, e le intromissioni di Gwen Stacy e Harry Osborn.
  • Le difficoltà della popolarità, e lo stallo della carriera di MJ.
  • La vendetta nei confronti dell'omicida dello zio, ora Sandman.
  • L'amicizia con Harry Osborn, e le conseguenze della morte del padre di lui.
  • Il lavoro come freelance ed i contrasti con Eddie Brock.
  • L'attacco di Venom, e la corruzione di Parker.

E dimentico di certo qualcosa; il tutto, rammentando che si devono anche fronteggiare tre-dico-tre cattivi ed integrare il tutto con i capitoli precedenti.

Sezionando le parti, abbiamo un capitolo più che discreto dedicato al rapporto con Harry Osborn (questa parte avrebbe meritato più spazio, e non sarebbe stato male farne l'unico tema portante), ed anche i contrasti con Mary Jane non sono male. Poteva risultare interessante, ma è stato sfruttato poco e male, la ricerca di vendetta per l'omicidio dello zio. Capisco poi che Sam Raimi sia stato costrettoconvinto da Avi Arad a metterci Venom, ma fatto così non ha davvero alcun senso: se ce lo metti, vedi di svilupparci sopra qualcosa che non sia solo una scusa per delle scazzotatte (ok, con Venom non è che...)

C'è troppa carne al fuoco, ed inevitabilmente si finisce con l'avere troppe cose che accadono Perché Sì (l'arrivo di Venom e la genesi di Sandman, che diamine!) e poco sviluppate (Venom, in particolare).
Le singole scene si riducono, a volte, ad uno slide-show di eventi non strettamente coesi, ed i combattimenti ad una serie di scontri con mostri di fine livello.
Semplificazione avrebbe dovuto essere la parola chiave, in fase di post-produzione, tagliando tutto ciò che non si riusciva ad inserire in un contesto adeguato, ed avendo anche cura di inserire i siparietti "simpatici" nei momenti opportuni e non nel bel mezzo di scontri campali; azzeccata la camminata disinvolta per le strade di New York di un Peter Parker ultra-sicuro di sé, ma anche qui si è poi voluto strafare con la scena al jazz club.

A livello grafico stupisce, e ci mancherebbe altro: L'Uomo Sabbia è qualcosa di spettacolare, ed anche Venom non è male. Gli scontri paradossalmente a volte peccano nel cercare di stupire a tutti i costi, specie a livello di dinamismo: nel primo con Harry si ha la sensazione che abbiano voluto esagerare, con un inseguimento infinito tra vicoli stretti e scontri ravvicinati; a mio avviso meravigliosi, invece, i pochi secondi iniziali dello scontro con Venom: caduta a piombo dal grattacielo e loro a darsi delle gran randellate! Così si fa! ;-)

Nel complesso resta un esercizio di grafica bella da vedere, ma per la trama è difficile non parlare di occasione in parte sprecata.
Tobey Maguire ha la sua solita espressione beota, ed ha forse un futuro come triglia in barile, non certo come attore.
Tutto sommato decenti gli altri (anche se sospetto che buona parte del budget degli effetti speciali sia stato speso per far venire le tette grosse a Bryce Dallas Howard... ;-))

Note di merito al mitico Bruce Campbell, qui con una scena esilarante, ed al Vecchiaccio che dice anche una battuta (ho il sospetto che nell'intera sala nessuno lo abbia riconosciuto: a certa gente andrebbe impedito di entrare al cinema, quando ci sono film tratti da fumetti).

Nota di assoluto demerito invece alla traduzione: nel 2007, su una produzione dal budget spropositato (e che si suppone non sia stata affidata ad un ragazzino che ha studiato inglese alle elementari), tradurre "silicon" con "silicone" è da carcere a vita. Vacca boia, è l'Uomo Sabbia, mica l'Uomo TetteRifatte! ;-)

Voto: 6. (è costato un quarto di miliardi di dollari: era lecito aspettarsi di più)
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

yeah, this movie wasn't half bad, if i do say so, wouldn't mind buying it even

Davide Alberani ha detto...

Nice to have some international readers!
To tell the truth, I wasn't even sure to have readers at all. ;-)

You're welcome!