giovedì 14 giugno 2007

echi mortali

Come già detto altre volte, dai tempi de Il Sesto Senso ho trovato ben poco di interessante nel mondo dell'horror; è più o meno dalla fine degli anni 90, infatti, che più spesso che no il "momento da paura" si limita ad un flash su qualcosa di inquietante, mentre l'orchestra espode. Dopo le prime 10.000 volte, esplodono pure gli zebedei.

Della produzione successiva, salvo giusto il primo Saw (per il gore originale), Frailty (di e con un Bill Paxton in stato di grazia - se non lo avete visto rimediate immediatamente) e sì e no una manciata di altri titoli.
Tra questi, ovviamente, quello che è uno dei miei horror preferiti degli ultimi due o tre decenni: Echi Mortali (Stir of Echoes) ed il suo strano caso.

Strano caso perché in America Echi Mortali uscì un paio di mesi dopo Il Sesto Senso, ed il fatto che incidentalmente in entrambi vi fosse un bimbo che vede la gente morta ha fatto sì che più d'uno abbia finito col considerarlo un filmetto fatto per sfruttare la scia del successo dell'opera di M. Night Shyamalan.

Nonostante le somiglianze, il risultato è invece di tutto rispetto: un normale giovane padre di famiglia attraversa una piccola crisi quando la nuova gravidanza della moglie lo pone di fronte alle difficoltà di mantenere la famiglia, mentre i sogni di gioventù sembrano svanire per sempre.
Durante una festa la cognata lo sottopone, un po' per gioco ed un po' perché infastidita dal suo scetticismo, ad una seduta di ipnosi dalla quale esce molto turbato. Ben presto inizieranno le visioni - di cui anche il figlio sembra essere partecipe - di una ragazza morta, che lo perseguiterà. Si tratta solo di uno scherzo della sua mente o il fantasma esiste davvero? E se esiste, di chi si tratta e cosa vuole?
In una escalation di nevrosi e tensione, i pezzi del mosaico inizieranno con fatica a formare un quadro coerente.

Quasi una garanzia di qualità è il fatto che il film sia tratto da un romanzo di Richard Matheson - il tizio che, tra le altre cose, scrisse il libro che ispirò (a vario titolo e più o meno fedelmente) L'Ultimo uomo della terra, The Omega Man ed il filone zombie di George A. Romero.
All'adattamento e regia c'è poi quell'ottimo scrittore che è David Koepp, che qui fa un ottimo lavoro anche dietro alla cinepresa.

Anche ad una seconda (o terza?) visione casalinga (la prima, al cinema), tutte le scene mantengono la loro carica di angoscia: menzione di merito alla prima apparizione di Samantha, all'unghia spezzata, alla babysitter che ascolta l'interfono e la fuga alla stazione. Non molti film possono vantarsi una simile "longevità".

Ottimo il cast che, oltre ad uno dei miei (e non solo) attori-feticcio, Kevin Bacon, presenta una serie di facce più o meno mitiche: il caratterista Kevin Dunn, la dottoressa Cameron di Dottor House, una detective di Law & Order: Criminal Intent e la giovane ma già leggendaria Liza Weil: Paris Geller di Gilmore Girls!
Pregevolissime anche le musiche di James Newton Howard.

Se non si fosse capito, Echi Mortali è un horror che stra-consiglio a chiunque ami il genere.

Voto: 9.
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