giovedì 26 luglio 2007

I Walked with a Zombie

Nel 1943 il concetto di horror era davvero molto distante dagli standard attuali: molto si basava sulla recitazione (anche se nel caso in esame c'è poco di spaventoso, in questo senso), sull'oscuro e sull'ignoto (o anche solo sull'esotico); i dialoghi la fanno da padrone ed il ricorso a trucco od effetti speciali era minimo quando non nullo.

Difficile, dopo tanti anni, trovare qualcosa che spaventi (non che il 99% degli horror moderni facciano paura, peraltro), però un film che dopo tanti anni riesce ancora - seppur solo in parte - a stimolare un certo senso di inquietudine, ha sicuramente dei meriti.

Diretto da Jacques Tourneur per la mitica RKO, I Walked with a Zombie narra la storia di una infermiera canadese che si trasferisce nei caraibi per accudire la moglie di un ricco possidente terriero, ridotta ad uno stato catatonico. Il segreto dietro alla sua strana malattia si svelerà man mano che l'infermiera approfondirà la conoscenza del marito e del di lui fratello; per tentare di curarla, ricorrerà infine al voodoo praticato dai discendenti degli schiavi che lavorano nelle piantagioni.

Con alcuni aspetti molto liberamente tratti da Jane Eyre, il film punta sul mistero dell'esoterismo e sulle capacità degli attori di costruire uno contesto verosimile. Pregevole il frequente uso dei tamburi in lontananza per creare l'atmosfera giusta.
E poi c'è la versione originale di "Shame & Scandal" (reggae/calypso che verrà poi riadattato in seguito con un testo in chiave ironica). :-)

Voto: 7.
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