lunedì 30 aprile 2007

Les PATTUMIERS Du Ciel!

Sacre bleu! Le grand cinéma français decide di raggiungere nuove altissime vette, e come arrivarci se non alla cloche di un argentato Mirage 2000?!?! ;-)

Per la serie "quel che non uccide rende più forte", in Sky Fighters (o meglio: Les Chevaliers Du Ciel) i francesi mollano la loro già piuttosto leggera zavorra di modestia e mirano in alto, con un grande film d'azione ambientato nel mondo dell'aviazione!
E sembra essere un soggetto che li attizza da morire, se questo film arriva dopo ben due serie televisive (entrambe durate molto poco), a loro volta tratte dal fumetto franco-belga: "Le Avventure Di Michel Tanguy" di Charlier-Uderzo.

Due pisquani fanno i piloti militari ed oltre a volare (e ad una brutta faccia) non hanno altro - a parte una qual certa omosessualità latente che il film grazie al cielo non approfondisce...
Durante un volo di pattuglia vengono indirizzati da terra verso un velivolo non identificato: attaccano dunque il gas ai loro bei Mirage (altresì noti come Les Citroën Du Ciel ;-)) e con sorpresa scoprono che si tratta di un Mirage nero, e dunque malvagio (o, più probabilmente, figlio delle colonie...)
Vengono attaccati e, contravvenendo agli ordini, abbattono l'aereo... perché solo un Mirage può abbattere un Mirage! :-$
Da qui in avanti - e siamo al quinto minuto di un film che ne dura 102 - non ci si capisce più una fava.

Cercando di riordinare le idee: ci sono dei cattivi, forse americani, che trafficano armi in medio oriente ed hanno agganci nel governo (o forse no). Ci sono delle pilotesse americane che dio sa perché dovrebbero andare ad addestrarsi in Francia, ma che comunque tornano buone per qualche scena porno-soft. Ci sono poi un tradimento, dei terroristi, il complotto più insensato mai concepito e - credo - pure qualche baguette e croissant!

Fatto sta che l'aereo abbattuto era in missione per un qualche servizio segreto più o meno deviato, ed i nostri due eroi vengono radiati; disperati, decidono di accettare un lavoro per una compagnia privata: scortare un aereo che deve vincere una qualche improbabile gara contro un'azienda concorrente, per poter concludere un grosso affare. Qual sotterfugio nell'inganno di un tranello! Tutto ciò era stato preordinato, e come se non bastasse tutti vengono sequestrati durante uno scalo d'emergenza in Africa, dove degli allegri terroristi hanno deciso di usare gli aerei per bombardare Francialandia, conquistandosi così la simpatia mondiale, diciamolo... ;-)
Il tremendo quanto insensato piano si attuerà il giorno della parata per la presa della Bastiglia, ma Monsieur Le President può stare tranquillo: i nostri eroi salveranno la giornata!

Ho già detto che non si capisce una fava?
Comunque l'apice di questo dolorosissimo film si raggiunge verso la fine, quando due aerei fanno a sportellate sui cieli di Paris-belleville! La scena dura una frazione di secondo, ma è quanto basta per entrare nella storia del cinema. 8-)

La trama è una delle più risibili si siano mai viste, con improbabili complotti, salti logici come se piovessero e doppiogiochisti da operetta; le prove attoriali sono tutte da recita di fine anno scolastico, la regia (del pietoso Gérard Pirès di Taxi) ubriaca e la fotografia inesistente. Le scene acrobatiche poi sono semplicemente patetiche (alcune temo siano state pure accelerate), ed in un film sull'aviazione non è un bel segno.

Questo Top Gun d'oltralpe si bulla di aver utilizzato ben pochi effetti speciali - per i quali non avrebbero peraltro avuto i soldi - durante le scene aeree; peccato che questo non sia un documentario, signori: siamo al cinema, e il pubblico si aspetta qualcosa che ne segua i canoni (il che includere l'essere bello da vedere, diamine!)
E poi diciamolo: gli F15 sono tutta un'altra cosa, sullo schermo...

Voto: 1. Trashometro® 6/10: ULLALLA! Les frères Montgolfier!
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sabato 28 aprile 2007

number 23

Salve, sono Joel Schumacher; forse vi ricorderete di me per alcuni dei più puteolenti film di Batman che abbiate mai avuto la disgrazia di vedere.
Stasera voglio presentarvi la mia ultima fatica: The Number 23. Accorrete numerosi. Il deodorante, portatelo voi.


Un accalappiacani conduce la sua vita perfettamente normale con la moglie ed il figlio, finché non scova uno strano libro che parla di una ossessione per il numero 23; la cosa strana è che il racconto presenta inquietanti somiglianze con la sua infanzia.
Finirà per l'esserne a sua volta ossessionato, cercando di stabilire cosa è vero e cosa frutto della sua fantasia.

Il primo commento che mi viene da fare, è "Yaaawn"!
Il secondo è "Gosh Batman, voglio indietro i miei 7 bat-euro e 50!" ;-)

Il film non si scomoda nel cercare di creare un contesto verosimile per questa ossessione per la numerologia, e presto si incarta di brutto: tant'è che nel finale è costretto a raccontare per filo e per segno cosa mai sia successo, nella totale incapacità di arrivarci tramite lo sviluppo della trama.

Peccato, perché del potenziale c'era: le due vite parallele erano un tema da sfruttare meglio, e l'ossessione per il numero poteva concretizzarsi in qualcosa di più che un semplice gioco a "fare le più e fare le meno" (e, in misura minore per non sconcertare il pubblico, pure a "fare le per e financo fare le diviso!" ;-))
Jim Carrey - che pure non amo alla follia - si conferma ancora una volta bravo in ruoli drammatici, ed è un peccato vederlo sprecato così; la sempre ragguardevole Rhona Mitra riesce infine a coronare il sogno che inseguiva fin da adolescente: fottere per l'intera durata del film (scusate il francese, ma non so davvero come altro descrivere quello che fa dalla prima all'ultima dannatissima scena... :-))

Zio Joel colleziona l'ennesima occasione sprecata, e si conferma uno dei casi di sdoppiamento della personalità più clamorosi di Hollywood.
Perché diciamolo, alcune sue cose erano notevoli, basta pensare a Linea Mortale, Phone Booth o Tigerland. Mah...

Voto: 4. (perché tutti sanno che il numero è 42!)
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mercoledì 25 aprile 2007

the transporter

Sono sempre stato del parere che i nostri cugini mangia-ranocchie farebbero un favore al mondo se si tenessero per il mercato interno le innumerevoli produzioni di infima lega che loro spacciano per "ullallà-le-grand-cinéma". Ehi, qualcosina che si salva ogni tanto c'è, ma di norma non sono gli action-movie, che pure si bullano di saper fare tanto bene (come tutto il resto, sia chiaro ... ;-))

The Transporter è una produzione franco-statunitense co-diretta da un hong-kongese prestato agli States, e tutto sommato quasi si salva. Quasi.

Frank è un soldato americato trasferitosi sulla riviera francese, e si guadagna da vivere facendo il trasportatore di cose e persone alla guida della sua BMW; tra un ingaggio come autista per una rapina ed una consegna di merce varia, la sua vita scorre tranquillamente ai 160km/h inseguito dalla polizia (pardone moi: dalla gendarmerie! ;-))
Tutto va per il meglio e lui si limita a non fare domande sul carico da trasportare, fintanto una grande sacca nel suo baule inizia a muoversi... e ne esce quell'adorabile creatura di Qi Shu. All'inizio del tutto indifferente alla sua sorte, finirà per farsi coinvolgere in una squallida storia di traffici di esseri umani.

Con alcune svolte drammatiche che in un altro contesto sarebbero state anche decenti, il film eccede nel calcare la mano sulla pseudo-ironia in salsa d'oltralpe (lasciate perdere: non siete in grado), con le solite fastidiose macchiette del cattivo senza scrupoli e del poliziotto buono che fa finta d'essere un po' tonto per poter scatenare la furia del solito outsider.
Il protagonista è truzzo a livelli patologici e questo è un bene, gli inseguimenti in auto non sono neanche malissimo, mentre i combattimenti lasciano molto a desiderare (Jason Statham fa i suoi stunt da solo, e pur cavandosela decentemente risulta ben poco cinematografico); peccato per il ruolo un po' sacrificato di Qi Shu, che avrebbe potuto menare un po' le mani. :-)

Nel complesso, si lascia guardare, pur senza brillare (e di sicuro non si sentiva il bisogno di un sequel).

Voto: 5.5.
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domenica 22 aprile 2007

contagium

Ammetto che guardare di proposito un film che ha preso 2.4 su IMDb e che è fin dal titolo un insulso rip-off di una delle serie horror di maggior successo di sempre, è un po' come giocare alla roulette russa con una semiautomatica: non ci sono molte speranze di uscirne vincitori... ;-)

Ad usare violenza sull'opera di zio Romero ci pensa Day of the Dead 2: Contagium, che ha la pretesa d'essere un prequel (non autorizzato) all'intera saga degli zombie.

Nel '68 un pilota militare russo precipita in territorio statunitense; sul luogo dello schianto vengono ritrovate alcune strane fiale di origine ignota che, una volta aperte, trasformano i contagiati in gradevoli zombie affamati di carne umana.
Come prevedibile, l'esercito risolve il problema a modo suo: l'intera base viene sterminata, ma... quale disattenzione: una fiala sfugge alla distruzione!
Anni dopo, la sostanza zombante viene ritrovata da alcuni pazienti di un manicomio, che presto subiscono l'infausta mutazione.

Un tentativo riprovevole di agganciarsi all'altrui popolarità, l'ora e mezza di questo filmaccio sembra non finire mai, tanto è dolorosa l'estenuante parte introduttiva (almeno 60 minuti) ai personaggi del matticomio, tra pazienti fuori di testa e medici non meno scoppiati.
Un po' di gore c'è, ma tutto scompare coperto da una sceneggiatura idiota ed una regia inetta. Velo pietoso sulle interpretazioni.

Voto: 1. Trashometro® 2/10: (alla larga!)
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mercoledì 18 aprile 2007

imdb's data

Benché non sia niente di trascendentale, questa analisi del database di IMDb offre alcuni spunti interessanti; in quest'altra pagina trovate invece una applicazione pratica. Fa venir voglia di ravanarci per bene, con quei dati: sarebbe interessante ad esempio una stima di quanto la presenza di una data persona in uno specifico ruolo (regia, cast, produzione, ...) contribuisca al successo di un film di un determinato genere - da qui si potrebbero azzardare previsioni sui film non ancora usciti...

Altra novità: da alcune settimane non si segnalano cambiamenti nel nuovo layout di IMDb, e quindi IMDbPY 3.0 verrà rilasciato nel giro di una quindicina di giorni: se potete, scaricate la versione in CVS (ramo "newdesign") e testatelo! :-)

domenica 15 aprile 2007

the illusionist

Storia d'amore e mistero nella Vienna di fine '800: un ragazzo di umili origini si innamora di una giovane nobile; verranno presto separati: lei promessa sposa del principe, lui diventerà uno dei più noti illusionisti dell'epoca, con numeri misteriosi che alcuni credono davvero magici o sovrannaturali.
Si reincontreranno di nuovo durante uno spettacolo, e la rinascita del loro amore non lascerà indifferente il principe geloso e violento che non potrà accettare il tradimento.

The Illusionist scorre lento, raccontando una storia molto semplice in cui l'unica peculiarità sono gli spettacoli magici, stupendi ed inquietanti; eppure tutto si concluderà degnamente con un finale che riunirà amore e magia.
Discreta la regia, bella la fotografia, Edward Norton è sempre un grande e Jessica Biel si guarda sempre volentieri (a dir poco).

Voto: 7-.
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mercoledì 11 aprile 2007

alien apocalypse

Alien Apocalypse

Si sa che anche ai grandi capita, di tanto in tanto, di accettare un qualche "lavoro alimentare"; fior d'attori si sono svenduti, nei momenti bassi delle loro carriere, partecipando a produzioni indegne del loro calibro.
Ci sono poi tutta una serie di altri lavori, per lo più riservati agli esponenti del cinema di serie B o C, che definirei sotto-alimentari: non ti ci compri neanche una bistecca; se ti va bene giusto qualche rotolo di carta igienica, e comunque sempre pagandola in diginità sonante.
Nei film porno li riconosci perché in copertina la protagonista è affiancata da una coppia di alani con la lingua (e/o altro) a penzonoli - e chiunque sia sano sa che è il caso di passare oltre... - nei film di fantascienza in copertina c'è il nostro eroe ed un insettone di proporzioni umane. Punti extra se l'insettone brandisce un'arma futuribile.

In Alien Apocalypse Bruce Campbell e Renée O'Connor fanno parte di un gruppo di astronauti che, di ritorno da una missione quarantennale (con effetti relativistici), ritrovano l'umanità in catene, schiava di termiti giganti venute dallo spazio.
Sì, termiti giganti venute dallo spazio, esatto. Tali bestiole, dopo aver tirato un bel po' di bombe ai neutroni, hanno imprigionato i sopravvissuti costringendoli a - tenersi forte - lavorare nelle segherie che producono il cibo di cui sono ghiotte! Ma non crediate che la dieta di una termitona sia sbilanciata e povera di proteine e grassi animali: di tanto in tanto non disedegnano di decapitare un umano inghiottendone per intero la testa.
Gli alieni non hanno però fatto i conti con Ash, Reparto Ferramenta che prima cercherà il presidente degli Stati Uniti nella speranza che questi possa guidare la rivolta, e poi si porrà egli stesso alla testa di un branco di imbecilli che non avranno timore di sfidare gli insettoni né il ridicolo.

In bilico tra fantascienza (i cattivi sono quanto più stupido e peggio attrezzato abbia mai attaccato la Terra ;-)) e commediola moraleggiante sui mali del mondo, l'unica cosa per cui si farà ricordare sarà per l'umiliazione del povero Bruce.
Nel complesso, davvero pessimo: non soddisfa neanche il gusto del trash, tanto è mal fatto.

Insomma: se vedete un insettone - o degli alani ;-) - in copertina, scappate!

Voto: 1. Trashometro® 4/10: (ed ora, attenti agli acari spaziali!)
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