martedì 31 luglio 2007

sentirsi un po' in colpa...

Giusto ieri, contemplando la morte di Ingmar Bergman, ho avuto l'inquietante presagio che Michelangelo Antonioni sarebbe stato il prossimo.
Ora, io avrei anche i prossimi tre nomi, ma non mi pare davvero il caso di portare ulteriore sfiga... :-|

Comunque, giù il cappello per pezzi di cinema che se ne vanno (al netto del mio usuale cinismo che mi fa dire che quando hai 900 anni un po' te la aspetti...)

domenica 29 luglio 2007

ILS! Ullalla, la Belle Bucarest!

"Tratto da una storia vera!" Tutte le volte che un film recente si apre con una simile premessa, non posso fare a meno di pensare a "Non Senza il mio Ano", di South Park-iana memoria... ;-)
Nel caso specifico, mai paragone fu più adatto.

Them (Ils) narra la storia di una coppia francese - e già per questo meritevole di una morte straziante ;-) - che si trasferisce per lavoro in Romania (terra di opportunità, evidentemente...)
Nell'enorme maniero fuori Bucarest, dove vivono isolati da tutto e tutti (tutto e tutti cordialmente ricambiano), saranno attaccati da misteriose presenze che daranno loro ciò che si meritano.
Per togliere fin d'ora ogni dubbio: il colpevole non è il fantasma di Ceausescu. ;-)

Insulso e noioso a livelli letali: non accade nulla, non c'è uno straccio di trama (se non con una pseudo-rivelazione deus ex machina alla fine, e ci si arrivava fin da metà film, non fosse altro per mancanza di personaggi) ed ha un ritmo tale che guardar passare un'era geologica in tempo reale sarebbe più appassionante.
I due tizi (sì perché bisognava proprio essere in due per poter darsi la colpa l'un l'altro) alla regia e sceneggiatura raggiungono livelli di inettitudine abissali: non c'è un briciolo di tensione, la telecamera è piazzata e mossa a casaccio, la fotografia fetente.
La protagonista è discreta (ma non si spoglia abbastanza, per lo scorno del pubblico maschile), mentre il tizio pare imbalsamato (e neanche lui si spoglia, per lo scorno del pubblico femminile ;-)).

Mi rifiuto di credere che possa esistere qualcuno che non sia francese (di nazionalità o nell'animo) che gli abbia dato un voto diverso da 1.

Voto: 1 (e no, non è tratto da una storia vera - a differenza di "Non Senza il mio Ano"!)
Trashometro® 1/10: (cheppalle!)
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venerdì 27 luglio 2007

[combo] screamers

Combo! Un film (ri)visto di recente, ed uno ad esso collegato da consigliare.

Rivisto: Screamers. Piccolo gioiello horror fantascientifico, poco noto e ampiamente sottovalutato: in un non lontano futuro l'umanità ha colonizzato molti mondi ed ha risolto i problemi energetici grazie alla scoperta di un nuovo minerale estratto su un lontano pianeta. Sfortunatamente, le miniere diventano ben presto radioattive e non più utilizzabili: viene fondata l'Alleanza, decisa ad impedirne l'ulteriore sfruttamento al fine di tutelare lavoratori e popolazione; scoppierà quindi la guerra col N.E.B. (New Economic Bloc) che le gestisce. Le battaglie si limitano al pianeta Sirius 6B, mentre sulla Terra N.E.B. ed Alleanza proseguono una precaria guerra fredda.
Inferiore come mezzi, l'Alleanza si decide ad utilizzare gli screamers, veloci robot autoreplicanti che si muovono sotto al terreno attaccando con le loro lame ogni forma vivente non trasmetta il codice identificativo opportuno. Dopo uno stallo di molti anni, qualcosa sembra essere cambiato: il N.E.B. propone una tregua, mentre dalla Terra giungono notizie contraddittorie; presto compariranno nuovi modelli di screamers, non più in grado di distinguere tra amici e nemici.
Quella che sembrava una occasione per porre fine alla guerra, si trasformerà in una corsa per salvare la pelle, per il comandante dell'Alleanza ed un ristretto gruppo di persone.

Ben diretto dal poco noto Christian Duguay, il film si basa su un romanzo di Philip K. Dick; eccellente la capacità di creare una ambientazione precisa, abbastanza innovativa e ben caratterizzata: i tocchi di classe che contribuiscono a rendere l'idea di "guerra dimenticata da tutti su un pianeta ormai allo sbando" si sprecano. Gli screamers sono una idea spettacolare e sono ben realizzati, così come la maggior parte degli effetti speciali (qualche caduta di tono c'è, ma visto l'anno ed il budget ci si può passar sopra).
Nel complesso, tiene alta la tensione con un passo veloce e con molte trovate che finiranno col far montare la paranoia, fino ad un finale molto ben costruito.

E poi diamine, il protagonista è il mento di Peter Weller! :-)

Voto: 8.5. (posso venire con voi?)
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Combo: Hardware (Metallo Letale). Diretto da Richard Stanley, regista con un notevole potenziale che non è mai stato sfruttato a dovere, è ambientato nel solito deserto post-atomico: un cacciatore di reperti recupera, da una zona radiottiva, la testa di uno strano cyborg; dopo alcuni passaggi di mano, finirà in mano ad una giovane artista che la utilizzerà come parte di una sua scultura.
Ahilei, la testa si rivelerà essere quella del robot M.A.R.K. 13, prototipo militare abbandonato per l'eccessiva instabilità, che dimostrerà appieno riattivandosi ed utilizzando il resto della scultura per ricostruirsi come nuova letale macchina omicida.

Tantissima tensione, violenza in quantità industriali e tanto stile (c'è chi lo critica per aver più stile che sostanza; forse è vero, ma tutto è tenuto insieme meravigliosamente bene), per un altro film sottovalutato che merita una visione da parte degli appassionati degli horror fantascientici e delle ambientazioni cyberpunk. Tratto dal fumetto "SHOK!".

Voto: 9.
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giovedì 26 luglio 2007

I Walked with a Zombie

Nel 1943 il concetto di horror era davvero molto distante dagli standard attuali: molto si basava sulla recitazione (anche se nel caso in esame c'è poco di spaventoso, in questo senso), sull'oscuro e sull'ignoto (o anche solo sull'esotico); i dialoghi la fanno da padrone ed il ricorso a trucco od effetti speciali era minimo quando non nullo.

Difficile, dopo tanti anni, trovare qualcosa che spaventi (non che il 99% degli horror moderni facciano paura, peraltro), però un film che dopo tanti anni riesce ancora - seppur solo in parte - a stimolare un certo senso di inquietudine, ha sicuramente dei meriti.

Diretto da Jacques Tourneur per la mitica RKO, I Walked with a Zombie narra la storia di una infermiera canadese che si trasferisce nei caraibi per accudire la moglie di un ricco possidente terriero, ridotta ad uno stato catatonico. Il segreto dietro alla sua strana malattia si svelerà man mano che l'infermiera approfondirà la conoscenza del marito e del di lui fratello; per tentare di curarla, ricorrerà infine al voodoo praticato dai discendenti degli schiavi che lavorano nelle piantagioni.

Con alcuni aspetti molto liberamente tratti da Jane Eyre, il film punta sul mistero dell'esoterismo e sulle capacità degli attori di costruire uno contesto verosimile. Pregevole il frequente uso dei tamburi in lontananza per creare l'atmosfera giusta.
E poi c'è la versione originale di "Shame & Scandal" (reggae/calypso che verrà poi riadattato in seguito con un testo in chiave ironica). :-)

Voto: 7.
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martedì 24 luglio 2007

near dark

La cattiva sorte di Near Dark ha certamente contribuito ad innalzarlo al ruolo di cult (quasi) misconosciuto; per il resto, è diventato tale per il semplice fatto che si tratta di un ottimo film. :-)
Coinvolto nel fallimento della De Laurentiis Entertainment Group, finì con avere scarsa pubblicità ed una pessima distribuzione; difficilmente reperibile in Italia (almeno fino a qualche anno fa, e non sono neppure certo sia mai stato doppiato), si dovette ricorrere al DVD inglese. Sfortunatamente la mancanza di sottotitoli e l'audio in presa diretta, unito al forte accento di molti protagonisti, rendono l'ascolto un po' difficoltoso per chi - come me - non ha un ottimo orecchio per l'inglese. Per questo mi sono deciso ad una seconda e più attenta visione.

Caleb, giovane texano, si invaghisce di una bella ragazza che - per sua somma sorpresa - lo morde sul collo.
In breve inizia a trasformarsi: brucia al sole e scopre un peculiare quanto inatteso appetito per il sangue umano...
Spaventato, cerca di tornare a casa, ma viene rapito sotto gli occhi del padre e della sorellina dagli "amici" della ragazza.
Ormai deve affrontare la realtà della sua nuova condizione, e per essere accettato nel gruppo dovrà dimostrarsi in grado di uccidere; nel mentre, i suoi famigliari sono sulle sue tracce, e l'incontro lo costringerà a scegliere da che parte stare.

Ottimamente scritto e diretto da Kathryn Bigelow che già qui mostra alcune chicche registiche, Near Dark è una eccellente fusione di western ed horror.
Magistrale la fuga dal motel e memorabile l'assalto al bar, non ci si risparmia certo violenze ed aberrazioni: il personaggio di Homer, "bambino" spietato e corrotto è da antologia ed è qualcosa che al giorno d'oggi - 20 anni dopo, durante i quali evidentemente siamo diventati più bigotti della Famiglia Del Mulino Bianco - sarebbe quasi impensabile portare sullo schermo.
Molto bravi e nella parte gli attori, tra i quali si segnalano tre reduci di Aliens: il cuoiosissimo Lance Henriksen, il sempre mitico Bill Paxton e Jenette Goldstein (Vasquez!), oltre ad alcuni caratteristi tra i quali l'immenso Frank di ER.

Voto: 9. Un film coi vampiri nel quale la parola con la "V" non viene neppure mai nominata (ulteriore tocco di classe).
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mercoledì 18 luglio 2007

IMDbPY 3.1

Con una mossa che ha sconcertato pubblico e critica, ho rilasciato IMDbPY 3.1 (nome in codice: The Snake King)!

In questa nuova versione molti parser sono stati aggiornati per adeguarsi ai recenti cambiamenti nel nuovo layout di IMDb; sono inoltre accessibili le pagine "synopsis" e "parents guide".

Divertitevici!

martedì 17 luglio 2007

thirteen days

Rivisto Thirteen Days.
Nell'ottobre del 1962, le foto scattate da un aereo U-2 rilevano i preparativi per l'installazione di missili nucleari a medio raggio sull'isola di Cuba.
Per tredici giorni una escalation nucleare tra Stati Uniti ed Unione Sovietica appare imminente: il presidente Kennedy ed i suoi collaboratori dovranno combattere battaglie diplomatiche e di potere tanto con i sovietici quanto con le fazioni radicali che richiedono l'uso immediato della forza.
Il blocco navale intorno all'isola e la diplomazia sotterranea riusciranno in un'impresa che sembrava disperata.

Oltre due ore di politica e paura si dipanano in una ricostruzione (e drammatizzazione) storica impeccabile di uno dei momenti chiave della guerra fredda.
Il regista Roger Donaldson, certamente non noto per sfornare un capolavoro dietro l'altro, riesce qui a ricreare perfettamente la tensione, lo sconforto, l'esaltazione, l'impotenza e la rassegnazione di cui di volta in volta furono preda i protagonisti.
Gli attori sono tutti incredibilmente adatti ai rispettivi ruoli e non sbagliano un colpo.

É vero che era una storia che si scriveva da sé, ma non si poteva davvero sperare di meglio, rispetto a quanto è stato qui realizzato.

Voto: 8.5
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