lunedì 10 marzo 2008

prospettive di un delitto

Idea simpatica, realizzazione così-così, quella di Prospettive di un Delitto.

Durante un summit in Spagna, un attentatore spara al presidente degli Stati Uniti, mentre alcune esplosioni seminano morte nella piazza.
Immediatamente i servizi segreti indagano sull'accaduto, ed identificano alcuni personaggi-chiave che si sono trovati loro malgrado nella posizione di osservatori privilegiati dell'evento. Il guaio è che le loro versioni non coincidono granché, ed ognuno ha visto qualcosa di completamente diverso dagli altri.

Raccontando la storia più volte, da diversi punti di vista, si scopre man mano chi c'è dietro l'attentato.

Il punto di forza del film è la velocità: niente interrogatori o momenti di riflessione: tutto si svolge di corsa nei minuti immediatamente prima e dopo l'attacco; dall'inizio alla fine si è nel vivo dell'azione, senza tregua.
Il difetto è che la situazione nel suo complesso è del tutto inverosimile, ed il complotto che viene messo in atto ha del prodigioso - oltre al fatto che troppe cose restano non dette o poco approfondite.

Cast mica da ridere, con un fortissimo Dennis Quaid, Matthew Fox, il sempre ottimo Forest Whitaker ed un piccolo ruolo anche per Sigourney Weaver; un William Hurt bolso come non mai fa il presidente.
Pete Travis alla sua prima regia seria non fa neanche un lavoro malvagio, anche se le pecche (di sceneggiatura e regia) ci sono e sono ben visibili.

Voto: 6.
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