mercoledì 17 settembre 2008

la isola della mueeerte!

Ahhh... gli Z-movies con Malcolm McDowell, che soddisfazione. :-)
Ed in Island of the Dead - L'Isola della morte ci sono pure le mosche assassine! Cosa chiedere di più?

Talisa Soto è una improbabile investigatrice della sezione persone scomparse; si sta occupando del caso di 1/2/3 bambine svanite nel nulla, quando per motivi tutti suoi si reca su Hart Island, dove pare che i New York-esi gettino i propri cadaveri come spazzatura.
Ci troverà alcune sgradite presenze: oltre al già citato McDowell, qui tycoon sul punto di spianare l'isola per costruirvi un complesso immobiliare destinato ai poveri e derelitti (che nella sua testa si pagherebbero l'affitto sottoponendosi ad esperimenti per le case farmaceutiche...), ci sono pure delle mega-mosche-assassine (in realtà tali mosche, quando vengono inquadrate, sono creaturine normalissime).
Indecisa su quale sia la presenza più molesta, combatterà entrambi con la giusta dose di sdegno e disapprovazione.
Non mancano pure alcuni detenuti, sull'isola per lavori socialmente inutili (tra questi pure Mos Def), che ci delizieranno con battute, gags ed elevate elucubrazioni sulla vita, la morte, l'avidità umana e la patacca.
All'arrivo delle mosche assassine che infettano le persone e le uccidono in pochi minuti (facendole diventare incubatrici per altre bestiole), tutti perdono quel poco di buon senso che avevano ed iniziano a fare una vaccata dietro l'altra.
Trattasi di selezione naturale in atto. :-)

Film pregno di bruttezza, realizzato senza alcuna voglia e capacità, eppure in grado di trasudare una fastidiosa aria di supponenza (si crede molto d'essere, con i monologhi interiori di Talisa, che non parano in niente).

Da non perdere: il tizio che muore sullo sfondo, nel disinteresse generale dei suoi presunti amici; i suddetti amici che poi recuperano il corpo e per dargli degna sepoltura scendono in una enorme fossa comune profonda 6 metri ed... iniziano a scavare; la solita pompa di benzina che esplode con un fungo atomico.

Più auto-punitivo (mooolto lento e noioso) che trash, è comunque da consigliare ai grandi fan di McDowell (della Soto no: se ne va in giro tutto il tempo con un cappotto...)

Voto: 1. Trashometro® 4/10:
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1 commento:

Anonimo ha detto...

accidenti Malcolm McDowell dopo Arancia meccanica non ne ha fatto più una giusta :D
peccato che ci sia anche Mos Def in sto film, perchè è bravetto, specialmente in Be kind rewind