lunedì 31 marzo 2008

hitman

Jet Li è sempre bravo (e ginnico ;-)): in Hitman (anche Contract Killer) riesce - assieme all'ottimo e grasso Eric Tsang (I) - a reggere da solo tutto il film.

L'Angelo della Morte, un killer che uccide grandi nomi del crimine organizzato, fa secco un importante uomo di (mal) affari giapponese. I suoi eredi indicono una gara tra killer a pagamento per l'identificazione ed eliminazione dell'Angelo; tra questi il nostro Li, killer che non ha mai eliminato il proprio bersaglio, sponsorizzato dal gioviale Eric.

Film che non si prende molto sul serio, con gag e situazioni più o meno comiche in buon numero; eppure la trama c'è e viene narrata bene. Un certo numero di sparatorie e qualche combattimento a mani nude, ma meno di quante fosse lecito aspettarsi. Discretamente girate, comunque.
Non mancano alcuni personaggi simpatici e ben delineati.

Un buon prodotto, da vedere senza aspettarsi il capolavoro.

Voto: 7+.
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giovedì 27 marzo 2008

adrift

Mi sto ammosciando.
Partito con l'idea di vedere una immonda zozzeria, non ho trovato tragico niente meno che... Open Water 2: Adrift. Qualcosa non va... ;-)

Monumento alla stupidità umana - e si sostiene tratto da una storia vera - un gruppetto di amici (tra cui una che odia il mare, causa traumi pregressi ed una bambina di pochi mesi) se ne va a zonzo sullo yacht di uno di loro, con la scusa di festeggiare un compleanno.
Baldoria, (poco) sesso, divertimento vario, fintanto non ci si tuffa in mare per una sana nuotata. L'ultimo simpaticone (già presunto proprietario della barca) ha l'idea geniale di prendere in braccio la suddetta traumatizzata e gettarsi con lei in mare. Senza aver prima calato la scaletta. Lasciando sulla nave solo la neonata.
Puro genio.

Da qui in poi, litigi, spavento, terrore e dolore in rapida successione. Non ci vuole molto a capire che l'impresa di risalire è quasi disperata, ed infatti...

Un film senza troppe pretese, ma che alla fine dà ciò che promette: la paura montante è resa bene, e non la si tira troppo per le lunghe. La gente si spaventa, si dimena, lotta fino allo stremo, e poi affoga.

Decente la regia, bravini gli attori. Pregevole il personaggio della biondina (non) svampita.
Niente di che, forse, ma si fa guardare.

Voto: 6.5.
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sabato 22 marzo 2008

Before the Devil Knows You're Dead

Sidney Lumet è uno che alla soglia degli 84 anni è ancora capace di fare film come Onora il Padre e la Madre. E c'è da calarsi il cappello.

Due fratelli con seri problemi di soldi decidono di rapinare la piccola gioelleria dei genitori: un negozietto di provincia, con una anziana donna come commessa; l'assicurazione li avrebbe rifusi e nessuno si sarebbe fatto davvero male.
Sarà invece una tragedia, e tutto il cinismo, la crudeltà e gli antichi dissapori famigliari verranno presto a galla.

Film montato in maniera impeccabile - già a dieci minuti dall'inizio viene già mostrata la conclusione della rapina - con continui salti tra i protagonisti ed i momenti-chiave. Ottima regia, semplice ma solida la sceneggiatura - bei dialoghi.
Tensione ed angoscia, mentre tutti sono indaffarati a scavare per raggiungere nuovi sprofondi di bassezza e malvagità. Nessuno è salvo.

Cast da paura: bravo Ethan Hawke (che in alcune espressioni ricorda molto il buon Kevin Bacon), grande Albert Finney così come Marisa Tomei, 44enne più che tonica.
Caso a parte Philip Seymour Hoffman che alcuni non amano: a me piace parecchio come attore, e qui dà veramente il massimo - spietato e calcolatore, meraviglioso nelle scene di "caos misurato" con cui reagirà al precipitare degli eventi.

Film ottimo; se quello italiano non è male, va ricordato il bel titolo originale: Before the Devil Knows You're Dead.

Voto: 9+. Da vedere.
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lunedì 17 marzo 2008

vacancy

Marito e moglie, sull'orlo del divorzio in seguito alla morte di un figlio, sono di ritorno da un viaggio quando restano in panne in una zona speduta; unico segno di civiltà, un pulcioso motel gestito da un ometto all'apparenza non proprio sanissimo ma innocuo.
Giunti in camera, troveranno nel videoregistratore alcune videocassette snuff con efferate violenze compiute proprio in quella camera. Troppo tardi per scappare: sono loro, le nuove vittime.

Nessuna concessione all'originalità, nelle premesse e nella realizzazione di Vacancy, eppure il film risulta nel complesso più che gradevole: la tensione è sempre molto alta, e tutto sommato nessuno fa cose del tutto stupide o del tutto improbabili.
Discreta la regia (e che nome fichissimo, Nimród!), saggia anche nel non tirare troppo in lungo una trama che si limita all'essenziale.
"Simpatico" il personaggio del direttore del motel.

Dovendo fare la vittima non è del tutto un male, ma il fratello di Owen Wilson è un attore tragico.
Capitolo a parte per Kate Beckinsale, che è sempre un bel vedere: qui sfoggia pure un faccino innocentissimo.
Da ricordare le sue ultime dichiarazioni alla stampa, che ormai raggiungono il livello di quelle di Scarlett Johansson: prima di tutto, interesserà sapere al mondo che chiama la sua patatina "La Tomba Del Faraone" (ouch! ;-)) e che chi l'ha vista la considera ME-RA-VI-GLI-O-SA - in che senso, mi chiedo? C'ha l'aria condizionata? Sulle pareti si possono ammirare pregevoli pitture rupestri? Sa di miele? Cosa? Cosa?!?!
Poi, in seguito alla gravidanza, convocò una conferenza stampa al sol fine di informare tutti che le sue tettine erano ad altissima pressione, consentendole un getto di latte continuo con una gittata fino a 4 metri! Wow! Torna utile per sedare sommosse popolari! ;-)
Santi numi, le dichiarazioni di certe attrici sono imperdibili...

Tornando al film, molto simpatici i filmati snuff inseriti tra gli extra del dvd (anche versione noleggio).

Voto: 7-. Horror semplice, ma simpatico - warning: tettine ad altissima pressione; maneggiare con cautela.
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sabato 15 marzo 2008

breaking news

Di Johnny To purtroppo non ho visto altro, ma avendone sentito sempre parlare un gran bene, mi sono deciso a guardare Breaking News, che avevo registrato tempo fa.

Una spietata banda di rapinatori guadagna la fuga ingaggiando una furibonda sparatoria con la polizia - tutto viene ripreso dalle telecamere, e la credibilità delle forze dell'ordine precipita.
Per rimediare, identificato l'enorme condominio dove si nasconde la banda, viene organizzata un retata - il tutto sotto gli occhi dei media.
La banda non si farà però trovare impreparata, e presi degli ostaggi riuscirà a sfruttare abilmente i canali di informazione a proprio favore.
A complicare il tutto, il fatto che nello stesso edificio si nasconde anche un pericoloso killer, con un lavoro da compiere.

Un film non certo perfetto, eppure davvero notevole.
Ci sono dei tempi morti, alcuni attori ed attrici mi hanno francamente fatto accapponare la pelle (altri sono bravini), ed in generale gli eventi potevano trovare maggior coesione, così come alcuni personaggi - specie tra i poliziotti - potevano essere meglio delineati e meno tracciati con l'accetta.
Nonostante ciò, la visione resta più che godibile: molto buone le sparatorie (alcuni piani-sequenza notevoli), e davvero bello l'intreccio che si sviluppa nel finale. Il personaggio del killer è una bella trovata.

Voto: 7+.
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lunedì 10 marzo 2008

prospettive di un delitto

Idea simpatica, realizzazione così-così, quella di Prospettive di un Delitto.

Durante un summit in Spagna, un attentatore spara al presidente degli Stati Uniti, mentre alcune esplosioni seminano morte nella piazza.
Immediatamente i servizi segreti indagano sull'accaduto, ed identificano alcuni personaggi-chiave che si sono trovati loro malgrado nella posizione di osservatori privilegiati dell'evento. Il guaio è che le loro versioni non coincidono granché, ed ognuno ha visto qualcosa di completamente diverso dagli altri.

Raccontando la storia più volte, da diversi punti di vista, si scopre man mano chi c'è dietro l'attentato.

Il punto di forza del film è la velocità: niente interrogatori o momenti di riflessione: tutto si svolge di corsa nei minuti immediatamente prima e dopo l'attacco; dall'inizio alla fine si è nel vivo dell'azione, senza tregua.
Il difetto è che la situazione nel suo complesso è del tutto inverosimile, ed il complotto che viene messo in atto ha del prodigioso - oltre al fatto che troppe cose restano non dette o poco approfondite.

Cast mica da ridere, con un fortissimo Dennis Quaid, Matthew Fox, il sempre ottimo Forest Whitaker ed un piccolo ruolo anche per Sigourney Weaver; un William Hurt bolso come non mai fa il presidente.
Pete Travis alla sua prima regia seria non fa neanche un lavoro malvagio, anche se le pecche (di sceneggiatura e regia) ci sono e sono ben visibili.

Voto: 6.
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