lunedì 31 agosto 2009

IMDbPY 4.2

IMDbPY 4.2! L'unica speranza dell'umanità contro i nemici venuti dallo spazio!
Anche meno, in realtà: si tratta infatti di una release di bugfixes, con solo piccole nuove features. Contestualmente, il sistema di accesso ai dati "local" è stato rimosso, non essendo più utilizzabile ("sql" è il suo sostituto naturale).

IMDbPY è un package Python per l'accesso e la gestione dei dati provenienti dal database di IMDb (sia via rete che in copia locale) e può accedere alle informazioni riguardanti film, persone, personaggi e compagnie.
Sono disponibili numerosi programmi basati su di esso.

Scaricatelo tutti come se non vi fosse un domani!

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giovedì 27 agosto 2009

[BSG] stagione 4 (2/2)

Battlestar Galactica

Frak! It's over.

[Adama] Previously on Battlestar Galactica... la miniserie, stagione 1, stagione 2, stagione 3, prima parte della quarta stagione.

Al solito, niente spoiler eclatanti.

È finita.
È finita, ed ho quasi i lacrimoni agli occhi.

Era necessario chiudere, nel tempo di 11 episodi, tutte le storie lasciate aperte e risolvere (quasi) tutti i misteri. Al tempo stesso non si poteva concludere una serie di questo calibro con una semplice trafila di sotto-finali, uno per ogni linea narrativa: il colpo d'ala memorabile era imprescindibile.
Questa seconda metà della quarta stagione soddisfa appieno questi requisiti ed anzi aggiunge molto a quanto era già stato detto, ponendo al tempo stesso davvero la parola fine alla saga di Battlestar Galactica.
Non si poteva davvero sperare in meglio.

A proposito del finale (niente spoiler, mi ripeto), devo dire che ormai avevo piuttosto chiaro dove volesse andare a parare; del resto "certe cose" venivano ripetute da un bel po'.
Ha fatto molto discutere, ed è anche comprensibile: personalmente, lo vedo come una conclusione quasi obbligata, eppure di incredibile eleganza.
A molti non è piaciuto: per cosa accade e per il ruolo di alcuni personaggi; non si poteva davvero soddisfare tutti, e sicuramente certi fatti possono lasciare perplessi. Eppure, come detto, in larga misura di aspettavo qualcosa del genere, quindi non ne sono rimasto troppo shockato (anzi).

La storia riprende nel bel mezzo del momento più nero per l'umanità che costituisce la flotta: la disperazione dilaga, tutto si sgretola e nessuno sembra in grado di fare qualcosa.
Persone muoiono (ed in che modo!) e vengono prese decisioni scellerate, che non faranno che accelerare la catastrofe.
Molto sangue "importante" scorrerà, prima che si inizi a risalire la china.
L'identità del quinto Final Five verrà rivelata (bella scelta), così come la loro reale natura: in questo senso devo dire che vengono dissipati tutti i miei dubbi: quei misteri a-là Lost che mi avevano fatto storcere il naso, trovano qui una spiegazione razionale (bè, razionale nel contesto dell'universo BSG, ovvio...)
Una moltitudine di possibilità si accavallano: nel caos, ciascuno cercherà una possibile via per la sopravvivenza propria e dei propri cari (o della propria specie); i fronti si ribalteranno molte volte e l'indecisione sembrerà paralizzare tutto tranne l'inesorabile disgregamento.
La fine è vicina, e tutti la avvertono: un'ultima disperata battaglia verrà combattuta; anche in questo contesto le carte in tavola cambieranno molte volte, o almeno si tenterà di farle cambiare.
Dopo, più nulla: un salto di fede (letteralmente), e qualcosa di radicalmente diverso e conclusivo.

Ci sono stati molti sacrifici (anche se forse potevano lasciar morire anche qualcun altro), e forse un solo vero mistero viene lasciato alla libera interpretazione degli spettatori.
Non è un lieto fine e non è neppure un'ecatombe - forse è entrambe le cose insieme, o banalmente è quel che viene dichiarato nelle intenzioni dei protagonisti: un onesto tentativo di rompere un ciclo. Non una certezza, ma una speranza.

Tutti i personaggi raggiungono qui il loro massimo sviluppo possibile: chi muore, chi sopravvive, chi ritorna. Non posso davvero dire - ora che tutto è concluso - che qualcuno mi abbia deluso. Buona la recitazione: ormai tutti sono perfettamente entrati nei rispettivi ruoli.

La regia non ha fatto che migliorarsi, così come gli effetti speciali.
Sempre eccellenti le musiche, a qual proposito non va dimenticato il prepotente ritorno di All Along The Watchtower, che ancora una volta sarà fonte di importanti svolte.

Al solito, consiglio l'acquisto via Amazon UK, a prezzi decisamente competitivi (solo in lingua inglese con sottotitoli).
Per il futuro, attendo con una certa impazienza Battlestar Galactica: The Plan che narrerà la preparazione dell'attacco Cylons, mentre non nutro grande fiducia in Caprica, ambientato 50 anni prima. Quanto al film da cinema affidato a Bryan Singer, staremo a vedere: non son convinto l'operazione andrà in porto, e non so quanto potrà essere reso, in poco più di due ore.
Non importa: va bene così.


Voto alla seconda metà della quarta stagione: 10+.
Voto complessivo alla serie: 10.
So say we all!


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venerdì 21 agosto 2009

B.T.K. Killer

Viviamo in un'epoca davvero buia, per il cinema e l'arte in generale: pensate che un tizio qualunque non può neppure prendere un grassone pacioccoso e fargli gridare "IO - SONO - SESSUALMENTE - DISTURBATO!!!" mentre fa smorfie da antologia e tenta di violentare+uccidere una donna, senza beccarsi un indecoroso 1.5 su IMDb.
Non capisco. Davvero...

Vagamente ispirato alla storia di un vero serial killer (alcune delle cui vittime, se si sono davvero comportate come qui rappresentato, sono state in realtà uccise da banale selezione naturale...), B.T.K. Killer si candida al titolo di film più involontariamente divertente di tutti i tempi.

Sposato con un vecchio bidone (e si lamenta pure di non vederla mai nuda: ma baciati i gomiti!), il nostro buon serial killer è davvero un insospettabile: di giorno tutore dell'ordine - in un ruolo non dissimile dall'ausiliario del traffico, ma con poteri illimitati - e capo della comunità locale di una qualche sotto-marca religiosa, di notte svela la sua vera natura di puttaniere, stupratore, bondage-atore ed assassino.
Ah, qual perfido connubio tra ordine e caos! E che compaesani fessi: chiunque avesse uno screzio con lui, moriva nel giro di 12 ore! Ma fare due più due, no?!
Inutile dire che la cosa accadeva con frequenza allarmante, data la sua abitudine di comminare sanzioni per ogni microscopica violazione di un qualche regolamento comunale che lui ovviamente conosce a memoria (si suppone non ci fosse "non asssassinare gente", tra le ordinanze locali).
Eccolo quindi alle prese con signore con cani troppo rumorosi, auto parcheggiate male nel proprio dannatissimo vialetto o con l'erba del prato troppo alta (giuro: non sto scherzando): di giorno ricevono il verbale, di notte vengono stuprate, legate, torturate ed uccise.
Severo, ma giusto: è un lavoraccio, ma qualcuno deve pur farlo.
Non si creda però che sia un killer impietoso: più di una volta ha anche dato alle vittime la possibilità di salvarsi, salvo che queste hanno sempre fatto di tutto per farsi accoppare. Immagino sia una questione di principio.
Nel mentre, il potente esercito di due uomini dell'FBI, segue innovative strade per braccare il sospetto: soggiornare in casa sua a mangiare biscotti e bere thè.

Stu-u-u-pi-do. Questo film è stu-u-u-pi-do fino al midollo: fatto con due lire e la convinzione d'essere grandi artisti, il risulto è a dir poco ridicolo, con un overacting costante ad impreziosire una sceneggiatura inverosimile e dei dialoghi da antologia.

Non dico che piacerà a tutti gli amanti del trash, e pare che gli americani non riescano proprio a digerirlo (vedere i thread su IMDb, con un numero impressionante di persone che hanno smesso di guardarlo dopo 15/20 minuti), però ha davvero i suoi bei momenti.
E poi, se siete sopravvissuti a Murder Set Pieces, questo non farà neanche lontanamente altrettanto male. Non fosse altro perché dura appena 82 minuti.

Voto: 1. Stu-u-u-pi-do!
Trashometro® 9/10:
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martedì 11 agosto 2009

van helsing

Era un po' che non vedevo un film che facesse vacillare la mente come Van Helsing. Non tanto per le sue qualità trash, che pure non mancano; non lo consiglierei infatti agli amanti del cinepattume per un solo motivo: questo filmaccio è da sconsigliare a chiunque.
Quel che lascia sgomenti è che qualcuno abbia prodotto una cosa del genere.

In breve: emulo miserrimo del già non ricchissimo La leggenda degli uomini straordinari, l'esimio Van Helsing è in missione per conto di Dio (o facente funzioni) e se ne va a spasso per l'Europa a fracassare teste illustri, quale quella del Dottor Jekyll. Troverà pane per i suoi denti nella spensierata combriccola formata da Dracula, il mostro di Frankenstein, i lupi mannari e degli gnometti malvagi. E giurerei di aver visto anche Britney Spears, tra la folla...

Al di là di una trama imbarazzante (in sintonia con regia e dialoghi), non ci si può non stupire per la più inquietante serie di overacting che il cinema ricordi, a cominciare dal buon Hugh Jackman impegnato in una trafila di "buona la prima che ce ne andiamo tutti a casa in fretta". A tratti pare di stare in un film di ninjà.
Il tutto per 131 devastanti minuti, in cui si salvano giusto per motivi estetici Kate Beckinsale (a cui simili film devono piacere davvero tanto) ed un po' di vampiresse assortite.


Voto: 1. Pietoso.
Trashometro® 6/10:
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sabato 1 agosto 2009

Ergo Proxy

Re-l

Ergo Proxy non è certo un prodotto semplicissimo: ad una prima occhiata può sembrare l'ennesima storia ambientata in un futuro distopico, con qualche riferimento culturale e misteri in quantità. Man mano che la serie procede, però, il tocco di Dai Sato si sente sempre più ed entrano in scena numerosi elementi filosofici e psicologici. Se si aggiunge che il tutto è presentato in maniera a volte bizzarra, con episodi al limite della meta-animazione (a livello di trama più che di contenuti visivi), si capisce che probabilmente non piacerà a tutti e qualcuno finirà col trovarlo cervellotico e convoluto.
Inutile dire che a me è piaciuto fuor di misura.

Sul capitolo distribuzione, taglio subito la testa al toro dicendo che sul solito amazon.co.uk si trova il cofanetto completo (sei dvd) ad un prezzo inferiore a quanto si pagherebbe per due dischi della versione italiana.
Ribadisco un concetto a me caro: i distributori italiani non esistono. Punto.

Città-cupola di Rom-do: gli abitanti sono costretti a vivere in un ambiente protetto a causa della quasi inabitabilità della superficie terrestre, sconvolta da un antico cataclisma. All'apparenza tutto è perfetto, stretto nella morsa di un controllo pervasivo di un apparato che si occupa di tutto, dal gestire le nascite ad ogni piccolo aspetto della vita quotidiana.
La comparsa di un mostro, un Proxy, spingerà la giovane detective Re-l - già nipote del reggente della città - a porsi domande di cui non è bene conoscere la risposta.
Fin qui nulla di mai visto, non fosse che queste sono solo le basi per una serie di considerazioni ("pippe mentali", se non vi piace il genere) su ciò che muove le persone e molto altro. Iniziano infatti numerose introspezioni parallele, in cui ciscuno si rivolge ad altri alla ricerca della propria raison d'être.

Pur non mancando una decente quantità d'azione (di buon livello), dove davvero brilla è nella caratterizzazione dei personaggi: la già citata Re-l è affiancata da Vincent Law, giovane immigrato che mira a diventare cittadino modello; le sue aspirazioni si infrangeranno ben presto in una dura realtà che sfugge alla sua stessa comprensione. Con loro una piccola autoreiv (di fatto dei robot, totalmente asserviti al proprio padrone) che ha sviluppato un'anima in seguito ad una infezione da Cogito virus che sta creando non pochi problemi in città.
Numerose poi le figure di contorno, dallo scienziato geniale ossessionato da Re-l, al capo della sicurezza che inizierà ad agire per scopi personali per una serie di eccellenti motivi. Senza dimenticare alcuni autoreiv, che non si limiteranno certo a comportarsi da robot.
Alcuni di questi personaggi forse possono non piacere, e del resto in parte sono caratterizzati per risultare ambigui quando non esplicitamente antipatici, ma non si può negare che siano sviluppati magnificamente, con un ottimo livello d'approfondimento.

Sempre ottima la regia, che non disprezza di sperimentare in qua e in là; personalmente ho apprezzato molto il tratto e l'animazione - stupendi tutti gli autoreiv. La computer grafica è stata usata molto bene; il tutto è stato realizzato con un notevole dispendio di denaro, e si nota.
Perfette le musiche, a partire dalle sigle: bella la prima (e non lo dico spesso, quando si tratta di J-rock - anche se qui in realtà il gruppo è in parte madrelingua inglese), da standing ovation la scelta di Paranoid Android dei Radiohead come chiusura e menù dei dvd. Capolavoro assoluto.

Insomma: un anime in cui si chiacchiera davvero molto, e che non è affatto semplice da seguire; richiederà infatti più di una visione per cogliere tutti i dettagli di una sceneggiatura alquanto intricata e che spesso vive di cose non dette.
Come già accennavo, alcuni episodi possono poi risultare spiazzanti: prendere o lasciare - io li ho apprezzati, ma posso capire che a qualcuno possa scattare la molla "ma che cacchio sto guardando?!".

Per quanto riguarda le citazioni colte, c'è di che saziarsi per anni: si parte con Michelangelo, per passare ad un numero quasi imbarazzante di filosofi (più religioni varie ed antiche divinità), fino ad arrivare alle statue della cappella de' Medici a Firenze.
Per la letteratura, si va da autori seminali della fantascienza quasi sconosciuti a Douglas Coupland.
A livello visivo, si citano la corazzata Potemkin e Blade Runner, tra gli altri (e, come ambientazione della Comune, non mi si dica che qualcuno non ha letto Alita... )
E ne dimentico di certo altre decine, oltre al fatto che la protagonista ricorda parecchio la cantante degli Evanescence (solo, meglio, per quel che è il mio gusto).

Se lo chiedete a me, da vedere assolutamente.
PS: Pino miglior "bambina/personaggio carino di contorno" (ben poco di contorno, in realtà) della storia degli anime. Ma di gran lunga, eh...

Voto: 9.5. Forse più, ma ribadisco: non è roba per tutti.
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