sabato 24 gennaio 2009

defiance

...nel 1941 la Germania nazista invade la Bielorussia... e a nessuno importa un fico secco! ;-)
Okay, okay, okay... ai Bielorussi magari importava. Più o meno...

Un gruppo di ebrei sfuggono alla morte rifugiandosi nei boschi: a guidarli alcuni fratelli, rimasti orfani e vedovi. Sorgeranno contrasti su come agire e come rapportarsi con il resto della popolazione, i collaborazionisti, i gruppi partigiani e l'armata rossa; nonostante le difficoltà, il gruppo arriverà a contare oltre 1200 persone.

Tratto (piuttosto liberamente, pare) da una storia vera, Defiance non riesce a sfruttare al meglio il materiale di partenza. Niente di catastrofico, ma in generale si ha la sensazione di una serie di scene messe una di seguito all'altra, senza molta ispirazione.
Le pecche principali sono nei dialoghi - non sempre all'altezza - e nella regia, a dir poco dimenticabile, anche nelle battaglie.

C'è poi l'abuso di primi piani di Daniel Craig, l'unico uomo al mondo solcato da profondissime rughe da espressione, pur essendo del tutto privo di quest'ultime. :-)

Voto: 5. Forse era più materiale da documentario.
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martedì 20 gennaio 2009

wrooom! wroom! shrooms!

Shrooms (Trip Senza Ritorno) ha il fascino osceno degli incidenti stradali. Con la differenza che chiunque può essere vittima di un incidente stradale, mentre eguagliare nella vita reale i protagonisti di questo film significherebbe smentire il concetto stesso di evoluzione.

Sei tizi si fanno mille-mila-miglia d'aereo per andare in Irlanda, dove mettere in atto il loro piano semplice ma geniale: recarsi in un bosco dove stripparsi di funghi allucinogeni. So che sembra mooolto stupido, ma in fondo c'è davvero chi va in Thailandia a fottere bambini, quindi forse è una di quelle situazioni che vanno solo inquadrate nel loro giusto contesto... ;-)

Ad ogni buon conto, a rivelarsi letale - oltre alla palese stupidità di tutti - sarà la combinazione di funghetto tossico e raccontino del terrore sul solito branco di torturatori assortiti delle vicinanze (stavolta gente del clero o roba così), che dopo l'ecatombe di rito continuano ad infestare il boschetto della loro fantasia.
Arrivano dunque un mortifero bambozzo ed uno pseudo-pretaccio vecchiardo che acchiappano i nostri eroi ad uno ad uno e rimediano al grave errore dell'aver abolito la rupe tarpea...
Per non farsi mancare niente, ci mettiamo in mezzo anche due bifolchi apprendisti stupratori, che tornano sempre buoni per due risate.

Il film parte bene (ok... molto male) ed il divertimento non manca, nell'ammirare la gara di deficienza di questi soggettoni, poi però purtroppo si siede un po', e non ci sono più momenti eclatanti fin quasi alla fine.

La rivelazione finale non sarebbe neanche male (niente di trascendentale, ma poteva essere un'idea per un film decoroso), ma resta soffocata dai miasmi degli 80 minuti che la precedono.

Nel caso qualche lettore laido se lo stesse chiedendo, le tre signorine (di cui due neanche male) di fatto non mostrano nulla. ;-)

Voto: 1 Trashometro® 6/10: (The? Caffè? Funghetto?)
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sabato 17 gennaio 2009

lasciami entrare

Dopo aver letto svariate recensioni entusiastiche di Lasciami Entrare, devo dire che le mie aspettative piuttosto alte sono andate in parte deluse. :-|
Non un brutto film, per carità, ma mi ha lasciato un po' la sensazione di occasione parzialmente sprecata.
Perché le idee ci sono, i personaggi anche e non mancano neppure le scene davvero ben costruite (la piscina, nel finale, è un gioiellino, ma anche tutti gli assalti della protagonista), dove pecca a mio avviso è nel ritmo e nel contorno alla storia.

Dodicenne svedese, vittima dei bulli locali, fa amicizia con una ragazzina (più o meno) coetanea che ha la peculiare caratteristica di essere una vampiressa; staccandosi da molti altri film del genere, qui si evitano battute di caccia al mostro e pure smancerie adolescenziali: solitudine e paura sono i temi portanti del film.

Dicevo del ritmo, non esattamente brillante: non sarebbe neanche un problema in sé, ma i tempi morti andrebbero riempiti con qualcosa che contribuisca all'atmosfera del film - qui invece abbiamo uno sfondo poco interessante e poco comprensibile. Certo, periferia degradata, ok, ma alcuni dei personaggi sono troppo abbozzati per far presa sullo spettatore.
Il vero problema è che si ha la sensazione che molte cose siano state solo accennate, ma ci si sia sentiti in dovere di mettercele comunque perché c'erano nel libro. Passi per l'accompagnatore di Eli, ma il resto degli abitanti della zona sono figure bidimensionali, così come il padre di Oskar (per tacere del suo misterioso ospite - chi è? quale il suo ruolo nell'economia della storia?)
E potrei continuare: i litigi tra i due coniugi di mezz'età? Le stesse intenzioni del marito, che cerca vendetta dopo la morte della moglie e dell'amico, sono mal strutturate.
Non dubito che sulla carta tutto funzioni ed abbia un senso, ma non è così che si fa un film: se ci metti un personaggio, devi fare in modo che abbia un senso.

Per il resto, discretamente diretto nelle sua parti d'azione (tutti gli attacchi sono notevoli, e torno a ricordare la scena in piscina), ma con alcune cadute di stile: penso all'incendio all'ospedale e all'attacco dei gatti.

Menzione di merito per Eli, interpretata e resa in maniera davvero stupenda.

Voto: 6. Ma-mi-mo... resta la sensazione che senza aver letto il libro molti pezzi non li si riesca a cogliere (ma a quel punto...)
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venerdì 9 gennaio 2009

the strangers

Film minimalista, The Strangers, in cui davvero si è proceduto per sottrazione.
Perché diciamolo subito: il film in sé non ha una trama (tizi usano violenza su altri tizi, for the fun of it - fine), e non ci si disturba neppure ad aggiungere dettagli sui protagonisti; si sa che le vittime sono una coppia che sta rincasando dal matrimonio di un amico, e che per una qualche ragione hanno litigato di brutto. Niente altro.
Nonostante (proprio per?) questo, il film funziona in maniera eccellente.

Non ci sono motivazioni - e lo si dice esplicitamente - e non c'è nulla di particolarmente atroce: solo una lenta, sadica e metodica violenza, in larga parte non mostrata sullo schermo ma solo suggerita.
Proprio questa violenza "fuori schermo" è il punto di forza del film, che si fa apprezzare in un'epoca in cui gli horror puntano in massa sul viscerale disgusto (che, sarebbe ora i registi lo imparassero, al più schifa, ma di certo non spaventa).

Difetti? Beh, i cattivi alle volte sembrano dotati di teletrasporto e le vittime sono pirla a livelli patologici, ma fa parte del gioco. :-)

Il regista dimostra di avere stile, speriamo non si riveli un fuoco di paglia (ed il seguito già in cantiere mi preoccupa un po').


Voto: 7 (ma non piacerà a tutti)
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martedì 6 gennaio 2009

IMDbPY 3.9!

Quale prodigio, IMDbPY 3.9 - un'epifania! ;-)

In questa nuova versione, è possibile fare un dump dei "plain text data files" in un set di file in formato CSV; inoltre è stata migliorata la ricerca per i titoli di episodi di serie TV. L'usuale marea di bug è stata corretta, e ci sono altre novità secondarie.

IMDbPY è un package Python per l'accesso e la gestione dei dati provenienti dal database di IMDb (sia via rete che in copia locale) e può accedere alle informazioni riguardanti film, persone, personaggi e compagnie.


Godetene tutti come se non vi fosse un domani! ;-)

venerdì 2 gennaio 2009

[BSG] stagione 2

Con la mia consueta originalità, dopo la prima, mi sono visto la seconda stagione di Battlestar Galactica.
Sarà che sono in carenza di fantascienza (e neanche la lettura di un po' di Sterling mi sta risollevando granché - spero in Arthur C. Clarke, prossimo della lista), ma devo ammettere che questa stagione mi è piaciuta persino più della precedente.
Insomma: per ora, con l'universo BSG, grufolo letteralmente di piacere. ;-)

Nella prima stagione, oltre alle corpose definizioni dei personaggi, ci si focalizzava sul conflitto coi Cylons, perennemente impegnati ad attaccare la flotta umana; questo schema prosegue per circa metà della seconda stagione (che pure già pone le basi per la successiva virata), fintanto un paio di eventi alquanto significativi - narrati in Pegasus e nel doppio episodio Resurrection Ship, oltre ad ulteriori eventi successivi - rendono i Cylons molto più cauti ed incerti sul da farsi.
Da lì in avanti, quasi tutto ruota attorno ai conflitti tra gli umani, montati per mesi e che ora giungono al punto critico.
Non che manchino i Cylons (specie quelli in forma umana), ma passano da semplici nemici spietati ad attori più complessi, con motivazioni, piani e ripensamenti inattesi, fino allo spettacolare e spiazzante finale, in cui (quasi) tutto cambia. E poco sorprendentemente ci si ritrova nelle feci fin oltre il collo. :-)

Vero motore di tutto, lo stress: dopo la rabbia iniziale, la realizzazione che l'umanità è davvero sull'orlo del precipizio pone tutti sotto una pressione insostenibile. Si commettono errori e scelte sbagliate, che si pagano a carissimo prezzo, e la nuova condizione forza la mano a decisioni dolorose per tutti.
Le cose si sfasciano, le strutture sociali faticano a riorganizzarsi e la gente muore. Anche episodi che a prima vista potrebbero sembrare lineari e dalla struttura classica (come Scar), finiscono per fornire un approfondimento inaspettato sulla situazione psicologica dei protagonisti.

Ulteriormente migliorati tutti i personaggi (anche Baltar si arricchisce di sfumature interessanti), semplicemente eccelso lo sviluppo principale così come le singole trame. Impeccabili i dialoghi, e mi sembrano migliorate pure le interpretazioni (così come la regia, che già partiva molto bene).
In breve: magari può non piacere il genere o lo stile, ma in sé non trovo davvero difetti in una serie che letteralmente trasuda dell'amore delle persone che vi hanno lavorato (autori in primis, ma anche Edward James Olmos pare sia stato molto coinvolto).
Diamine, persino le scene tagliate, sono di ottimo livello!

Pur non fondamentali, è cosa buona e giusta recuperare anche i 10 webisodes BSG: The Resistance, incentrati sull'occupazione di New Caprica (da vedere dopo la seconda stagione, quindi).

Ancora una volta, mi ritrovo a farmi violenza per evitare di bruciare la terza stagione e Razor, che ho già a casa.
Una volta di più, continuo a suggerire a tutti gli interessati l'acquisto via amazon UK: solo in lingua inglese (con sottotitoli), ma il parlato è di norma molto chiaro. Inoltre, il prezzo è imparagonabile a quello della versione italiano.

Voto: 10 tondo, una delle migliori cose di fantascienza (e non) abbia mai visto.
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