giovedì 11 febbraio 2010

l'ultima casa a sinistra

Non che abbia visto l'originale di Wes Craven (a sua volta indicato come rifacimento non-so-quanto-fedele de La Fontana della Vergine di Bergman), ma sospetto non ci fosse tutto questo bisogno di un remake.
L'Ultima Casa A Sinistra pare invece soddisfare appieno il raffinato gusto del pubblico americano, che gli rifila un bel 6.7 su IMDb. Mi vien da pensare che un qualche virus molto selettivo abbia sterminato tutti gli amanti del genere horror, negli ultimi anni...

Il capo di una sgangherata combriccola criminale viene fatto evadere durante il trasferimento in carcere; questo tizio è proprio cattivo, credete a me, ma non ha neppure tutti i torti ad essere adirato col mondo: si ritrova infatti a capo di un gruppetto di inetti tali, che fa quasi tenerezza.
A salvarlo - sul breve periodo, se non altro - il fratello erotomane, il giovane figlio che come tutti gli adolescenti si oppone al padre e vorrebbe diventare Un Buono® (un po' come Grisù vorrebbe fare il pompiere) e la presunta fidanzata.
Anche lei è cattiva che ammazza: pensate che arriva addirittura a togliersi la maglietta sotto cui non indossa nulla di fronte alla telecamera. E se vi sembra una scena gratuita e niente affatto malvagia, pensate a quelle che a differenza di lei hanno bisogno del reggiseno...
Cooomunque... per una serie di coincidenze drammaticamente stupide (vedi alla voce: "cercarsi rogne"), due giovincelle - di cui una in vacanza coi genitori nella summenzionata Ultima Casa A Sinistra - finiranno ostaggi di questi pirla.
Fortuna che il SUV su cui viaggiano è sufficientemente spazioso e comodo per tutti, almeno fintanto non si schiantano nella boscaglia dove potremo finalmente dedicarci ad un po' di salutare stupro & omicidio (non necessariamente in quest'ordine).
Sbrigate queste formalità, i malconci cattivoni potranno addirittura farsi ospitare dalla famiglia della vittima, nella casa che il provvidenziale temporale isola dal resto dell'universo.
Acuti come faine, i genitori realizzeranno però l'accaduto e non mancheranno d'opporsi fieramente ai malvagi che hanno distrutto quanto avevano di più caro (il SUV, intendo...)

Oltre al fatto che fa molto ridere - specie quando non vorrebbe - il film brilla per le fetentissime interpretazioni e la complessiva stupidità di tutti.
La tanto promessa escalation di vendetta da parte della famigliola poi resta solo nelle intenzioni (oddio: una coltellata e qualche pistolettata son buono anche io di darle, se motivato... ), e raggiunge il climax in una scena risibile e priva di logica.
Pare che in patria abbiano calcato molto sulla scena di stupro, per montare (no pun intended?) il caso e creare hype attorno al film; si stava anche senza (la scena, il film, l'hype).
Il regista ha recentemente minacciato il remake de Gli Uccelli. Anche no, grazie.

Voto: 2, dai.
Trashometro® 3/10:
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