lunedì 8 febbraio 2010

paranormal activity

Paranormal Activity funziona così: un aspirante regista e sceneggiatore non ha una idea che sia una, così decide di fare qualcosa che hanno già tentano in diecimila prima di lui, quasi tutti senza alcun successo.
Prende un paio di protagonisti, una manciata di comparse, una telecamera semi-professionale ed inizia a girare il suo finto dcumentario: una allegra ma-non-troppo coppietta si trasferisce in una nuova casa, dove il fantasma/entità/demone/agente_del_fisco di turno che perseguita la signorina fin dall'infanzia tornerà a rompere le scatole (forse indispettito dal pessimo gusto per l'arredo).

Il film alterna scene di una noia mortale - decine e decine di minuti stile Sleep di Andy Warhol - ad altre da mal di mare (suggerimento: le telecamere a mano non vanno usate come delle maracas).
Di tanto in tanto qualcuno ha anche il cattivo gusto di parlare, ed allora l'ilarità è assicurata - diamine, c'è pure il fantasmologo della mutua!
Vaghi e vani tentativi di montare una tensione che non si concretizzerà mai, con i soliti rumori, urla e bassi sparati a palla.
Noia.

Costato meno di 15.000 dollari e distribuito in qualche festival ed un numero ridotto di sale, il film deve la sua notorietà all'essere capitato tra le annoiate mani di Steven Spielberg, e lo ha terrorizzato.
Nel momento in cui ha realizzato di aver tirato nel cesso un'ora e mezza della sua vita, si suppone.
Per fortuna di Spielberg, le sue notevoli risorse gli hanno consentito di vendicarsi del torto subito, rifilando la stessa fregatura a tutto il resto del mondo: per trasformare la merda in oro gli è bastato dichiarare lo spavento suscitato in lui dalla visione di tale gioiello (suppongo che nella versione integrale dell'intervista dichiari di aver rivisto, lo stesso giorno, anche Il Mondo Perduto, e che gli è piaciuto proprio un sacco... )

Insomma, ridefinisce il termine "fregatura" e - come è giusto che sia - è già in lavorazione il seguito.

Voto: se fosse un film, gli darei 1, ma non lo è; davvero: non basta che sia stato ripreso con una telecamera e proiettato in un cinema, per farne un film.
Trashometro® 1/10: (non vale niente neanche come trash)

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3 commenti:

Lancil9 ha detto...

daccordissimo

Chissenefrega ha detto...

Perfettamente d'accordo! :)

Anonimo ha detto...

mi sa che in sti film agitano le telecamere a mano in un modo così esagerato che in confronto le telecamere a mano reali sembrano usate col dolly