Ahhh... euro-spazzatura d'azione! Francese, per giunta!
Ad Hitman non è che mancasse il potenziale: la serie di videogiochi è pregevole e - benché si potesse usare il nostro amato Agente 47 anche come fosse una clava - il killer che lavora di fino, quasi invisibile, poteva essere trasportato al cinema con grande efficacia.
Purtroppo Xavier Gens, figlio della Belle France col vezzo del cinema d'azione, ha optato per la clava.
La trama - essenziale e banale, ma che alla fin fine poteva essere una base adeguata - si sviluppa attorno all'attentato al presidente russo, che si ritorce contro il nostro Agente che si ritrova contro l'Organizzazione, ben determinata a fargli la pelle.
Purtroppo essa viene utilizzata per mettere in scena tutte le peggiori abitudini dei telefilm d'azione europei: scene di lotta mal dirette e ridicoli quanto improbabili conflitti di giurisdizione, portati avanti da macchiette.
Da un lato abbiamo alcune delle peggiori scene d'azione dei tempi moderni: il combattimento con le spade è riprovevole, così come le sparatorie e le migliaia di esplosioni.
Dall'altro abbiamo situazioni surreali come l'Interpol che scavalca l'FSB in territorio russo, o la CIA che se ne va a zonzo per Mosca come fosse casa sua.
Anche le prove attoriali non mancano di stupire: se Olga Kurylenko ha quanto meno il pregio di essere un bel vedere, Timothy Olyphant si candida per il premio "Attore Meno Espressivo Del 2007".
Insomma: l'ennesimo cesso di film tratto da un videogioco.
Da non perdere: l'elicottero da guerra che spara nella stanza dove teoricamente c'è il presidente ancora vivo; il sistema anti-intrusione che, applicato alla porta della stanza d'albergo, uccide tutti quelli che vi si trovano... all'interno!
Voto: 2. Trashometro® 3/10:
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