mercoledì 11 ottobre 2006

le crociate

Ridley Scott, che di suo sarebbe un eccellente regista, ultimamente sembra essere troppo convinto di sé stesso ed alcuni suoi film paiono voler trasmettere l'idea che ciò che piace a lui debba - per la natura stessa delle cose - essere apprezzato da chiunque...

Per dirlo chiaramente, Le Crociate (pessima traduzione di Kingdom of Heaven) è un film mediocre.

Verso la fine del 12esimo secolo un giovane fabbro si scopre figlio di un nobile(un Liam Neeson che ha il buon senso di schiattare prima che le cose si mettano davvero male) e si incammina verso i suoi possedimenti a Gerusalemme. Porterà con sé un buon carico di peccati, di dubbi religiosi e tutta la bontà d'animo e l'eccellente educazione che il fabbro medio dell'epoca pareva possedere.
Giunto in quella dannatissima sassaia che già all'epoca era la Terra Santa® non tarderà a trasformare il suo angolino in un prato fiorito colmo d'armonia inter-culturale e, a tempo perso, troverà anche il modo di inserirsi brillantemente nella vita di corte di re Baldovino, di farsi dei nemici potenti e di spupazzarsi un po' la gran dama di turno.
Purtroppo alcuni amici crociati remano contro, ed alla morte del saggio re (saggio in quanto Edward Norton passa tutto il tempo con una maschera sul volto) provocano il buon Saladino - che qui si guadagna l'appellativo di Feroce eccellendo in diplomazia e carità - e costringendolo ad una guerra.
Il nostro eroe, dopo una quantità di combattimenti contro più o meno tutti in cui dimostra doti soprannaturali (ci si aspetta da un momento all'altro che lo stucchevole Orlando Bloom si metta un costume sgargiante con mantello ed inizi a volare) si prende a carico d'organizzare prima la difesa e poi l'onorevole resa di Gerusalemme.

Il regista continua a bullarsi dello "stile da battaglia" già visto nel sopravvalutatissimo Il Gladiatore, con ralenti, fumo e terra e sangue che volano da tutte le parti. Non sembra poi molto comprensibile (ma sarebbe il meno) la scelta di cambiare un fatto storico ed inserire personaggi inesistenti; ancor peggiore il cattivo gusto di far voltare di tanto in tanto i protagonisti a favor di telecamera al fine di proclamare le proprie massime conclusioni moraleggianti a mò di pillole di saggezza necessarie e sufficienti per risolvere tutti i problemi del mondo attuale. Mah. :-|
Ridley forse dovrebbe sparare un po' più in basso.

Voto: 4.
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