martedì 14 novembre 2006

[ninja] The Ultimate Ninja


Non fosse bastato il golden ninja warrior, ora ci tocca pure scannarci per il black ninja.

Quest'anno il rosa va molto, tra i poliziotti sotto copertura; in alto a destra, Roger e la sua ascia d'alluminio.

Stuart Smith punta il suo dito più accusatore sul black ninja, fonte di potere e disgrazie.


Gran filmone, The Ultimate Ninja...
Roger sa bene che, più che servire in paradiso, è preferibile essere padroni all'inferno. Raduna dunque il suo fido evil bunch of ruffians (le definizioni non le decido io) e parte per la conquista del villaggio di Ronald, che proteggeva con benevolenza quattro capanne sperdute nella giungla.
Valeva proprio la pena di conquistare cotale immondenzaio a cui non manca proprio nulla: c'è la locanda dove servono brodaglia, c'è il vecchietto del paese, ci sono un paio di stupratori (d'ordinanza nei film di ninja), ci sono i figli del Ronald che tramano vendetta e lì vicino c'è pure la pozza d'acqua putrescente dove gli abitanti vanno a prendersi la malaria, le rare volte che restano senza...

Nel mentre, in un film del tutto disgiungo, Victor (quel Stuart Smith che di mestiere fa l'Evil Ninja Leader) ruba quel pezzo di plastilina che è il Black Ninja Warrior, dopo aver ucciso Il Maestro (as usual); lo stolto crede di avere tutto il potere ninja nelle proprie mani, non fosse per il fatto che Charles (magistralmente interpretato dall'eroico Bruce Baron) possiede il Golden Ninja Warrior e si mette sulle tracce del ladro.

Incollate insieme senza troppo impegno in fase di doppiaggio, le due trama proseguono bellamente ognuna per i fatti propri: Jimmy, uno dei tanti figli che Ronald aveva sparso per il mondo, si batterà con Roger assieme ad alcuni tizi che passavano per caso dal villaggio e che si riveleranno essere agenti governativi in borghese (o almeno così l'ho capita io), mentre Charles penserà a sistemare Victor.
Uno dei ninja movies con la maggior quantità di combattimenti: di eccelso livello (si fa per dire) quelli tra ninja, ma anche nel girato hong-kongese non si perde una occasione per menare le mani: ci si picchia per combattersi, per salutarsi, per pagare il conto al ristorante ed in generale per passare il tempo.

Bello bello bello, anche se - volendo cercare il pelo nell'uovo - viene dato davvero troppo poco spazio a Quel Bel Tipo Di Pierre Tremblay. :-)

Voto: 2 Trashometro® 10/10:
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