domenica 4 settembre 2011

[italtrash 2/3] Bad Inclination

Non ho controllato se Cattive Inclinazioni abbia ricevuto sovvenzioni statali, ma in cuor mio lo spero tanto: filmoni come quello di Piefrancesco Capanella proiettano l'Italia nell'olimpo del trash cinematografico.
Da dovunque siano venuti i finanziamenti, mi sento solo di dire: soldi ben spesi.

La soporifera vita dei disadattati abitanti di un palazzo signorile di Roma è sconvolta da un crimine tanto efferato quanto risibile: la porno-maestrina locale è stata brutalmente assassinata con una squadra da disegno 30/60 in alluminio!
in dotazione a ciascun Navy SEAL.


E se si trattasse di un incidente domestico?
Il tragico fatto diventa volano di tutte le seguenti azioni degli inquilini, divisi tra paura, compassione ed il bieco desiderio di trarne vantaggio (non cito la stupidità perché quella è trasversale a tutti).

Opera di dubbia arte (full-frontal a seguire)
Ancora più sconvolgente sarà la spinta emulativa: cogliendo la palla al balzo, il misterioso delitto diventerà lo spunto per una serie di omicidi seriali commessi con le stesse modalità, col sagace intento di sviare le indagini!
Indagini peraltro affidate alla quasi-miss-Italia-squalificata-perché-MILF Mirca Viola.
La quale ha qualche comprensibile difficoltà nel condurre l'investigazione, in larga parte dovute alle pettinature da cono gelato di Eva Robin's.
Non avevo detto che c'è pure Eva Robin's?!  Imperdonabile!
Ebbene: c'è Eva Robin's.  Ed il nostro sgomento è pari al suo.
In effetti è praticamente impossibile (i.e.: non ne ho voglia mezza) fare un elenco completo dei grandi attori complici di cotanto crimine.  Però è obbligatorio fare una eccezione per un cameo/cammello/carammello di Franco Nero, nel ruolo di se stesso (uno svitato che pontifica nel parcheggio del palazzo della questura).
Inascoltata fonte di saggezza.
Proprio volendo a tutti i costi parlare della trama di una simile meraviglia, abbiamo 'sta vecchia babbiona d'una artista che sfrutta il delitto per la propria notorietà e per liberarsi di sgradite presenze, Eva Robin's che mira a tornare in auge nel mondo del... - bé, nel suo mondo - un po' di gente che spettegola a cazzo, uno psicolabile che fa il misterioso nuovo inquilino ed altra gente buffa, come la giornalista l'essenza della cui professionalità si esprime nel togliersi gli occhiali nei momenti topici.

Bambini, non cercate di imitarla a casa: lei è una professionista.
Comunque, dicevamo: prendete tutti questi grandi personaggi, chiudeteli in uno sgabuzzino, gettate dentro un paio di granate al fosforo, recuperatene i resti e frullateli assieme ad un po' di verdurine fresche ed avrete la trama!  Sì, perché Cattive In(cul|clin)azioni è un immenso film corale, persino superiore alla somma delle sue parti!

Il sotto-reparto "pruderie e scabrosità" è nelle salde mani e tra le sode cosce di Elisabetta Cavallotti, che non disdegna né il nuovo masculo del palazzo né l'ambigua lingua del(la) Robin's.
Per il resto, poco da dire: un film talmente travolgente che non va raccontato: lo si può solo vivere in prima persona! (in effetti pensavo di porre fine alle mie sofferenze con una matita HB...)
Si sappia solo che, pur con un sapiente finale aperto ed ambiguo, tutta la cattiveria degli inquilini verrà punita - non meno degli spettatori - con una abnorme quantità di scomposta azione, e pure il conflittuale rapporto tra l'arte della recitazione ed Eva Robin's sfocerà in un duello all'ultimo sangue.




Vince lei.
Stupefacente in ogni suo dettaglio, rappresenta la pietra di paragone rispetto alla quale tutto il moderno trash italico deve misurarsi.  Ve lo dico io: questo è il film che Godfrey Ho avrebbe voluto dirigere se avesse frequentato cinecittà (ovvero: se sapesse trovare Roma su una cartina geografica).

Immagine emblematica del film.

Certo che anche questa non scherza. (oltre a rappresentare il vero mistero irrisolto del film: quale immonda creatura caga ciambelle perfettamente formate?)


Trashometro®: 10/10 D'ora in avanti guarderete i curvilinee con rinnovato sospetto.

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