C'era una volta un (relativamente) bel posto chiamato "
multisala".  Agli snob faceva cagare perché ha ucciso le micro-sale con le poltrone ed il personale che puzzavano di muffa e varechina, ma poi ci andavano lo stesso perché rispetto alle micro-sale lo schermo era 
davvero più grande di quello che hai in salotto, l'audio eccellente e non c'era il diarrotico stacco tra il primo e il secondo tempo. Tutte cose che ti facevano (quasi) passare in secondo piano il prezzo del biglietto da scomunica papale, i cerebrolesi ospiti fissi tra il pubblico ed i 20 minuti di pubblicità prima dell'inizio del film.
Ecco, scopro ora (dopo mesi di mancata frequentazione) che, almeno nelle multisale del circuito 
The Space (ex 
Medusa), una di queste cose non è più vera.
Giudizio tecnico: 
siete un branco di merdoni.
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| Suggerimento: la "pausa relax" non dovrebbe infastidire lo spettatore... | 
PS: ovviamente da vedere a cervello spento, ma alla fin fine 
Chernobyl Diaries è meno lercio di quanto fosse lecito aspettarsi.  Ah, e rincaro la dose dicendo che il 4.8 di IMDb per 
ATM è del tutto ingeneroso.
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