martedì 30 maggio 2006

tokyo riders

Non sono un gran fan del kung-fu-kaos, ma immagino che Tokyo Riders possa risultare gradevole agli amanti del genere che mischia arti marziali, azione, commedia ed un po' di romanticismo.

Ken non si presenta all'altare e la notevole (benché inetta) quasi-mogliettina Macy parte sulle sue tracce, affiancata da un sedicente arredatore che deve riscuotere un credito.
Per la prima metà è tutto un susseguirsi di occasioni più o meno sensate per menare le mani in maniera coreografica, aggiungendo battutine a go go. Nella seconda parte la trama si complica con l'entrata in scena di altri malavitosi e persino dei servizi segreti, tutti alla ricerca di Ken.

Non del tutta azzeccata e troppo ripetitiva la colonna sonora; come il genere richiede, tutto si risolve con improbabili scazzottate dal tono leggero.

Voto: 6.
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sabato 27 maggio 2006

cry_wolf

Wow! Le malvagie menti dei distributori italiani hanno dato fondo alla loro perversa fantasia e, in combutta con la gang dei doppiatori, hanno utilizzato avanzate tecniche chirurgiche per tramutare Cry_Wolf in Nickname: L'Enigmista.
Cambiare nome al cattivo e sostituire un paio di inquadrature di schermi di computer: tanto basta per sfruttare il traino dell'uscita di Saw II.

Il film in sé è un agghiacciante semi-horror semi-thriller adolescenziale con Jon Bon Jovi. Che altro chiedere all'industria cinematografica?
Una studentessa viene uccisa in un parco; alcuni ricchi studenti della sua scuola, dediti ad un gioco sovranamente imbecille ed incomprensibile in cui ci si accusa a vicenda (da quando sesso e droga sono out nei licei americani? :-)), colgono l'occasione per diffondere la falsa notizia di un serial killer che avrebbe preso di mira l'istituto.
Iniziato come uno scherzo, la temuta serie di omicidi sembra avverarsi, gettando nel panico gli studenti e nella noia gli spettatori.
Finalone col colpo di scena più prevedibile e meno credibile che mente umana ricordi.

Un po' Generazione perfetta, un po' The Hole, un po' Gossip, questo film difetta di quel briciolo di logica (e di capacità di mantenere la suspense) che lo avrebbero reso un thriller quasi decente, benché prevedibilissimo.
Trash adolescenziale: un genere sempreverde! :-)

Voto: 4. Trashometro® 5/10:
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venerdì 26 maggio 2006

primo contatto

Star Trek: Primo Contatto è uno dei migliori film della serie; certo, pur con tutto l'amore che ho per la saga di Star Trek, non posso proprio dire che sia un capolavoro del cinema, ma ha il merito di inserirsi molto bene nelle vicende di Star Trek: The Next Generation.

Ai Borg gli gira parecchio il cubo e decidono di attaccare la Terra; avvicinatisi al pianeta mandano una navetta indietro nel tempo, nel tentativo di impedire il primo contatto di Zefram Cochrane coi vulcaniani. L'Enterprise li insegue, per rimettere le cose a posto. Non mancheranno momenti per proseguire ed approfondire il rapporto non proprio amichevole di Jean-Luc Picard coi Borg, come già visto nella serie negli episodi The Best of Both Worlds parte 1 e parte 2 (eccezionali, forse il momento più alto di tutta la serie).

Voto: 7.5

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martedì 23 maggio 2006

GitS:SAC

Ho finito i 26 episodi della prima stagione (1st GiG) di Ghost In The Shell: Stand Alone Complex (l'intero cofanetto di 7 dvd è costato meno di 30 sterline, alla faccia dei 24.90 euro del singolo dvd dell'edizione italiana :-))

Superbo: non mi appassionavo tanto ad una serie dai tempi di Cowboy Bebop. Per la maggior parte si tratta di episodi autoconclusivi, in gran parte di genere poliziesco/spionaggio/azione; spesso le trame non sono niente di mai visto, ma sono sempre narrate incredibilmente bene. Non mancano comunque episodi più intricati, che tirano avanti la trama principale ed un buon numero di vere perle (The Movie Director's Dream, gli episodi sui Tachikoma e tutti quelli finali).

Breve sunto: in un futuro prossimo la quasi totalità degli esseri umani possiede impianti cerebrali che connettono tutti in una immensa rete; in uno scenario politico-militare interno ed estero molto complesso e fluido, la sezione 9 rappresenta una unità d'elite di prevenzione antiterroristica altamente specializzata nella gestione delle informazioni. Tra molte, la minaccia principale è rappresentata da uno sfuggente criminale identificato con il nome di Laughing Man, che sembra accanirsi contro alcune compagnie specializzate in nano-tecnologie. In un ambiente tanto complesso, le distinzioni tra giusto e sbagliato, buono e cattivo, vivo ed inanimato sembrano sfumare fino a confondersi.

Intrattiene, diverte (i Tachikoma Days!), lascia col cuore in gola e commuove (e riesce a farlo persino coi Tachikoma!)
Da non perdere.

Voto: 10 (i dvd dell'edizione anglosassone contengono un po' di extra - interviste con gli autori -, un ottimo sonoro ed una qualità video di norma discreta, anche se alcuni episodi presentano evidenti difetti di interlacciamento; voto tecnico: 8)

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domenica 21 maggio 2006

pensate ai bambini!

Che meraviglia i vecchi horror fatti con pochi soldi ed altrettante idee! :-)
La Casa Degli Zombi (The Child, del 1977) ha quelle belle trovate registiche, quelle qualità tecniche e quelle abilità recitative che vien da pensare sia stato prodotto da una compagnia itinerante di attori porno shakespeare-iani cecoslovacchi. Menzione di merito alla colonna sonora: il compositore pare stia pulendo con una mazza ferrata ed un lanciafiamme il pianoforte su cui ha appena vomitato.
Non è che sia brutto, è che devi abituartici (per prepararsi consiglio la visione del classico dei classici, La Corazzata Potemkin, montato al contrario ed usando l'intera discografia di Paola e Chiara come colonna sonora).

Una signorina si trasferisce in una vecchia casa di campagna, dove dovrà accudire una bambina traumatizzata dalla morte della madre pazza. Nei paraggi abbiamo: il babbo un po' rincoglionito, un bel giovinotto con una pettinatura così anni '70 da far ribrezzo, una vicina di casa che ha capito che c'è qualcosa che non va, un bosco infestato da mostri ululanti ed un cimitero sempre buono per delle scampagnate notturne.
La bambozza, cioccata come la mamma, ha come amici una gang di zombie che non si fa scrupolo di aizzare contro i propri nemici.
Dopo aver sterminato un po' di gente, tutto finisce per il meglio (ovvero: il film finisce :-))

Voto: 1 (potrei dire che si tratta di un film invecchiato male, ma la verità è che era una schifezza già 30 anni fa)
Trashometro® 3/10:
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sabato 20 maggio 2006

Ops, I did it again!

No, non parlo della nuova gravidanza di Briteney che spero, per lei e per tutti noi, duri meno dei 27 mesi della precedente.

Il fatto è che ho visto La Casa Del Diavolo (The Devil's Rejects) e posso quindi vantarmi con gli amici di aver visto l'intera filmografia da regista di Rob Zombie.

Il precedente (La Casa dei 1000 corpi) difettava un tantino in trama, tecnica registica ed in quasi tutti ciò che noi non-non-morti identifichiamo col cinema. A parte questo tutto ok.
In questo sequel lo zio Rob si mette d'impegno e cerca una trama più lineare, una gestione della regia meno delirante ed un approcio molto meno video-clippistico in generale. C'è perfino una eccellente scelta musicale e tanto tanto meta-cinema, tra citazioni ed omaggi vari (per certi aspetti siamo al limite del plagio di Non Aprite Quella Porta, ma Rob Zombie può permettersi questo ed altro :-))

I protagonisti sono sempre quelli: l'allegra e spensierata famiglia Firefly trascorre le sue giornate tra un omicidio ed una tortura fintanto la polizia non decide che è ora di fare piazza pulita ed assalta la casa; mamma-Firefly viene catturata, mentre il resto della famiglia si dà alla fuga.
Inizia quindi un doppio inseguimento: la polizia alla caccia dei fuggiaschi, ed i nostri eroi alla caccia di nuove vittime innocenti per soddisfare i propri insani appetiti. :-)

I malvagi sono veramente tali, e neanche i buoni scherzano. Un horror che punta sull'ultraviolenza e sul sadismo insensato e fine a se stesso; non c'è giustificazione, non c'è redenzione e non c'è nemmeno la sconfitta dei cattivi (o quanto meno: nessuno che viva la propria sorte come una sconfitta, anzi: tutti allegri in marcia verso la distruzione altrui e propria).

Da segnalare: quell'adorabile creaturina di Sheri Moon Zombie e l'inattesa comparsa del leggendario Danny Trejo.

Voto: 6.5 (al netto del fatto che è un film di Rob Zombie! ;-)

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martedì 16 maggio 2006

IMDbPY 2.5

Denaro! Donne! Potere! Perché mirare a queste cose, quando potete avere una nuova versione di IMDbPY?!?!

Nella versione 2.5: pieno supporto per gli episodi di serie TV; indipendenza dal server di database (più o meno); molti bug risolti. Forse.

domenica 14 maggio 2006

[ninja] ninja thunderbolt


Ninja Thunderbolt ha proprio una bella trama, che inizia informandoci che L'Impero Ninja® è supremo, grande e giusto. E fin qui tutto ok. Per motivi tutti suoi l'impero si dà al traffico di droga ed al furto di orripilanti cavalli di giada (mercato di nicchia, ma redditizio); il proprietario del suddetto cavallo, però, è un malavitoso - noto ai più con il nome di Presidente - che ha assoldato un ninja per (credo) simulare il furto e frodare la compagnia di assicurazione, la quale manda ad investigare la sua donna migliore, grande esperta di arti marziali che inizia a menare le mani senza motivo già nell'ufficio del Presidente.
Nel mentre l'inatteso Richard Harrison (che - colpo di scena! - qui si fa chiamare Richard e non come più spesso accade Gordon o Henry o Harry) arresta un po' di narcotrafficanti (tra i quali giurerei di aver visto Paulo) stordendoli con le sue camicione allucinanti.
Fatto ciò il buon Richard, utilizzando diapositive e abili salti di inquadrature, invia il proprio uomo ad Hong-Kong (ha un uomo in ogni porto, si sa) per investigare sul caso del cavallo rubato.
O almeno credo.
Sia come sia, il fortissimo Harry Wong si fa accoppare la moglie: ora è una questione personale!
Giù botte finché non finiscono i rulli del film originale e/o l'effetto degli allucinogeni sul nostro paladino del bel cinema, Godfrey Ho; ci vuol del genio e l'ausilio della chimica, per mischiare un pessimo poliziesco ad una storia che coinvolge l'impero ninja! ;-)
Scontro finale tra Richard e una giovane allieva plagiata dall'impero ninja - pazza! Non hai speranze! :-)

Momenti imperdibili: le scene porno-soft; gli inseguimenti tra auto identiche; i ninja sui pattini che inseguono Harry Wong nel suo sulky della polizia; Richard che scala l'Everest e grida "NINJA!"; il giovanissimo Jackie Chan coinvolto suo malgrado (era nel girato hong-kongese).
Lezione imparata: rubare un cavallo di giada porta rogna.

Voto: 2. Trashometro® 10/10:
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venerdì 12 maggio 2006

zio alan

Alan Moore torna per la milionesima volta a sproloquiare di quanto faccia ribrezzo il cinema tutto, ed in particolare i film tratti dalle sue opere. Opinione legittima ma che suona un poco singolare, se si considera che per sua stessa ammissione non vede film (né tratti da sui fumetti né altri, mi risulta).

Nel merito: From Hell non era un filmaccio orrendo, anche se è verissimo che il fumetto era un'altra cosa e che il 99% di quel che Alan voleva dire è andato perso (inclusi buoni pezzi di trama); The League of Extraordinary Gentlemen era mediocre anche se non tragico e, detto per inciso, non mi sognerei di chiamare il fumetto capolavoro sotto nessun aspetto: discreto e godibile sì, ma zio Alan non è certo l'unico sul pianeta in grado di scrivere cose al livello de la lega (ben distante da Watchmen, V for Vendetta e From Hell). Non ho visto V for Vendetta, ma non mi pare sia considerato un film di serie Z.

In generale: mi pare lapalissiano il ripetere ossessivamente che un film non potrà essere uguale al fumetto; e per fortuna, mi sento di aggiungere. Personalmente un film di Watchmen con la sceneggiatura (ottima a detta dello stesso Moore) di Hayter - se dato in mano ad un bravo regista e ad una produzione adeguata - lo vedrei più che volentieri. Non sarà come il fumetto??? Beh grazie per l'informazione, credo me ne sarei reso conto da solo prima della quarta di copertina...

Trovo in generale incomprensibile la necessità di assoluta fedeltà all'opera originale che alcuni cercano nelle trasposizioni cinematografiche: mi sembra il voler cercare di proposito qualcosa che per definizione si sa che non si troverà. Accettando la fedeltà all'originale come valore di qualità, quasi tutti i film di un certo signor Kubrick (per dirne uno tra mille) sarebbero delle merdate; inoltre non vedo perché limitarsi al cinema: 300 di Miller una sonora schifezza? Non direi proprio...

Se fossi davvero acido direi che lo zio assuma simili posizioni anche per ripicca, in seguito alle vicende legate ai diritti di sfruttamento delle proprie opere (e sì che in quanto seguace del divino Otelma avrebbe dovuto prevederle, queste cose... ;-))

/me attende Watchmen - il film.
/me attende "Lost Girls" - il fumetto.