mercoledì 1 agosto 2007

the right stuff

There was a demon that lived in the air. They said whoever challenged him would die.


Dopo l'ottimo Dalla Terra alla Luna che copriva l'intero programma spaziale fino al progetto Apollo e l'eccellente Apollo 13 sulla sfortunata terza missione lunare, mi sono sentito in dovere di rivedere il superbo The Right Stuff (pessimamente tradotto in Uomini Veri: molto meglio vederselo in lingua originale, anche per il gergo aeronautico).

Finita la seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti scoprono che la Russia non è più solo un alleato ma anche un pericoloso concorrente; le nuove frontiere sono il cielo e lo spazio: chi li controlla potrà assicurarsi la superiorità per i decenni a venire.
Da un lato la sfida è rappresentata dalla barriera del suono: mach 1 sembra essere una velocità insuperabile e già decine di piloti sono morti sperimentando nuovi velivoli sempre più veloci; un'impresa che rasenta la follia attrae un numero enorme di piloti collaudatori, veri e propri cowboy dell'aria quasi folli, incontrollabili ed intrattabili: saranno loro a spingersi oltre il limite.
Sarà poi il lancio dello sputnik a cambiare il mondo: la corsa allo spazio comincia, e gli Stati Uniti sono ancora fermi ai blocchi di partenza. Un imponente programma viene varato in tutta fretta mentre vengono selezionati i primi sette astronauti che viaggeranno sulle capsule mercury. Un viaggio costellato di insuccessi, tenuto in piedi da fondi quasi illimitati, dalla paura di una inaccettabile sconfitta e soprattutto da persone straordinarie completamente focalizzate su ciò che era giusto fare.

Le due ore e mezza di film seguono principalmente tre filoni narrativi: prima la vita dei piloti collaudatori, celebrando l'impresa di Chuck Yeager; in seguito verrà coperto l'intero programma mercury ed i primi sette astronauti americani; il tutto mantenendo sempre in primo piano i rapporti umani: la competitività tra gli uomini, i conflitti, il ruolo di mogli, tecnici, stampa e politici.
C'è il dramma, c'è la commedia e ci sono il meglio ed il peggio degli uomini; Philip Kaufman fa qui un lavoro eccezionale nel rappresentare le persone ed il contesto in cui si muovevano, sottolineandone le profonde motivazioni ed i contrasti (aiutato anche dall'ottimo materiale di partenza, l'omonimo libro di Tom Wolfe, e dall'avere lo stesso Chuck Yeager come consulente), mantenendo alto il ritmo e con una regia sempre impeccabile.
Ottime fotografia e musiche, perfetti gli effetti speciali.
Tutti gli attori sono a dir poco perfetti nei rispettivi ruoli; del resto basta guardare il cast: Scott Glenn, Sam Shepard (strane le coincidenze sui cognomi!), Ed Harris, Fred Ward, Dennis Quaid e pure Lance Henriksen e Jeff Goldblum.

Uno dei film che più incarna lo spirito americano nel miglior senso del termine: la frontiera, il coraggio, la sana competizione e la spinta a fare ciò che è giusto. Quattro meritati premi oscar, supera brillantemente la prova del tempo ed ancora oggi risulta un film che appassiona ed emoziona.

La qualità video del DVD è molto buona, così come l'audio; di buon livello anche i documentari e gli extra del secondo disco.
Non sarebbe male, per completare ed integrare la narrazione dell'epoca pionieristica dell'astronautica, una miniserie sul programma gemini, una serie sul programma sovietico ed un colossal sull'Apollo 11 (prima o poi...)

Voto: 9 (imperdibile, per gli appassionati di aviazione ed astronautica).
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