giovedì 10 aprile 2008

revenge of the drunken master. Molto drunken.


Sante budella di una vacca sacra! Ce n'era di quel po', di gente drunken, quando han fatto 'sto film! ;-)

Citando senza decoro Drunken Master con Jackie Chan, il sempre eccelso Godfrey Ho si dedica anima, corpo, e funzioni corporali assortite alla realizzazione di cotanto capolavoro del non-sense: Revenge of the Drunken Master!
Per farlo, si circonda di grandi professionisti, a partire dall'inguardabile (per tutta una serie di motivi) Johnny Chan che - nonostante il teaser del DVD - non farà mai altri film in vita sua. Grazie al cielo.

Allooora, vediamo di mettere ordine nel marasma: c'è questo tizio che di mestiere fa l'apprendista maestro drunken (sì, la tecnica dell'ubriaco - sempre una buona scusa per una sbronza).
Non pago di ciò, si dedica all'arte dell'agopuntura: con il suo bel pungiglione può far ridere anche i più disperati. Una sapienza da utilizzare con cautela: è infatti possibile far letteralmente morire dal ridere la gente, ed in effetti l'inetto apprendista rende SEMO un tizio di una qualche importanza. Credo.
Contro di lui un potente signore (amico e/o parente del neo-SEMO) ed un'orda di mercenari, che gli accoppano pure il maestro (as usual...)
Si mette dunque in cammino alla ricerca di un nuovo maestro, e pure io ne cercherei un altro: se quello vecchio si è fatto impallinare come un tordo un motivo ci sarà...

Nel suo peregrinare incontrerà uno dei tizi sulle sue tracce, che per svago si è dato allo stupro su una Bella Micicho Qualunque® la quale - "culture differenti" o plateale misoginia? - si innamora del proprio violentatore. Ossignur, sempre peggio...
Sospetto che scelga tal campione di rettitudine come proprio maestro (benché il Piano A dello spensierato stupratore pare ancora essere l'omicidio dell'apprendista drunken-master), o quanto meno alla fine i due combattono uniti il mega-cattivo sulla cui natura il mondo si interroga.

L'empio figuro combatte usando dei piatti da batterista che tornano indietro legati a dei foulard. Arma non proprio letale, oltretutto facilmente cavalcabile (eh già!) dai nostri eroi, che si rendono protagonisti di una delle scene più trash dell'universo conosciuto, quando il Signor Stupraminchia® infila il suo bel ditino unto nell'ombelico dell'altro, per un non meglio precisato scambio di energia: le facce che fanno, sono da antologia.

La Cina medievale era un luogo pittoresco assai, va detto.

Non chiedetemi altri dettagli: questo film delirante non l'ho visto, l'ho percepito. ;-)

Voto: 2. Ebbro. Solo per gente avvezza al genere (all'alcolismo, intendo! ;-)) Trashometro® 10/10:
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