lunedì 28 aprile 2008

secret ninja, roaring tiger


Si sa: sono dedito al perverso piacere della bruceploitation, ma con Secret Ninja, Roaring Tiger (anche "Dragon Claws" o "Ninja Fighters") si è davvero passato ogni limite! UTTERLY NONSENSE!

La trama - e tenete presente che si tratta di un film "singolo", non di un mix tra più pellicole - non ha né capo né coda, quindi accontentatevi di questo riassunto: nella spensierata Cina medievale c'è questo riccone che mette all'asta quel discreto cesso di sua figlia al vincitore di un torneo di arti marziali che si svolge in un bar/catapecchia. Tra i contendenti svetta Dragon Lee (quello c'era...)
Il guaio è che, al solito, la Bella Micicho® viene rapita dal Cattivo di Turno® (niente meno che Jang Lee Hwang) che poi forse non avrebbe neanche tuàtti i torti: la Bella Micicho non è figlia di quello che credeva il proprio babbino, che l'aveva separata dalla sua sorella da piccola (oh, avrà avuto i suoi ottimi motivi per farlo); nonostante questa shockante rivelazione lei vuol tornare dal babbione che la voleva svendere. Scelte di vita, suppongo.

Dragon Lee si mette allora in cammino senza alcuna meta precisa (ok, ok: il solito castello del malvagio, che all'inizio pareva girato l'angolo); lungo la strada incontra quel bel caschetto di Jack Lam - che sicuramente aveva i suoi scopi in questa vicenda, ma al momento mi sfuggono - e la succitata sorella della rapita, che non credo sapesse nulla e per motivi tutti suoi si finge uomo.

Nel mentre nel castello accadono alcuni fatti che non possono che lasciar perplessi: un allievo viene scoperto dal Grande Capo® con un giornaletto porno-medievale nascosto sotto il vestito.
Come ovvio ed inevitabile, il giornaletto porno prende fuoco nelle parti intime una volta in mano al capo, che condanna quindi l'allievo a pane ed acqua per un mese. WHAT THE FUCKING FUCKED FUCK?!?! ;-)
Per fortuna l'arrivo della ghenga di amici dà ai malvagi uno scopo: mulinare braccine e gambette in insensate coreografie. In un apice di fan-service, vengono anche mostrate un po' di tette che sembrano far perdere i poteri magici ad uno dei cattivi che, agitando al vento le sue ditina, è in grado di schiaffeggiare e/o solleticare l'avversario a distanza.
Ad un certo punto, il film finisce. Mai troppo presto, comunque.

Viene spacciato come diretto da Shi-hyeon Kim, ma - posto che non sia il suo milionesimo alias - la pesante manona di Godfrey Ho si nota parecchio (e nel dvd inglese viene accreditato come regista).
Si segnala in particolare per l'atroce dolore suscitato dalle lente e strazianti scene di lotta, tra le peggiori mai concepite da mente umana.
A meno che non siate davvero abituati al genere, ebbri e/o masochisti all'ultimo stadio ve lo sconsiglio, se non sotto stretta supervisione medica. :-)

Voto: 1 Trashometro® 10/10: ma che sofferenza!
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