Gavin Wilding ha il potenziale per entrare nell'olimpo dei registi trash; peccato che lavori così poco.
Ad ogni modo, fa bene a privilegiare la qualità alla quantità...
Vidi al cinema La Casa Di Cristina e ne rimasi folgorato: mai sentito il pubblico in sala ridere tanto; memorabile la figura del poliziotto che non fa un accidente e si becca tutto il merito.
Viste le premesse, non potevo lasciarmi sfuggire il suo ultimo horror adolescenzial-paranormal-mammachemal-metacinematografico, The Wisher.
Nella trama (?) l'horror del momento è - come ovvio - The Wisher, un patetico splatter (ah! ah! ci prendiamo anche in giro...) in cui i protagonisti sono alle prese col Signor Wisher, che ha la simpatica abitudine si esaudire i desideri commettendo malvagità.
Va da sè che la nostra protagonista si ritrova in una situazione analoga, e la gente attorno a lei resta vittima di atroci incidenti (belle le auto alimentate a nitroglicerina e idrogeno che esplodono quando graffi lo specchietto... dove si comprano? )
A commettere i delitti questo buffo figuro, uscito - pare - dal film horror, strano misto tra i KISS e Renato Zero, con degli artigli fatti di cocci di vetro (very original).
Per sua fortuna la nostra pulzella avrà al suo fianco uno stuolo di amiche fighe (tutte studentesse liceali tra i 25 ed i 30 anni, come vuole l'uso locale) ed un saggio psico-medico-hippie che non combinerà assolutamente nulla ma che si vede era parente del regista.
E visto che oggi è giorno di saldi, nello stesso film vediamo frullati assieme anche problemi di socializzazione e messaggi subliminali.
Mooolto bello.
Voto: 3 (8 sul trashometro).
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