lunedì 5 marzo 2007

che calor!


È grande, è fosforescente e va iniettata. Farà bene?

L'incauto tecnico combatte l'alitosi con un saldatore.

Ecco cosa succede se a Rimini risparmi sull'ombrellone.

Tobe Hooper, specie da metà degli anni '80 in avanti, ha un posto speciale nel cuore di tutti gli affezionati del trash; non potevo quindi farmi mancare il prodigioso Spontaneous Combustion del 1990, col un veterano dei B-movies (e non solo) Brad Dourif!

Negli anni '50 l'esercito sta sperimentando le prime bombe H; con esse si testano dei (presunti) vaccini contro le radiazioni. Nel corso di un test, due coniugi vengono chiusi per una settimana in un bunker sotto il sito di un test nucleare; quando la bomba esplode sarà la loro sopravvivenza a testimoniare se il vaccino somministrato funziona (altrimenti sarà la loro ragguardevole stupidità, a venir acclarata).
Tutto va per il meglio non fosse per il fatto che, lasciati soli e senza un mazzo di carte, la gentil signorina se ne esce un po' incinta.
Anche il bambino nascerà sano, ma quale sorte tragica attende i genitori: di punto in bianco prendono fuoco!
Per la precisione si tratta di un fuoco che brucia i corpi dall'interno e scioglie la plastica lasciando però intatto tutto il resto, vestiti compresi - veniamo informati dalla siensiato di turno! Non che ci fosse bisogno di una simile spiegazione: lo si evinceva chiaramente dal fatto che infilando una penna a sfera nel cranio arso di una delle vittime, vi si scopre all'interno un teschio più piccolo intatto (Ehu? What the fuck?)
Il bimbo resta dunque orfano; nella sua crescita viene costantemente controllato dall'esercito, fino al momento in cui i suoi terribili poteri si manifestano: prende fuoco pure lui e si fa un male boia!
È chiaro che un simile immenso potere (?) deve essere controllato o quanto meno fermato!

A latere un mezzo delirio inconcludente su una centrale nucleare, una storia d'amore fasulla ed una insana preferenza per telefoni con dei neon all'interno.
Brutto e parecchio noioso, questo filmaccio si segnala per la pessima regia, la sceneggiatura traballante, interpretazioni fetenti ed effetti speciali di infima lega. Insomma: mi è piaciuto! ;-)
La visione va comunque consigliata solo agli stomaci forti abituati al "trash brutto" e/o agli aspiranti bonzi.

Voto: 2. Trashometro® 5/10:
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