sabato 31 marzo 2007

stay away!

E piantiamo pure un altro chiodino nella cassa dei film tratti da videogiochi, che tanto ormai...
Questa volta però lo facciamo in maniera diversa: invece che comprare i diritti di una qualche serie da violentare sul grande schermo, Stay Alive si ispira in maniera generica ai survival horror tanto di moda negli ultimi anni.

Dei tizi ereditano da un loro amico morto in circostanze misteriose un videogioco indipendente; appena installato sulle loro belle postazioni alienware si accorgono che non si tratta di un semplice videogioco: è in realtà un videogioco brutto (ed il pomparlo a 3200x2400 non sopperisce alle altre carenze tecniche)!
Ma non è questo il punto: il punto è che il gioco narra la strana storia di questa contessa assassina del 17esimo secolo di cui francamente non ce ne potrebbe fregar di meno, non fosse per il fatto che evidentemente la vegliarda si è reinventata programmatrice, dato che chi muore nel videogioco dopo poco segue le orme del suo avatar...
I giovani dovranno quindi combattere per la loro vita, nel mondo reale e in quello virtuale!
Lo spettatore, nel frattempo, vorrebbe essersi tirato dietro un DS o una PSP.

Catastrofico da qualunque parte lo si guardi, nel marasma generale spiccano alcune tra le più esagerate interpretazioni mai portate da attore sullo schermo e, pare, la collaborazione di uno dei game designer peggiori dell'industria videoludica.
Se il gradino più alto è tuttora occupato dal purulento Alone in the Dark, questo si piazza di prepotenza tra i primi 3 film più atroci che siano stati tratti da videogiochi.

Quello che fa veramente accapponare la pelle, è il pensiero che il regista William Brent Bell possa unirsi a Paul W.S. Anderson e ad Uwe Boll al fine di dirigere il Film Tratto Da Videogioco Definitivo® ;-)

Voto: 1. Trashometro® 5/10: (ne uscirete come Pac-Man: gialli, inseguiti da fantasmi e bisognosi di pillole)
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