martedì 15 maggio 2007

[rivisto] Equilibrium

L'equilibrio di Equilibrium deve essere piuttosto instabile, se invariabilmente chi lo ha visto si divide tra chi lo ama alla follia e chi lo odia.

Personalmente l'ho apprezzato molto, ma riconosco che abbia molti elementi che possono risultare sgradevoli a chi è abituato a modi diversi di "fare cinema".
Il film è oggettivamente un mega-frullato di temi già sviscerati in libri e pellicole precedenti, a partire da Fahrenheit 451 e THX 1138; eppure, nonostante il fatto che la storia narrata non sia certo qualcosa di mai visto, la trama resta comunque buona e molto ben caratterizzata e sviluppata.
Il film risulta sempre molto focalizzato sul messaggio che vuole veicolare, senza intrecci laterali o sotto-trame, e questo non è un male in un film che voglia essere anche un action-movie.

L'ambientazione subisce più o meno lo stesso trattamento della trama: niente di nuovo, se vogliamo, ma tutto è estremamente chiaro e c'è grande attenzione ai dettagli.

Dove eccelle, a mio parere, è nel fattore tamarro: John Preston (e anche alcuni altri protagonisti) sono maragli da morire. Sì, proprio truzzissimi. Cioè, zarri un casino. E pure parecchio sboroni! ;-)
Vestiti, dialoghi, atteggiamenti ed azioni: tutto contribuisce a renderli cool fuori di misura.
Grande ciliegina sulla torta è poi il Gun Kata, l'arte marziale nata dalla fantasia del regista e sceneggiatore Kurt Wimmer: studiando migliaia di conflitti a fuoco, si sono determinate delle regole grazie alle quali il combattente possa muoversi e posizionarsi nelle zone che statisticamente siano le meno esposte ai proiettili avversari, ed al tempo stesso siano le migliori da cui colpire. Miscelare il tutto con un po' di abilità marziali, qualche spadata e tanto close-quarters combat ed avrete qualcosa che vi farà sorridere. :-) E niente cavi, che al giorno d'oggi non è poco.

La trama: solito futuro distopico post terza guerra mondiale, dove nella città-Stato di Libria il governo impone la soppressione delle emozioni quale unico mezzo per evitare future guerre (ma anche e soprattutto per mantenere il controllo della popolazione); questo si attua in due modi: da una parte tutti sono obbligati ad assumere giornalmente una dose di un farmaco, dall'altra ogni oggetto d'arte viene sistematicamente rintracciato e distrutto.
Per chi sgarra, ci sono le forze del Grammaton, addestrate per combattere la resistenza; uno dei suoi membri di punta, non si fa scrupolo di sopprimere prima la moglie (madre dei suoi due figli) e poi il suo collega, per aver eluso le regole. La casuale impossibilità di assumere la sua dose giornaliera di farmaco lo spingerà però ad allontanarsi progressivamente dal suo ideale di ordine senza emozioni, fino ad unirsi alla resistenza.

Nota di merito a Christian Bale, bravo e agile (molto più che in Batman Begins).

Voto: 9. indice di tamarraggine: 11. (da vedere e valutare coi propri occhi, perché pare che i giudizi altrui non siano applicabili, ad un film simile)
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