A ben guardare, tecnicamente, quelle di Autopsy sono più che altro vivisezioni... e comunque le uniche vittime sono il cinema e l'incauto spettatore.
Gruppetto di (ri)tardo-adolescenti sperano di poter trascorrere alcuni giorni all'insegna di alcool, amore libero e bagordi assortiti; in mezzo al nulla causano un incidente stradale e, grazie al cielo, vengono prontamente puniti per i loro misfatti (ok, non si può dire che si voglia traumatizzare il pubblico con un eccesso di novità, ma questo passava il convento...)
Immediatamente soccorsi dall'ambulanza più pazza del mondo, si ritrovano in un ospedale fasullo dove lo scienziato pazzo della mutua Robert Patrick conduce i suoi esperimenti che mirano a salvare la vita alla moglie moribonda.
Come sventrare gente, estrarne gli organi, appenderli al soffitto, introdurvi tubi a casaccio, collegare codesti tubi ad una macchina e da questa alla morente signora possa salvare la vita non mi è chiarissimo, ma in fondo il dottore è Robert Patrick e non mi sento certo di contraddirlo.
In fondo chi non affiderebbe i propri organi interni a Robert Patrick?
Film povero come pochi, spinge molto sulle situazioni grottesche (non volontariamente, magari) e sul gore più bieco. Si segnalano un po' di amputazioni, aperture di scatole craniche, svuotamenti della cavità toracica e... ok, poco altro.
Scemo scemo e ancora scemo, tutto sommato fa il suo dovere, se cercate un trashetto recente da vedere a cervello spento.
Voto: 2. Ho già detto che c'`è Robert Patrick?
Trashometro® 6/10:
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