Ammetto di essere ancora piuttosto traumatizzato dalla visione di
Star Wars Holiday Special...
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anche l'ammiraglio Ackbar concorda. |
Dopo un classico internazionale di tal calibro, sembrava giusto tornare al trash contemporaneo di casa nostra.
Ad essere onesti, uno si sente quasi in colpa a lanciare feci in direzione di un prodotto semi-amatoriale-con-velleità-artistiche come
Hypnosis: in fondo è fatto da gente che ci crede e che deve pur portare a casa la pagnotta in qualche modo (e che inoltre prima o poi potrebbe venire a scoprire dove abiti... ;-)
Tanto per cominciare, la trama
c'è: un tontolone che si veste solo con la divisa del multisala dove lavora ha delle crisi neurologiche che prontamente una sua graziosa amichetta pensa di sfruttare per sondare i misteri della ment...
blah blah blah.
Assieme al babbo ed all'amante
very internescional lo sottopone dunque ad alcune sedute di
pinotismo.
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Da sinistra a destra: uno che si domanda perché mai non si è fatto impiantare dei cingoli; il tontolone; l'elemento decorativo; l'amante very internescional. |
La spaventevolissima verità affiorerà poco a poco, e spingerà il nostro allegro gruppetto di amici ad indagare sul passato del tontolone: pare infatti che durante la sua infanzia, in quella ridente cittadina che è
Crespi d'Adda (un posto che mi riprometto di visitare
dopo che sarò morto), lugubri avvenimenti abbiano traumatizzato il nostro eroe.
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Uffa... la mia nonna si limitava a fare i tortellini. |
Ah, stolti indagatori dell'incubo fai-da-te! Non sanno in che guaio si sono andati a cacciare; da lì in avanti infatti le visioni si materializzeranno...
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Non so voi, ma io mi sto cacando sotto. |
...e non ci si farà mancare neppure la possessione d'ordinanza!
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"sapevo di aver fatto bene a non mettermi la gonna, quel giorno" |
Il tutto sotto l'occhio attento della videocamera, che ovviamente verrà manovrata da perfetti mentecatti al sol fine di mostrare solo vaghi fotogrammi inquietanti (wow, very original).
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Reazione dello spettatore medio (l'una o l'altra, a scelta). |
Per il resto, solito trash italico d'ordinanza fatto con pochi mezzi; non ha molte speranze di diventare un classico e forse neppure di farsi notare in mezzo al recente marasma di spazzatura simil-horror che viene di recente (inspiegabilmente) prodotto in Italia, ma se siete in vena di completare la vostra collezione di robazza a chilometri zero, ve lo consiglio. :-)
Voto: vabbè, dai, un
1 di cortesia. :-)
Trashometro®: 6/10
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