Strano periodo, per la fantascienza. Da un lato la letteratura fantascientifica sta attraversando uno dei suoi momenti di maggior crisi, e chiunque frequenti le librerie lo avrà notato: oramai si trovano solo poche ristampe dei soliti noti, con pochissimo materiale nuovo e nessun filone emergente (niente a che spartire con il fantasy, in tutte le sue declinazioni, che ha conquistato spazi sempre più ampi sugli scaffali - in questo seguito a ruota dai fumetti).
Dall'altro, gli ultimi anni hanno visto una vera e propria esplosione della fantascienza "da vedere", e se al cinema non sono mancati alcuni decorosi prodotti (in mezzo, però, a tanta mediocrità), è nelle serie televisive che il genere ha conosciuto il suo maggior successo.
Un successo magari non sempre di pubblico od economico (ma i costi di produzione sono spesso significativi, ed il rischio sovraesposizione è sempre dietro l'angolo, quando c'è tanto materiale), ma che ha visto sbocciare prodotti di ottima qualità e molto vari: dal proseguimento/spin-off di classiche serie spaziali, alla serie animate (post-cyber-punk e non), alle contaminazioni fantasy del genere supereroistico.
Sul tema "fantascienza: tra libri e tv" potrei fare un discorso serio, lungo ed articolato... ma figuriamoci!
Tutto questo in realtà, per introdurre il fatto che - dopo La Miniserie - mi sono visto la prima stagione di Battlestar Galactica.
Proseguendo con gli eventi, i neppure 50.000 esseri umani sopravvissuti si metto alla ricerca di un luogo sicuro, sempre braccati dalle orde di robot assassini e con una nuova drammatica consapevolezza: i Cylons possono avere forme organiche ed essere (quasi) indistinguibili dagli umani.
La trama di questa prima stagione è di sicuro molto buona, ed apprezzo moltissimo come viene sviluppata, con il costante approfondimento dei rapporti tra i personaggi e delle difficoltà di una società civile che cerca di ritrovare una propria identità, dopo lo sterminio di miliardi di persone.
Insomma: troppe volte abbiamo assistito a serie televisive che si trasformavano in telenovelas tra le stelle, o che si incagliavano nell'affannosa ricerca del nemico sempre più forte (e sempre sconfitto, ma mai definitivamente) o - moda recente - del perpetuo colpo di scena, con 6 o 7 stravolgimenti di prospettiva a stagione.
Non che questi elementi manchino, in BSG, ma sono sapientemente dosati tra loro senza eccedere e non distolgono mai dal quadro complessivo (lo sterminio, la fuga, la rabbia, la paura e la speranza), col quale anzi si integrano alla perfezione.
Come detto, i personaggi sono mediamente ottimi (oddio: Gaius Baltar lo devo ancora inquadrare e mi sembra un po' eccessivo/macchiettistico sotto troppi aspetti) ed eccellenti le loro interazioni; i temi sono spesso coraggiosi e trattati in maniera tutt'altro che banale (magistrali la tortura del Cylon e lo scontro tra politici e militari).
Pur non venendo ancora svelato quasi nulla, si ha poi la costante sensazione che i Cylon abbiano effettivamente un piano più ampio e complesso, del semplice sterminio (certo, la sopravvivenza di entrambe le parti è - prosaicamente - necessaria per il proseguimento della serie, ma viene gestita molto bene e lasciando intendere profonde implicazioni).
A livello di regia, dopo un po' ci si abitua allo stile (telecamera spesso a mano, ma gestita con maestria) e si impara ad apprezzarla molto per la "sporca pulizia" e l'espressività.
Ulteriori punti di merito a quasi tutti i protagonisti principali, che fanno un eccellente lavoro.
La trama è poi impreziosita da dialoghi di ottimo livello (mai banali) e da una cura maniacale per i dettagli, che rendono completo e credibile lo sfondo di questo mondo futuristico/alternativo (ma chissà poi quanto alternativo e futuristico: le religioni greco-classiche, ad esempio, danno molto da pensare...)
Se proprio vogliamo trovare un difetto, si potrebbe dire che alla fin fine seguiamo le vicende di poco più di una dozzina di personaggi davvero importanti e coinvolti in tutte le circostante. Naturalmente non sono poi pochissimi e mi sarei lamentato sia se fossero stati di meno (sfociando in un ulteriore eccesso di protagonismo) che se fossero stati molti di più (finendo col limitare l'approfondimento), e quindi va bene così...
Ora devo solo trovare il modo di impedirmi di divorare le altre due stagioni e Razor, che ho già in casa. Sarà comunque molto dura, visto che il cliffhanger con cui si chiude la prima non mi farà dormire la notte.
Voto: 10- (al momento il "meno" è per Gaius e la moglie di Saul). Ottimo.
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