martedì 25 novembre 2008

Prime Evil

Se non avete più unghie da strapparvi con le pinze e non sapete più come farvi del male, vi consiglio Prime Evil (Nel Nome del Maligno), della (quasi) leggendaria Roberta Findlay.

Una malevola setta di monaci tifosi di Satana (e/o della Fiorentina) si guadagna l'immortalità sacrificando un parente (preferibilmente vergine, ma anche sagittario pare andar bene) ogni 13 anni.
Così facendo riescono a restarsene in giro fin dal tredicesimo secolo, ripetendo ogni tre-per-due che il demonio è tosto un casino e che la Chiesa ha i giorni contati (immagino che una volta raggiunta l'immortalità, uno impari a non aver fretta...)

Uno di questi satan-arrivisti, che punta a conquistare il potere all'interno dell'organizzazione, decide di sacrificare la propria nipote, nota per andarsene in giro con un intero allevamento di visoni/volpi/cani/gatti come pelliccia e per non averla mai neanche fatta annusare in fotografia al suo moroso.

Negli 83 minuti più lunghi della vostra vita, potrete anche assistere a suore infiltrate nella setta, a poliziotti scettici che se ne vanno in giro con pistole lunghe-lunghe per compensare inconfessabili carenze e molto altro.

Oltremodo doloroso, oltre all'idiozia della trama ed i dialoghi patetici, questo filmone presenta un paio delle scene di lotta peggiori di ogni tempo: tizi lenti come tartarughine che sollevano i piedini di neanche mezzo metro e neppure si sfiorano.
Per il sempre presente comparto fan-service, giusto una manciata di tette (alcune finte); svettano invece gli effetti speciali, con il satanasso di cartapesta che si fa accoltellare come un tordo nel bel mezzo dell'orgietta rituale (una cosa più simbolica che altro, a dire il vero). Ed il bene trionfa ancora una volta... ;-)

Voto: 1 Trashometro® 5/10: (dolooore e devastazione!)
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