domenica 24 ottobre 2010

Cannibal Ferox

Ultimo lavoro cannibalesco di Lenzi, si punta - tanto per cambiare - sul gore più bieco nella speranza di suscitare abbastanza shock ed ottenere qualche titolo sui giornali (all'epoca mica potevi sperare nel viral marketing su Internet...)

Tre casi umani si recano senza alcuna cognizione di causa in Amazzonia per smentire le tesi sul cannibalismo (dopo la verità su Babbo Natale, ecco un altro duro colpo alle mie fantasie di fanciullo...)
Intrecceranno la loro sorte con uno spacciatore di droga e ladro di smeraldi fai-da-te ed il suo complice, in fuga proprio da una tribù di cannibali che se li vuole fare in salmì - per più che eccellenti motivi, se vogliamo.

Noia e stupidità aberrante, il film si ricorda - oltre che per le performance attoriali da scomunica papale - per alcuni momenti abbastanza disgustosi.
Calotta cranica di un tale scoperchiata e tizia appesa per le tette a parte, il culmine viene raggiunto con l'evirazione del cattivone e conseguente ingoio da parte dell'ingordo cannibale.
Sembra far male...

Non va poi dimenticata la profusione di animali ammazzati per girare alcune scene piuttosto gratuite di ferocia della giungla. Naturalmente la teoria qui è che se poi te lo mangi e/o ci copuli, puoi ammazzare un po' quel che ti pare...

Un cultore del trash che si rispetti deve avere un minimo di preparazione anche sul genere cannibale; da qui a dire che senta il bisogno di vedere altro, ce ne passa. :-)

Voto: 2. Trashometro: 7
tags: cannibalismo, manca un po' di sale, tortura, sesso, droga, smeraldi, sevizie, stupro,omicidio, fuga, jeep, Amazzonia, evirazione, tribù, Lenzi, horror, trash

martedì 19 ottobre 2010

The Town

Dannato Beh Affleck, di cui avevo già apprezzato molto Gone Baby Gone.
Sottolineare le sue scarse capacità attoriali è un po' sport nazionale del pianeta Terra, anche se personalmente non lo trovo neppure così catastrofico: ha due espressioni, ok, ma c'è anche di peggio (specie tra le nuovissime leve). Tutto ciò però ha ben poca importanza, perché quando passa dall'altro lato della macchina da presa, continua a dimostrarsi una delle persone cinematograficamente più intelligenti al momento in circolazione.

The Town narra la storia di una banda di rapinatori di banche che opera in un quartiere di Boston. Durante un colpo viene sequestrata la direttrice di una filiale; temendo di poter essere identificati la osserveranno anche dopo la rapina, ma questo non farà che intrecciare le loro vite con la sua, oltre che far nascere conflitti interni alla banda.
Un ultimo furto - che dovrebbe sistemare tutto - poterà all'inevitabile conclusione.

Dannato Ben Affleck, dicevo: come sceneggiatore è davvero bravo (qui si basa su un libro, ma partecipa all'adattamento) e sembra conoscere alla perfezione i tempi cinematografici.
Regia asciutta, quasi impeccabile sia sulle scene d'azione che nelle parti drammatiche; c'è poco da dire: ci sono film che vanno fatti in un certo modo, e The Town è un esempio quasi perfetto di thriller drammatico.

Ben è giovane e fa ancora ampiamente in tempo a mandare tutto in mona, ma se continua di questo passo... (io non ho detto "Clint Eastwood", perché è sicuramente prematuro fare simili paragoni, ma credo che le potenzialità le abbia).

Voto: 9.

giovedì 7 ottobre 2010

Honda Anomala

Post rapido, giusto per non essere dato per deceduto (mi si nota di
più se ci sono o se non ci sono?), e minimalista - che sto cambiando
tutto il mio arsenale hardware.

Dogora il Mostro della Grande Palude è un prodotto piuttosto
anomalo nella produzione di zio Honda;: intanto uno dei
protagonisti è un occidentale, poi ci sono sì i soliti mille-mila
modellini che sono il vero fiore all'occhiello delle forze di
autodifesa giapponesi, ma qui non vengono mandati a morire contro
l'usuale pirla in un costume di gommapiuma.
Già, perché il nemico questa volta è un informe effetto speciale
venuto dallo spazio, ghiotto di carbonio e che si mette quindi a
spazzolare miniere, camion, strutture in acciaio e pure diamanti. Ciò
lo porta in rotta di collisione con un sagacissimo ladro di pietre
preziose (l'occidentale) ed un po' di altri fessi mal assortiti.
Com'è, come non è, si giungerà alla degna conclusione anche grazie ai
preziosi consigli dell'uomo più intelligente del Giappone (e di
conseguenza del mondo ;-)

Nato con l'idea (naufragata) di iniziare una serie sul personaggio
dello scanzonato ladro di diamanti, il film si segnala anche per la
presenza di una signorina che diventerà una delle prime bond-girl
asiatiche della storia di 007.
Per il resto, niente di nuovo sotto il sole di Honda: si guarda, ma
non solletica troppo il gusto trash dello spettatore in cerca di
emozioni forti. :-)