sabato 13 gennaio 2007

brain-dead or alive

La serie di videogiochi iniziata nel lontano 1997 con Dead or Alive (1997) (VG), che ha visto numerosi seguiti e pure un beach volley coi suoi protagonisti, è universamente nota e stimata per due fondamentali motivi: è piena di figa ed ha una trama paragonabile a quella di Tetris.
Credo sia chiaro a chiunque che il primo punto è esclusivamente il sottoprodotto di faticosissimi studi volti ad implementare un motore fisico realistico, comprensi sballonzolamenti vari. ;-)
Il secondo punto invece credo dipenda dal fatto che la trama di un picchiaduro medio si riassume in "ahhh... tu, mariuolo bastardo! Hai assassinato il mio (maestro|amico|padre|amante|sacerdote|fratello|compagno di sbronze), che in realtà era un illustrissimo esponente della scuola {arte marziale inesistente a piacere}! Benché io sia un gondoliere veneziano che combatte con un remo mentre ciacolo in dialetto e tu un 800enne cinesino coi baffi lunghi un metro che maneggia uno spadone da 150kg, sappi che quando ci incontreremo al {mega-torneo che si svolge ogni 10000 anni e che casualmente inizia domani e fa partecipare chiunque abbia voglia di menarsi a mani nude, con armi bianche o lancia-granate che sia} TE LA FARÒ PAGAREEE!

Ora... date simili premesse non è che le speranze nel film di DOA: Dead or Alive (2006) fossero chissà che, ma era giusto dargli una chance: un po' perché se ne ha voglia Corey Yuen è uno che le scene di lotta le sa girare, un po' per completezza (avendo già visto pressoché ogni film tratto da videogiochi) ed un po' per gli sballonzolamenti, diciamolo.
Questi ultimi non mancano: signorine mediamente più che discrete (sicuramente "piatte" per gli standard del videogame, ma credo si sia preferito non sfidare le leggi della fisica...); tutto il resto sì.
La trama deve essere caduta in un buco nero: c'è il solito torneo e la gente si mena mentre si scopre chi sono i buoni ed i cattivi, punto e basta; quel che delude di più è il fatto che anche le scene d'azione sono quasi tutte girate molto male, senza fantasia e con un uso sterile di trucchi tecnici, movimenti di telecamere e computer grafica. :-|
Tra i produttori il film annovera lo stimatissimo Paul W.S. Anderson, che tanto amore (non corrisposto) ha dato ai videogiocatori cinefili di tutto il mondo.

Ho già detto degli sballonzolamenti? ;-)
Ah, e c'è pure la partita di beach volley! Mai più senza...

Voto: 2. Trashometro® 3/10:
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