sabato 30 giugno 2007

transformers

Transformers è un film di Michael Bay. Deal with it.
Sul serio: mi sfugge perché sia stato tanto osannato un film con dei difetti ben più grandi dei robottoni del titolo.

Gli autobots ed i decepticons, due fazioni di vita robotica provenienti da un lontano pianeta ora in rovina, si ritrovano sulla Terra per darsi battaglia alla ricerca del cubo del potere.
I primi sono rispettosi della vita umana, i secondi un po' meno; coinvolti in questo scontro finiranno sia l'esercito degli Stati Uniti sia due teenager che per quanto ce ne frega potrebbero andare a darsi reciproco piacere sessuale con dei brown minipimer decepticons...
Nota per i decepticons: bravi pirla! Distruggete pure l'umanità, ma poi chi vi compra i giocattolini?!?! ;-)

Non pretendo iper-realismo o un eccesso di verosimiglianza, ma neanche che ogni 30 secondi netti una qualche cazzata clamorosa mi rovini tutta la sospensione dell'incredulità che mi sforzo di avere: i robottoni fanno una cagnara della madonna e nessuno li vede o li sente, la tecnologia viene gestita come magia nera (il "suono" che viola le reti informatiche, gli hacker che lo decifrano in 5 minuti guardandone lo spettro e via a manetta), i politici che vanno dall'inetto all'incredibilmente spanizzo, le comunicazioni istantanee e l'organizzazione efficiente ben oltre i limiti del credibile. Potrei continuare per ore.
Non gli faccio una gran colpa d'aver accuratamente evitato la morte sullo schermo: se non vuoi un VM14 ormai devi adeguarti, ma sarebbe forse anche ora di tirar fuori le palle...

Due ore e 24 minuti sono oggettivamente troppo: la parte di commediola adolescenziale è inutile e poteva essere ridotta a 5 minuti (o zero, che si stava bene uguale) ed in generale si potevano benissimo evitare l'overacting, i personaggi tagliati con l'accetta e le battutine idiote a sdrammatizzare tutte le situazioni pseudo-tese: siamo invasi da robottoni che intendono devastare il pianeta, diamine, mica da teneri gattini spaziali che vogliono giocare coi gomitoli di spago; un po' di dignità, maledizione!

Fondamentalmente, film del genere hanno rotto le palle: prendere un tema drammatico-apocalittico per poi seguire le minute vicende di uno o due pirla qualunque, devastando poi tutto il pathos con un tono da avanspettacolo ha veramente reso. Basta. Ho già dato. Piantiamola. È ora di rinunciare al Misto Fritto Per Famigliole Per Bene: decidiamo una buona volta, se vogliamo fare una commedia od un film drammatico. "Tutto il brivido della fine del mondo, ma senza che nessuno si spettini" NON FUNZIONA, CAZZO!

Gli effetti speciali sono molto buoni, niente da dire, non fosse per il fatto che devono adeguarsi alla regia di quel totale inetto di Michael Bay (di cui salvo giusto The Rock, dove l'ambientazione per lo più stretta lo ha un po' frenato) con le sue sequenze frenetiche ed i movimenti di camera fatti a casaccio.
Non c'è un combattimento che sia davvero memorabile; se i primi sono tutto sommato accettabili, durante l'ultima battaglia ho sbadigliato di brutto.

Si potrebbe anche discutere che facce da triglia come Shia LaBeouf o Megan Fox (che pure è porca anzichennò, ma non è questo il punto) siano due promesse di Hollywood: può darsi, ma sarà il caso che lo dimostrino in un altro film, perché qui mostrano ben poca abilità.
Triste vedere Jon Voight e John Turturro relegati a ruoli da macchiette.

Voto: 4.5 (ehi, che bello! Io e Spielberg abbiamo una cosa in comune: a questo giro, abbiamo speso male i nostri soldi! ;-))
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