sabato 29 ottobre 2005

influenza spagnola

Sentire definire un film "un nuovo capitolo del filone horror spagnolo" mi inquieta.
Non quanto un finanziere che annuncia "tranquilli, è solo un banale controllo fiscale" o qualcuno che grida "oh no... i libici!", però mi inquieta parecchio.

Deadly Cargo (precisa traduzione di Cámara oscura) si inserisce degnamente nella parte più bassa di una classifica che già non elenca grandi capolavori (si salva Apri Gli Occhi e poco altro).
Una manica di fessi vanno al largo per una immersione subacquea quando, con notevole acume, danno fuoco alla barca che esplode manco fosse stata alimentata a plutonio. Dopo qualche ora a mollo riescono a salire come clandestini sul suddetto Deadly Cargo dove un gruppo di imbecilli più grandi dei nostri eroi cercherà di stanarli (inutile dire che facciamo tutti il tifo per i cattivi).
Il resto della trama è un riempitivo per arrivare al punto in cui la produzione ha finito i soldi per la pellicola.

Recitazione pessima, regia idem, trama pietosa e zero tensione e colpi di scena (oddio, l'omicidio della donna a sangue freddo non è male, ma è l'unico episodio decente)

Il risultato finale è un film più patetico di prodotti già scarsi come Nameless e Darkness.

Per i cultori del trash, segnalo un altro film spagnolo, vero capolavoro assoluto di non-sense da vedere ad ogni costo (meglio in chiassosa compagnia): Tuno negro. Film SPETTACOLARE nella sua demenzialità.

Voto: 2.

giovedì 27 ottobre 2005

collateral

La storia è abbastanza convenzionale e priva di colpi di scena; in alcuni momenti si eccede con le coincidenze, ma Collateral è un film che, più che pesato col bilancino, va soprattutto guardato ed ascoltato.
Grande colonna sonora che spazia in molti generi, eccezionali la regia e la fotografia di una luminosissima notte di Los Angeles, colma di lampioni, palazzi e fari di auto ed elecotteri. Luci sempre in movimento e sempre riflesse su vetri, specchi e carrozzerie lucide; una bella scelta, in anni in cui per ottenere effetti stylish si è spesso ricorso a filtri e alterazioni dei colori (Traffic e The Aviator, per dire).
I dialoghi (cool), come tutto il resto, servono più a creare l'atmosfera, che non a raccontare la storia; bravi gli interpreti, anche se non sono convintissimo che Jamie Foxx abbia la carriera assicurata (vedremo i suoi prossimi lavori).

A mio parere uno dei film più godibili da vedere degli ultimi anni.

Voto: 9 (da guardare a notte fonda!)

E complimenti a Tom Cruise che da quando può scegliersi e/o prodursi i film da solo, ha sbagliato veramente poco, ottenendo quasi sempre successi di pubblico e critica. (è tappo, è scientologo ed ha mollato la Kidman... fa piacere sapere che nessuno è perfetto... :-))

mercoledì 26 ottobre 2005

quando la Wertmuller traduceva i titoli...

...si poteva assistere ad obrobri come "1975: occhi bianchi sul pianeta Terra", traduzione oserei dire letterale di The Omega Man.

La guerra tra Russia e Cina sfocia in un conflitto batteriologico che si diffonde su tutto il pianeta, sterminando la maggior parte della popolazione.
I pochi sopravvissuti di Los Angeles hanno subito una mutazione che li rende albini e completamente incapaci di vivere alla luce ed hanno fondato una organizzazione/setta che vede nella scienza la fonte del male; loro ultimo avversario è il dottore militare Neville, immunizzatosi alla piaga grazie ad un vaccino sperimentale da lui sviluppato.
Al fianco di Neville solo uno sparuto gruppo di persone parzialmente immuni, nelle quali il contagio si propaga molto lentamente e che sperano di poter guarire, per rifondare la società umana.

Film dei primi anni '70 dal ritmo sostenuto; il tema del conflitto tra scienza (ed i suoi rischi) e nuovo oscurantismo (e le sue fobie) riesce ad essere espresso piuttosto bene, pur restando un film di fantascienza/drammatico e senza finire con l'essere accademico.

Un classico del genere che, come certi film sugli zombie di un tale signor Romero, ha più di un debito con un capolavoro del bianco e nero italiano: The Last Man on Earth, del 1964.

Voto: 7.

PS: ieri sera c'era pure Grease; decisamente non il mio genere, ma diavolo... tell me more, tell me more... - was it love at first sight?, che classico! 8-)

Altro PS sui blog, tratto dalla ultima newsletter di Dilbert:
1. The world sure needs more of ME.
2. Maybe I'll shout more often so that people nearby can experience the joy of knowing my thoughts.
3. No, wait, shouting looks too crazy.
4. I know ... I'll write down my daily thoughts and badger people to read them.
5. If only there was a description for this process that doesn't involve the words egomaniac or unnecessary.
6. What? It's called a blog? I'm there! ;-)


Cambiando tema, IPlib un mio piccolo e vecchio modulo Python ha trovato una maintainer e presto dovrebbe essere inclusa nella Debian ufficiale. Piccole soddisfazioni... :-)

martedì 25 ottobre 2005

decubitus!

L'idea originale era di fare un film sulla trilogia del Signore Degli Anelli, poi questioni di costi hanno fatto ripiegare il regista verso una differente saga epica, e così nacque Excalibur; visto il risultato, è stata probabilmente una buona cosa.

Non ho molto di diverso da dire sul film in sé, rispetto a quanto è già stato ampiamente ripetuto in tutte le sedi: la recitazione, i dialoghi ed in molte situazioni la fotografia, le luci e persino le scenografie risultano molto teatrali, e questo contribuisce a dare al film quel tono epico di cui la storia ha bisogno.
Menzione particolare per l'interpretazione di Parsifal, davvero ottima. E poi ci sono i carmina burana, che qui ci stanno proprio bene!

Molti momenti del film sono poi stati citati in opere successive; magari è un delirio solo mio, ma niente mi toglierà dalla testa che lo stesso combattimento contro se stesso di Luke Skywalker ne Il Ritorno Dello Jedi sia ispirato alle allucinazioni del buon Lancillotto...
Impossibile poi non ricordare Superfantozzi e la sua meravigliosa parodia. Excalibur, imbecille! :-)

In other news, la droga scorre a fiumi:

  1. Retata nella Roma-bene (-bene è un suffisso che storicamente identifica una manica di mezze calzette); per ora non ci sono i nomi: IL PUBBLICO (PETTEGOLO!) VUOLE SAPERE!

  2. Si minaccia una fischion sulle vicende di Paolo Calissano; vabbé battere il chiodo finché è caldo, ma aspettare almeno che si raffreddi il cadavere...

  3. Ho le prove che i tre trans con cui è stato beccato Lapo Elkann erano in realtà Moggi, Bettega e Giraudo!
    Ci credo che il povero ragazzo si deprime e si rifugia nella droga... ;-)



Voto per Extrumbulus: 8.

sabato 22 ottobre 2005

deragliamenti aerei

Pur non considerandolo il miglior regista del mondo, avevo riposto una certa speranza in Wes Craven e nel suo Red Eye. Dico subito che le mie speranze sono andate deluse.

La trama è in realtà abbastanza convenzionale: lui che sembra un perfetto estraneo tanto simpatico si rivela una carogna che ha rapito babbo/mamma/figli per costringere Il Buono Di Turno® a commettere una qualche azione empia.
Nel caso specifico lui (che non capisco come mai non si trasformi nello spaventapasseri) sequestra lei (gran topina!), direttrice di un albergo dove alloggerà un importante politico (l'implausibile Jack Scalia!!!), durante un volo aereo e - grazie ad un complice che minaccia il padre di lei - cercherà di convincerla a collaborare all'omicidio del pezzo grosso.

Non essere originali non è reato: basta far le cose fatte bene.
La prima parte, sull'aereo, tutto sommato funziona anche: non che ci sia un solo momento originale, ma ci accontenterebbe anche.
Poi si scende dall'aeroplano e - vuoi che erano finiti i soldi per far le cose fatte bene, vuoi che eran finite le idee (che non pullulavano già prima) - inizia la parte ridicola del film, con inseguimenti, esplosioni, ripicche personali (mii, che terrorista professionale :-D) e nessuno che si sogna di chiamare la polizia. Taciamo sulle battutine per allentare la tensione, che riescono solo ad annientare totalmente quel poco che ne rimaneva.

Da tenere d'occhio Cillian Murphy, che si sforza molto per entrare nella classifica dei peggiori attori del momento.
Tra l'altro non capisco gli scrupoli morali della protagonista nel contribuire ad un attentato ai danni di Jack Scalia! Avanti... chi non avrebbe pagato di tasca propria per farlo? ;-)

Voto: 5.

giovedì 20 ottobre 2005

voglio un secondo consulto!

A 40 anni da General Hospital gli sceneggiati televisivi di ambientazione ospedaliera sono ancora molto in voga, e negli ultimi anni abbiamo assistito ad un vero e proprio boom di nuove serie in corsia.

Ieri sera c'era House: un medico zoppo apparentemente (?) cinico e carogna (ricorda qualcuno da altre serie, per caso? ;-)) alle prese con diagnosi impossibili per chiunque altro.
L'impronta di Bryan Singer e David Shore si sente nei dialoghi taglienti, nel ritmo sostenuto ed in alcuni momenti di regia stylish, comunque mai invadente.
Merita sicuramente tutto il successo che ha avuto, anche se temo possa non reggere sul lungo periodo, essendo di fatto totalmente incentrata sul personaggio del dottor House (che prima o poi dirà tutto quel che aveva da dire, è inevitabile). Per ora ne ho viste solo 3 o 4 puntate, quindi tutto ok.

ER continua a sorprendermi: dopo 2 o 3 stagioni con pochi momenti memorabili (ok, la morte di Greene), quella attualmente in onda mi soddisfa parecchio.
Dopo l'episodio da storia della televisione già commentato, anche gli ultimi due sono stati pregevoli.
Quello sul rapimento di Abby riusciva a tenere incollati alla poltrona per la tensione che riusciva a trasmettere (ma si andava sul sicuro: metti in pericolo la vita di un protagonista ed il gioco è fatto).
Più coraggioso invece l'episodio sulla morte del padre di Deb; è quasi incredibile che una serie così longeva e (pur calata negli ascolti) così sotto gli occhi di tutti (specie in America), riesca ancora a parlare in modo non banale di un tema come l'eutanasia. Non è scontato, e meritano i complimenti.
E poi Ming-Na è una gran topina asian! ;-)

Non è proprio nello stesso genere, ma va ricordato anche Scrubs: battute e situazioni comiche a raffica sono sempre una buona tecnica ed infatti ci azzeccano abbastanza spesso, anche se alla lunga l'abuso di situazioni paradossali può dare assuefazione e diventare prevedibile (ma per episodi di 30 minuti lo show regge). Personalmente trovo futili i vari pistolotti morali sulla vita, l'universo e tutto quanto che si ostinano ad inserirvi, ma riconosco che contribuiscono al dare un taglio riconoscibile alla serie.

PS: devo ricordarmi, questa sera, di salire sul tetto e staccare l'antenna: non vorrei che, per errore, mi venisse somministrata una dose letale di qualunquismo. >:)

martedì 18 ottobre 2005

IMDbPY 2.2

Festa, festa fino al mattino!
Ok, forse tanto entusiasmo è un poco eccessivo, ma devo annunciare al mondo che ho pubblicato la versione 2.2 di IMDbPY.

In questa versione ci sono un tot di nuove funzionalità, un casino di bugfixes ed in particolare il supporto per la conversione dell'intera base di dati di IMDb in un database SQL locale presenta notevoli miglioramenti.

Allo stesso tempo ho rilasciato nuove versioni di alcuni programmi basati su IMDbPY; trovate tutto a partire dalla home page.

Enjoy!

domenica 16 ottobre 2005

la cosa

Rivisto dopo anni La Cosa di John Carpenter e riesce sempre a terrorizzare; non tanto per gli effetti speciali - gli anni ed il budget si fanno sentire, pur riuscendo sempre nell'intento di disgustare - ed il make-up di Rob Bottin, quanto per la tensione che riesce a creare tra i protagonisti, attanagliati dal terrore di essere bloccati in una base polare con compagni che potrebbero essere stati infettati dalla cosa.

Altro merito del film è l'aver lanciato, assieme a Fuga Da New York del 1981, Kurt Russell - uno dei miei attori-feticcio. ;-D

Voto: 10, da proiettare nelle scuole per mostrare cosa davvero si rende la tensione al cinema.

PS: Carpenter, dove sei? Perché non torni? L'ultimo lavoro è Ghosts of Mars del 2001 e, con tutto il rispetto, faceva schifo. :-|