sabato 8 ottobre 2005

Esorciccinismi

Ieri sera ho sfidato il diluvio universale al solo fine di spendere molto male 7.5 euro.
Non che mi aspettassi chissà che dall'Esorcismo di Emily Rose, ma speravo almeno - nel non improbabile caso che fosse un filmaccio - in un trash divertente.
Santo cielo: una noia clamorosa! Il film si trascina per due ore tra un'aula di tribunale e le allucinazioni di una cinnozza epilettica. Trama assente (ma cosa pretendere da chi ha scritto e diretto Hellraiser: Inferno?), attori imbarazzanti e, quel che è peggio, zero tensione e momenti "da pppaura".
Vogliamo parlare dei dialoghi? No, meglio di no: non ho le pinze sotto mano per fami del male...

Sarà che sono abituato agli horror classici e che ho visto molto trash, ma trovo inconcepibile che filmetti(acci) del genere vengano considerati, specie dal pubblico americano (6.8 su IMDb!), dei film che spaventano!
Eppure film horror decenti si fanno ancora: Saw non sarà un capolavoro ma faceva davvero paura; Frailty ed Identity erano film eccellenti.

Già che ci sono vorrei lanciare un'invettiva contro l'abuso degli effetti sonori nei film horror più recenti: l'effetto di una musica inquietante in crescendo, con stridori e toni alti in quantità, che culmina poi con un grosso botto e relativo urlo (o si sgonfia se siamo ancora al momento "non è successo niente") è quanto di più scontato esista.
Lo si è sempre usato, è vero, ma con una certa moderazione; il primo a farne un uso così intenso fu Il Sesto Senso, ma lo faceva molto bene e senza eccessi. Da lì in poi ogni horror si è sentito in dovere di ricorrere solo a questo effetto per spaventare, spesso non riusciendoci. Tra l'altro c'è da dire che la cosa funziona bene al cinema o con un buon impianto home theater a volume alto, altrimenti neanche ci se ne accorge e tanto varrebbe aggiungere un cartello "spaventarsi ora, prego".

In definitva, facevo molto meglio a starmene a casa per l'ennesima visione di Gli Intoccabili: puro cinema.

Voto per L'Esorciccio Della Ciccina: 2 e ringraziare.

Speriamo in Red Eye del buon Wes Craven...

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