lunedì 4 agosto 2008

murder set pieces

murder set pieces

Avendo già in precedenza assegnato il titolo di Worst Movie Ever, mi tocca ripiegare sulla categoria Più Laido Film di Ogni Tempo, per premiare come si conviene Murder-Set-Pieces.

È sempre cattivo segno, quando un horror si bulla d'essere "il più QUALCOSA mai fatto"; dichiarandosi "the most visceral horror film ever made", Murder-Set-Pieces piscia talmente fuori dall'urinario che il regista-scrittore-a-fag-tot-mi Nick Palumbo andrebbe fustigato in pubblica piazza.

A Las Vegas, un sedicente fotografo attira modelle, baldracche, spogliarelliste e fica varia con la sempre originale scusa di un servizio fotografico.
Prima, dopo o durante la canonica scopatina, l'Helmut Newton dei miserrimi estrae il suo rasoio e sgozza le più o meno ingenue fanciulle.
Trasportate chissà come ancora vive in cantina, verranno torturate per eccellenti motivi che ai più potranno sfuggire.

Pur mietendo vittime a decine (30 in tutto, pare), nessuno si prende la briga di indagare, non fosse per la sorellina (dodicenne o giù di lì) della presunta fidanzata del serial kiler.
Nel mentre, in alcune trame del tutto disgiunte, veniamo informati che Bimbo Gigi Scannavacche è un neonazista nipote di un gerarca del terzo reich (la foto del nonno con Hitler e Mussolini! ;-)), che ha incubi riguardanti una notevole pataccona che potrebbe essere sua madre come chiunque altro, e che l'11 settembre gli ha creato ulteriore confusione mentale. Non che ne avesse bisogno...

Non è neanche un "gore" classico, qui si punta più sul pseudo-vomitevole in quantità industriale, e francamente si riesce pure a mancare il bersaglio.
Sì ok, sangue ad ettolitri, sgozzamenti, sevizie e tutto il resto, ma non c'è un mezzo secondo che riesca davvero spaventare. Disgustare? Forse chi è poco avvezzo al genere o è troppo sensibile, ma in realtà il tutto suscita più noia ed ilarità che altro.
Nudo integrale (specie nella prima metà, che di fatto è un soft-soft-porn) come se piovesse, ed anche un po' di sesso più o meno esplicito; mi chiedo sempre come qualcuno che abbia più di 15 anni possa ancora considerare shockante o provocatorio un po' di fica depilata solo per il fatto d'essere lì: in un horror o ci fai qualcosa di sensato, o lascia perdere, va...
Presunto culmine sovversivo del film, l'omicidio di una bambina e l'utilizzo di un bimbetto di neanche 2 anni per una scena che grida "arrestate il regista, vi prego". In tutta onestà: YAWN.

Stupido a livelli allarmante, l'intera sceneggiatura non è sufficiente neppure per il fondo di una gabbietta per uccelli; nulla ha la benché minima logica (il tizio va in giro e ammazza - punto) e, come detto, si mira solo al (presunto) shock.
Va detto che è un film che strizza l'occhio agli amanti di molti generi: ce n'è per gli affezzionati della gnocca, degli slasher, dei vampiri (ogni tanto ci si beve il sangue, quindi suppongo valga), dei cannibali (pasto sano e ricco di proteine, il torso putrefatto ;-)), delle feci-e-urine (vittime che evacuano durante la tortura e così via), della necrofilia (fellatio con testa decapitata: enough said) e del non-sense in generale.

Non che manchino i momenti divertenti, specie per una visione in compagnia: la mancanza di logica è sempre fonte di sane risate, e poi c'è Sven Garrett che può essere definito solo come Il Peggior Attore di Ogni Epoca; nella foga tanto dell'omicidio quanto dell'orgasmo fa delle smorfie da antologia (e non dimentichiamo il BUAAARGHHH che emette, una volta scoperto dalla bambozza!)
In teoria ci sono un paio di camei per attirare gli amanti dell'horror e dei ringraziamenti peculiari sui titoli di coda, ma non vale neanche la pena parlarne.

Insomma, consigliato solo se siete pronti e dell'umore per un film di rara imbecillità. Mi raccomando, in versione integrale (una dolorosa ora e quaranta), reperibile anche nei peggiori videonoleggi. :-)
Fu un mezzo (anche un quarto di) caso in Inghilterra, dove è stato bandito dalla censura. L'unico messo peggio di quelli che lo hanno bandito, è il regista stesso, comunque.

Voto: 1. Trashometro® 8/10:
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