martedì 20 giugno 2006

firefly

Sopravvissuto ad una partita trash come Italia-USA (e ringraziamo De Rossi per averci aggiunto anche un po' di gore), ho avuto il tempo di completare la visione di tutti i 14 episodi di Firefly.

Sarò breve: figata pazzesca! :-)

La serie segue le vicende dei 9 membri dell'equipaggio della nave Serenity (di classe Firefly), guidati dal comandate Malcom e dalla sua compagna d'armi Zoe. Il futuro non si presenta molto roseo: l'umanità ha conquistato pianeti, lune ed asteroidi, ma lo ha fatto seguendo il modello della frontiera (la conquista del West americano), piuttosto che tramite un pervasivo uso di tecnologia.
Insomma: ondate su ondate di uomini che creano un ambiente in cui la vita vale molto poco e le battaglie per conquistarsi il proprio angolo di mondo sono feroci; questo almeno sulla frontiera, ai margini della zona di universo colonizzata dagli umani: nel nucleo, i pianeti centrali controllati dall'Alleanza si presentano puliti, ordinati ed altamente tecnologizzati. Questo contrasto ricorda in parte quanto descritto da Isaac Asimov nella conclusione del suo ciclo dei robot, coi mondi spaziali pienamente civilizzati e la Terra (i mondi periferici, in questo caso), in tumultuosa e disordinata espansione.

L'equipaggio della Serenity vagherà in questo universo alla ricerca di lavoro (legale o meno che sia) e cercando di sfuggire ora all'Alleanza ora a vecchi nemici. Ogni personaggio ha una storia ed un carattere molto diverso dagli altri; non mancano gli scontri, ma nonostante questo prima o poi tutti riconoscono la Serenity per ciò che è: la loro casa.
Non manca neppure la traccia principale: la fuga di River, e di suo fratello Simon che l'ha salvata, dall'Alleanza che conduceva esperimenti sulla sua mente. Per il resto si tratta di episodi più o meno autoconclusivi, molto poco tipici di una serie fantascientifica e molto molto molto western (ci sono molti più inseguimenti a cavallo, sparatorie nei saloon e furti di bestiame di quanto non siano le battaglie tra astronavi).

Avevo già recensito il film (che mi riservo di rivedere in inglese) e confermo la mia opinione sul film e sul tipo di ambiente che la serie dipinge; per quanto riguarda l'approfondimento dei personaggi invece la serie è un altro pianeta: nessuno dei 9 è meno che superbo, interessante e funzionale al racconto. Fin dai primi episodi ci si affeziona realmente alle loro personalità e vicende.
Potrei citare Inara (il concetto di "ambasciatrice" è geniale), Jayne e Kaylee (oltre ovviamente a Mal) come i miei preferiti, ma la verità è che farei un torto agli altri - peccato solo che il pastore Book non abbia potuto raccontare la sua storia.

Gli attori, pur nessuno in odore di premio oscar, sono molto adatti alle loro parti; la regia fa un buon lavoro: a differenza che nel film, qui le scazzottate a-la-Buffy sono quasi del tutto assenti e mi sembra che, a parte nei primissimi episodi, non si abusi di zoomate o inquadrature sbilenche (ci sono anche dopo, ma usate meno e meglio). Va detto che solo pochi episodi sono stati diretti da Joss Whedon in prima persona.
La musica è eccellente e contribuisce molto bene all'atmosfera da western spaziale.

So che la serie è stata tradotta in italiano, ma dopo averla vista in inglese (ed aver visto il film in italiano) so per certo che è obbligatorio ascoltarla in lingua originale: il solo pensiero che abbiano tradotto le parti in cinese e quelle in "galattico" è raccapricciante.

Interrotta dalla Fox dopo appena 14 episodi, la sospensione costituisce un vero e proprio delitto: almeno 2 o 3 stagioni sarebbero state obbligatorie per sviluppare appieno l'enorme potenziale dei vari personaggi. A peggiorar le cose, il film che come ho detto non è adeguato al livello della serie; andato anche maluccio al botteghino, ora le speranze di vedere nuovi episodi sono pressoché nulle. :-(
Unico lato positivo: potete comprarvi il confanetto completo (ad esempio su http://amazon.co.uk) per un soldo di cacio.

Voto: 10. Beh, non tutti gli episodi sono da 10 pieno, ovvio, ma perle quali Out of Gas, Jaynestown o Objects in Space (e ne dimentico di sicuro parecchi) sono meravigliosi.

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