venerdì 18 maggio 2007

evangelion

Neon Genesis Evangelion

Rivisto nella versione inglese (platinum collection).

Poche serie al mondo si prestano allo sfrenato onanismo mentale quanto Neon Genesis Evangelion (Shin Seiki Evangelion in originale).
Prodotto dalla Gainax (per intenderci: GunBuster e Il Mistero Della Pietra Azzurra per citarne solo due già recensiti) a metà anni 90, quando erano all'apice dello splendore, si dipana su 26 episodi in un crescendo di intensità ed approfondimento come pochi se ne erano visti (e pochi se ne vedranno).

Parto della mente malgeniale di Hideaki Anno e col pregevole character designer di quell'erotomane di Yoshiyuki Sadamoto, la serie rielabora i decenni precedenti di anime robotici e - specie in riferimento ai classici - ne integra ed al tempo stesso stravolge i canoni; il tutto in un prodotto il cui fulcro non sono i combattimenti, ma bensì l'introspezione dei personaggi.

Nel 2015 il mondo si sta riprendendo dal Second Impact, una immane catastrofe che ha sciolto il polo sud e provocato la morte di miliardi di persone; in questo contesto appare particolarmente poco gradita la venuta di misteriosi nemici, battezzati Angeli, che sembrano intenzionati a distruggere ciò che resta dell'umanità.
Ad affrontarli sarà la NERV, branca operativa della misteriosa organizzazione SEELE, che contrattaccherà con gli Evangelion: enormi robot di natura organica che devono essere guidati da ragazzi quattordicenni accuratamente scelti, in quanto gli unici in grado di sincronizzarsi con queste "macchine" che rappresentano l'unica arma contro l'impenetrabile AT-Field (Absolute Terror Field) dei nemici.

Quel che sembra una situazione lineare, si complicherà enormemente man mano che la trama si dipanerà, e molti misteri dovranno essere affrontati dai protagonisti (e non pochi resteranno almeno parzialmente irrisolti): chi sono e cosa vogliono gli Angeli? Chi è davvero la SEELE e quali sono i suoi scopi segreti? Quali sono i piani di Gendo Ikari, capo supremo della NERV?
Eppure, nonostante la componente d'azione e di intrigo sia notevole, in primo piano restano sempre i sentimenti e la crescita di tutti i protagonisti, specie quelli dei Children (i ragazzi scelti per pilotare gli Evangelion) ed in particolar modo del giovane protagonista Shinji Ikari.

L'intera serie è permeata di riferimenti religiosi (cattolicesimo, ebraismo, cabala...) e psicologici/psichiatrici; numerose le chiavi di lettura a cui si presta, specie se inserito nel contesto del "mondo otaku" (ma non solo); un'analisi completa di tutte le interazioni tra i personaggi meriterebbe un trattato, ed in effetti quantità enormi di materiale sono già state scritte.

Tecnicamente notevole (fino al taglio di bugdet dopo la 19esima puntata) e con ottimi character e mecha design, la serie fece scalpore anche per gli ultimi due episodi: conclusa la trama con le vicende principali, le ultime puntate si concentrano sulle conseguenze psicologiche degli eventi sulla mente di Shinji (e non solo); puntate complesse e verbose, che molti hanno faticato a digerire quando non rifiutato in toto.
Anche per questo in seguito vennero realizzati due film (in realtà uno solo, che recensirò in futuro), che forniscono una descrizione più comprensibile degli eventi che hanno coinvolto i protagonisti, ma che non va vista come un finale alternativo quanto piuttosto in una descrizione più esplicita dei concetti già espressi nella serie (oltre a fornire un bel po' di battaglie tra robottoni e spiegazioni su alcune questioni non chiarite).

Un titolo seminale della fantascienza moderna (e non solo dell'animazione), che ha fatto storia, e sul quale la Gainax non ha mancato di lucrare (anche giustamente) in maniera quasi imbarazzante: gadget, riedizioni vari, videogiochi, spin-off, manga e tutto ciò che vi può venire in mente. Da tempo si vocifera di un film dal vero, ma pare che la Weta abbia al momento sospeso il progetto; quel che è certo è che a breve dovrebbero uscire altri film, che estendono alcuni punti della trama (se sarà solo una grezza operazione commerciale, lo vedremo).

Le uniche altre serie animate che mi abbiano mai appassionato tanto sono state Cowboy BeBop e, più di recente, la seconda stagione di Ghost In The Shell: Stand Alone Complex - a proposito della quale, dato che non si può recensire Evangelion senza darsi all'onanismo mentale, mi sento di dire che fa alle dinamiche sociali quello che Evangelion fa all'introspezione psicologica. Ecco, l'ho detto. :-)

Note sull'edizione americana: buono il video, decenti tutti i doppiaggi tranne le voci di Misato e di Asuka, a mio parere troppo squillanti.

Per approfondire l'argomento mi sento di consigliare, oltre alla solita pagina di Wikipedia e ad una ancor più classica ricerca su google, anche il sito di Stefano Poggioli.

Voto: 11. :-)


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