mercoledì 7 maggio 2008

ultraviolet

Viste le reazioni di critica e pubblico, non nutrivo grandi speranze in Ultraviolet. Avevano ragione. :-(

Kurt Wimmer torna al gun-kata, dopo l'amato-odiato Equilibrium che lo ha reso famoso (a me piacque molto, ma capisco possa suscitare reazioni avverse).

Ennesimo futuro ultra-distopico, la società vive nel terrore degli emofagi, esseri umani che hanno subito una modificazione genetica che li rende estremamente intelligenti, rapidi e forti (e ghiotti di sangue, non fosse chiaro dal nome).
Son talmente intelligenti, rapidi e forti che sono sull'orlo dell'estinzione, non fosse per il Pancino di Milla® che ruba quella che gli umani normali considerano la loro arma definitiva.
I problemi sorgono quando si scopre che tale arma è in realtà un bambino, ed il Desiderio di Maternità di Milla® finirà col fare incazzare tutti quanti.

Non discuto sul fatto che in teoria il potenziale ci fosse: la fanta-tecnologia è una figata (deviatori di gravità, sottrattori di dimensioni e via di seguito) ed il gun-kata prometteva azione ultra-maraglia.
Purtroppo la tecnologia viene usata in maniera confusa, e pure il gun-kata è mal coreografato, mal diretto e peggio eseguito. :-|
Velo pietoso sullo svolgimento - poco sensato e pieno di buchi - della trama, mentre alcuni dialoghi insulsi gridano vendetta.

Lo so che esiste (?) una versione che dura due(cento) ore e che questa da 88 minuti è stata violentata dalla produzione, ma resta il fatto che le carenze qualitative sono tali che niente avrebbe potuto salvare il risultato. Non pienamente, almeno.

Milla se ne va in giro sempre col pancino scoperto (per i feticisti del genere) e compare pure il cinno inquietante di tanti film recenti.

Voto: 3.5. Peccato, un po' ci speravo.
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