sabato 14 agosto 2010

pa-pa-pa-PANDEMONIUM!

L'esordiente presunto regista Christian Alvart deve avere un sacco di parenti che gli vogliono bene, se con oltre 28.000 voti su IMDb è riuscito ad assestarsi su una media di 6.9, per il suo Pandorum.

Nata come grande idea (?) post-peperonata nella testolina dello stesso regista, inizialmente venne tentata la via della produzione a basso costo.
A dimostrazione che di ubriachi è pieno il mondo, finì invece nelle mani di un capace produttore che vi investì 33 dannatissimi milioni di dollari (non suoi) e fu così che come per ogni block-buster che si rispetti venne chiamato il grande nome che ti attira frotte di pubblico in sala: Dennis Quaid.
Tom Cruise quella sera era impegnato...
La grande idea, peraltro partorita come primo capitolo di una trilogia, incassò circa un terzo di quanto venne a costare.
C'è sicuramente una morale in tutto ciò, ma preferisco non soffermarmi troppo a pensarci...

Trama davvero innovativa: due tizi - tra cui Quaid, mica pippe - si risvegliano su un'astronave prossima al collasso. Sono dell'equipaggio, ma non ricordano quasi nulla della missione (col senno di poi, lasciare un block notes con un paio di istruzioni poteva essere una idea).
Andando a zonzo scopriranno la verità sulla loro missione (non ci crederete: la Terra era andata in mona), perché non c'è quasi nessuno vivo a bordo (viaggereste voi su un'astronave guidata da Dennis Quaid?), cosa cavolo sono i soliti mostroidi semi-umani che ammazzano tutto ciò che incontrano (spettatori scontenti?) e dove mai sono capitati.

Girato vergognosamente male, specie nelle innumerevoli scene di lotta, ciò che davvero contraddistingue il film è l'ennesima grande prova attoriale di Dennis Quaid, capace qui di mettere in imbarazzo l'intera umanità smentendo l'ultimo milione di anni di evoluzione.
Ah già: anche la signorina dai prosperosi seni anti-gravitazionali ha il suo perché.
Per il resto, solo noia, stupidità e sofferenza.
Complimenti al sottotitolo italiano - "l'universo parallelo" - composto durante una partita a Scarabeo, immagino.

Prossimamente, l'unica cosa per cui valga la pena andare al cinema in questi giorni: Splice. Numi, che bello.

Voto: 2 Trashometro® 5/10: Fai più male che bene.
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3 commenti:

Ale55andra ha detto...

Secondo me sei stato fin troppo severo. E' un b-movies che non ha pretese a mio parere. Le scene di lotta secondo me non sono girate male, sono fotografate male, con un'abbondanza di nero che praticamente non fa comprendere quasi nulla. Per il resto ho trovato una buona atmosfera, delle ottime scenografie e delle buone interpretazioni, mi è piaciuto Dennis Quaid, ma ancora di più Ben Foster. Il colpo di scena finale (quello circa l'ubicazione della nave spaziale, non l'altro sull'identità di Gallo...davvero osceno e scontatissimo c'è da dire), io l'ho trovato alquanto suggestivo tra l'altro.
Ovviamente non un grande film, però per me si assesta sulla sufficienza, a patto di non avere troppe pretese e di essere magari appassionati del genere. Ah, i personaggi di contorno effettivamente sono scritti e recitati peggio che in un fumetto...

Ale55andra

Davide Alberani ha detto...

@Ale55andra: può anche essere che sia vittima di una overdose da Quaid, avendolo sempre di recente visto in Legion (velo pietoso). :-)

Comunque, trovo quanto meno bizzarro che il pubblico dia 6.9 a Pandorum e solo 6.5 a Splice (da vedere assolutamente, anche se pure qui le prove attoriali non brillano, primo tra tutti il sopravvalutato Brody). Detto ciò, de gustibus... :-)

francesco ha detto...

guarda che su Splice io in rete ho trovato solo recensioni negative,e non è che come incassi sia andato meglio di Pandorum.

Sui voti di IMDb stenderai un velo pietoso,anche se questa volta rispecchiano quello che ho trovato in rete.