Saito, è meglio se ti sbrighi a sparare, sai?. | Ci sono anche loro! | Una volta Motoko comprò delle mutande più strette di queste. Inevitabilmente, esplosero. Quello fu un bel giorno, per il Giappone... |
Sempre nel filone
"fiero di non dare più soldi a quella simpatica manica di fini umoristi che sono i distributori italiani", la versione inglese di
Ghost in the Shell: Stand Alone Complex Solid State Society è costato lo sproposito di una dozzina di sterline, in edizione doppio disco...
Come si intuisce dal
Wertmülleriano titolo, il terzo film del ciclo
Ghost in the Shell è in realtà l'ideale proseguimento delle
due precedenti stagioni della
serie.
Ci troviamo infatti un paio d'anni dopo l'uscita dalla
sezione 9 del maggiore
Kusanagi (anche se in effetti non si specifica quanto tempo sia passato dall'incidente dell'
Individual Eleven);
Togusa guida il gruppo, ora ampliato con alcune nuove reclute, mentre
Batou partecipa alle operazioni solo saltuariamente.
Una serie di strani suicidi porterà ad una inaspettata scoperta: circa 20.000 bambini risultano rapiti da una strana struttura che sembra operare sotto l'egida di un'ala del governo.
Nel corso delle indagini incroceranno molto presto la signorina Motoko, che ora sembra lavorare in proprio; il suo ruolo nella faccenda resterà a lungo ambiguo.
Ancora una volta
Kenji Kamiyama non si limita ad inscenare ottime scene d'azione, ma piuttosto calca pesantemente la mano sulle tematiche sociali: questa volta tocca all'invecchiamento della popolazione giapponese ed alle crisi che questo crea per lo stato e per le famiglie. Da un lato, per alcuni, il rischio dell'
imbastardimento della nazione non può essere tollerato, dall'altro sempre più spesso ci si trova davanti ad anziani improduttivi (ed anzi molto costosi per la società) ed a bambini il cui pieno potenziale non viene sviluppato, privi come sono di un contesto famigliare completo.
Una trama davvero ottima (a livello, se non migliore, di quella di
Innocence) e piuttosto complessa, che non tralascia il classico tema delle personalità virtuali, rappresentazione ed emanazione degli esseri umani perennemente connessi in rete - questo sarà anzi un'altro dei nodi fondamentali della storia.
Il tutto condito dalla solita eccellente qualità dell'azione: memorabili le scene del duello tra cecchini con
Saito e l'hacking subito da
Togusa, che richia di perdere la propria figlia.
Non bastasse tutto questo, il solo fatto che ritornino i
Tachikoma vale da solo il prezzo del film.
Sul piano tecnico, il disegno è di eccellente livello e le animazioni sono buone, anche se non ci si discosta di molto dalla qualità della seconda stagione della serie (che per carità: era semplicemente ottima!)
Due o tre pezzi carini di
Yôko Kanno ci sono, ma per il resto si tratta di musiche poco incisive o già usate in precedenza.
Il DVD ha una qualità video molto alta ed il sonoro è eccellente; gli extra sono francamente poco utili (a parte il simpatico
Tachi/Uchikomatic Days esteso): interviste ai doppiatori, al regista, ad un tizio che ha costruito un modellino funzionante di Tachikoma ed una estenuante mezz'ora di ringraziamenti alla
Nissan che ha concesso l'uso di alcuni modelli di
concept car, introdotti nel film. C'è da dire che sentire l'improbabile pronuncia inglese dei giapponesi ha sempre il suo fascino comico...
Bello, bello, bello.
Voto: 8.5 (che probabilmente crescerà ad una seconda e più approfondita visione).
Tags: fantascienza, animazione, ghost in the shell, futuro, stand alone complex, rete, impianti neurali, Motoko Kusanagi, Batou, Togusa, Saito, tachikoma, section 9, anziani, invecchiamento, Giappone, servizio sanitario, maltrattamenti, bambini, rapimento, cecchino, hacking, Yôko Kanno, Kenji Kamiyama, azione, distopia, rete sanitaria, infermiere, morte, eredità, burocrate.
Kanno, Yôko
Data di nascita: 19 March 1964
Coniuge: Hajime Mizoguchi::(? - present)
Ultimi lavori: Trivia random: Began composing music in early childhood, writing a song for a boy she liked. She says Maurice Ravel and Claude Debussy were her primary influences.
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Kamiyama, Kenji
Ultimi lavori:
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Kôkaku kidôtai: Stand Alone Complex Solid State Society (2006)
Regista: Kenji Kamiyama Scrittore: Kenji Kamiyama,
Yoshiki Sakurai Genere: Animation, Action, Adventure, Sci-Fi
Valutazione: 7.9/10 (361 voti)
Durata: Japan:108 min
Paese: Japan
Lingua: Japanese
Cast:Trama:A.D. 2034. It has been two years since Motoko Kusanagi left Section 9. Togusa is now the new leader of the team, that has considerably increased its appointed personnel. The expanded new Section 9 confronts a rash of complicated incidents, and investigations reveal that an ultra-wizard hacker nicknamed the "Puppet Master" is behind the entire series of events.
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"Kôkaku kidôtai: Stand Alone Complex" (2002)
Regista: Kenji Kamiyama Scrittore: Mary Claypool,
Junichi Fujisaku Genere: Animation, Action, Crime, Sci-Fi, Thriller
Valutazione: 8.8/10 (835 voti)
Durata: USA:25::(52 episodes) min
Paese: Japan
Lingua: English, Japanese
Cast:- Atsuko Tanaka .... Major Motoko Kusanagi (2 episodes, 2003)
- Osamu Saka .... Chief Daisuke Aramaki (2 episodes, 2003)
- Akio Ôtsuka .... Batou / ... (2 episodes, 2003)
- Kôichi Yamadera .... Togusa (2 episodes, 2003)
- Yutaka Nakano .... Ishikawa (2 episodes, 2003)
- Tôru Ôkawa .... Saito (2 episodes, 2003)
- Takashi Onozuka .... Paz (2 episodes, 2003)
- Taro Yamaguchi .... Borma (2 episodes, 2003)
- Mary Elizabeth McGlynn .... Major Motoko / ... (2 episodes, 2003)
- William Knight .... Chief Daisuke Aramaki (2 episodes, 2003)
Trama:The second season of Ghost in The Shell: Stand Alone Complex begins with Section 9 being called back to work after a hostage situation of concern to the Ruling Party renders the Police useless. The entire team returns to the front lines: Kusanagi, Batoh, Togusa, Ishikawa, Saito, Paz & Borma, with four of the original Tachikomas restored after the firefight of Episode 26. The hostage situation announced the rising of a new terrorist cell, which takes much after another one in the headlines of today's papers. The Individual Eleven, whose members are neither individuals, or total up to eleven are a new threat to Public Security. How does a specialized public security group face an enemy more faceless than the "laughing man" during a time of political unrest? Among the broad changes from the first show involve the new ruling party, headed by the new Prime Minister Kabayuki after the prior ousting in GITS: SAC, the Japanese Residents caught in the middle of the affairs and paying the taxes for jobs they're going to lose in a time of recession, and the downtrodden "invited" Asian Immigrants of the Second Vietnamese War who were brought to Japan as a half-hearted humanitarian act from the government who was really just seeking cheap labor. And just who is the man called "Gohda", a mysterious new 'supervisor' (don't worry, Aramaki still runs the group) who appears to be calling the shots for Section 9 during certain missions? He calls out orders as if he was in charge of the group, yet has no apparent loyalty or respect to the government, military or Section 9.
Trivia random: There are two sources for the title of the show. The first is the text at the beginning of the first episode, where it describes the psychology of some of those without cybernetic implants. Essentially, they have a "Stand Alone Complex"; they feel that they "stand alone" from the rest of humanity who have cybernetic implants, which allow those with them to communicate at any time with anyone who also has implants. The second source is a reference to the story itself. The term is used to describe an event where multiple people who have no associations with each other and are not part of a common group(thus they "stand alone"), through similar actions, seem to work together towards a common goal. This "complex" is referenced a number of times in the story, mainly about the laughing man case, but also in reference to a few other cases the group encounters.
Citazione random: Major Motoko Kusanagi: Look at the bright side, if this doesn't work, we can all go drown our sorrows at a nudie bar.
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